Annaspamenti nel vuoto circa le frontiere balcaniche

Annaspamenti nel vuoto circa le frontiere balcaniche Annaspamenti nel vuoto circa le frontiere balcaniche i o i e a 2 a d i a 1 d Dichiarazioni di Filoff sulle relazioni turco-bulgare Istambul. 20 agosto. La notizia secondo cui durante i colloquii ChurchillRooseveit si sarebbero stabilite le future frontiere dell'Europa sud-orientale, cioè balcanica, ha suscitato sfavorevole impressione nei circoli turchi. La stampa si rende interprete di tali impressioni attaccando con decisione la conferenza di Quebec e qualificandola prematura e pervasa da spirito di leggerezza. Un editoriale dei Tasi^ri Efkar ritava le difficoltà da risolverà nella questione balcanica, che l'articolista definisce la vera determinante della due ultime guerre mondiali. Commentando quindi la partecipazione di rappresentanti balcanici alla conferenza di Quebec, il giornale scrive che qualora si vòglia risolvere seriamente la questione balcanica, non basta la partecipazionia di taluni rappresentanti effettivi di tutti gli Stati balcanici perchè la fissazione delle frontiere può essere fatta soltanto da coloro che le possiedono. Qualunque altra, decisionia non potrebbe risultare migliore di quelle vanamente tentate finora, dopo l'estromissione della Turchia dalla Romelia orientale, e sarebbe fonte di ■nuovi conflitti. A sua volta il giornate Cumhuriyet considera affrettata la decisione di Quebec che non tiene conto del parere degli Stati interessati e delia Russia. Rileva inoltra che ci sono altri problemi difficili che è necessario siano risolti prima di quelli balcanici per cui sarebbe insensato voler premettere problemi secondari a quelli di primaria importanza. « Anzitutto — afferma u giornale — occorre che gli alleati vincano la Germania, in secondo luogo occorre cne si decidano, qualora vincessero, circa la sorte riservata ad Reich ». L'articolista si diffonde quindi, a dimostrare l'utopia del progetto di spezzettare la Germania perchè cosi facendo si lascerebbe l'Europa in balia della Rùssia ed esposta alle invasioni da oriente e conclude rilevando che la definizione delle frontiere balcaniche risulta per lo meno prematura. Nel corso di una intervista accordata al giornalista Essine, corrispondente del giornale turco « Tasviri Efkar », il primo ministro bulgaro, Filoff, ha dichiarato che anche nel caso di un nuovo gabinetto in Bulgaria, la politica estera bulgara non potrebbe essere differente da quella seguita dal governo attuale. Filoff ha smentito, molto energicamente, l'esistenza in Bulgaria di un movimento rivoluzionario affermando che il numero totale dei comuni sti sul territorio bulgaro non supera i duecento, tutti noti alle autorità e in maggioranza, sorvegliati dalla polizia. Per quanto riguarda le relazioni bulgaro-turche, il primo ministro ha dichiarato te stualmente: Nel discorso pronunciato qualche tempo fa, ho dichiarato che « quasi » tutte le aspirazioni bulgare erano state realizzate. Qualche giornale ha erroneamente interpretato la parola « quasi », che non ha nessuna relazione coi confini tra la Bulgaria e la Turchia. Ciò che si desidera dalla Turchia è la sua amlcizia e poiché la Turchia persegue lo stesso scopo, io non vedo, ha dichiarato Filoff, come le relazioni fra i due paesi possano essere disturbate. cmdespqsvprd

Persone citate: Essine