Le perdite navali inglesi nel mare di Sicilia

Le perdite navali inglesi nel mare di Sicilia Le perdite navali inglesi nel mare di Sicilia Stoccolma, 20 agosto. La riuscita evacuazione dalla Sicilia delle truppe e dei mezzi italo-tedeschi continua ad occupare l'attenzione degli anglosassoni i quali evidente.mente non si attendevano una operazione cosi ben condotta e contavano forse in uno stragrande numero di prigionieri e in un cospicuo bottino. Lo stesso generale americano Eisenhower, a quanto ha dichiarato la radio britannica, non ha in alcun modo dissimulato la sua delusione per il successo delle operazioni di evacuazione. I circoli marittimi britannici inoltre ammettono che la flotta mercantile anglo-americana ha subito gravi perdite nel servizio di rifornimento per le truppe combattenti in Sicilia. Le indicazioni britanniche circa la cifra delle perdite coincidono presso a poco con quelle date dai comunicati dell'Asse. In conseguenza di tali perdite si comincia già a risentire una diminuzione negli approvvigionamenti delle truppe in Sicilia e in Algeria. Nel campo anglosassone si ammette che si era calcolato che per queste operazioni le perdite navali dovessero essere elevate, ma che i calcoli in realtà sono stati superati di più del 50 per cento. Commentando la fine della battaglia in Sicilia, 'la stampa britannica di ieri ritorna sulle difficoltà dovute superare dagli alleati, sull'asprezza della lotta, sulla intensità della resistenza da parte delle truppe dell'Asse. Nel'articolo di fondo intitolato «Epilogo in Sicilia », il Daily Mail scrive: « La caduta della Sicilia ha mancato di effetti spettacolosi. Non è stata coronata come in Tunisia od a Stalingrado dalla cattura di un intero -sercito tedesco ».

Persone citate: Eisenhower