II pensiero di Guido De Ruggiero sulla situazione attuale
II pensiero di Guido De Ruggiero sulla situazione attuale II pensiero di Guido De Ruggiero sulla situazione attuale Roma, 3 agosto. L'illustre storico e filosofo liberale Guido De Ruggiero tornato in questi giorni dal confino in un'intervista col Resto del Cullino invita i giovani a preoccuparsi unicamente oggi della salvezza della Patria e lasciare da parte ogni discussione di partito. Egli ha ammonito a considerare tutte le immense difficoltà dell'ora: « La guerra, i rapporti con l'alleato, la possibilità da non escludersi di un ritorno offensivo di qualche gruryro fascista, il pericolo di disordini in piazza che potrebbero essere provocati da cause contingenti imprevedibili, tutto questo ci dice la necessità di non creare nessun ostacolo al Governo, di facilitare in ogni modo la sua opera. « Queste mie parole — ha continuato De Ruggiero — sono ispirate anche dalle riflessioni che ho potuto fare in carcere, dal senso di equilibrio che credo di avervi acquistato. L'opera da compiere che abbiamo davanti a noi è immensa. Purtroppo una volta di più la libertà e stata donata al popolo italiano; esso non se l'è conquistata da sè. E per la libertà, come tutti I beni preziosi, si può ripetere quel verso di Goethe a proposito dell'eredità: « Non sarà mai tua se non saprai riconquistartela ». E' una lunga opera di educazione che dovremo fare; il compito della nostra generazione e anche di quella che ci seguirà, se vogliamo che veramente l'Italia di domani possa vivere, sarà quello di « organizzare la libertà ». Oggi è inutile insistere per decisioni troppo vaste e troppo profonde che viceversa sarebbero sterili e superficiali. Ciò che il Governo ha fatto in questi pochi giorni è già moltissimo. «L'annuncio della revisione sindacale apre un campo d'attività enorme. Ma pretendere dal Governo d'oggi più di quanto ha fatto e sta facendo, uscire con grandi programmi di ricostituzione interna, mentre c'è la gravissima >e terribile situazione internazionale da sistemare, non mi sembra ragionevole. Non dimentichiamo che basterebbe una certa leggerezza da parte nostra per precipitare il Paese nell'anarchia. E questo deve essere assolutamente evitato ».
Persone citate: Cullino, De Ruggiero, Goethe, Guido De Ruggiero
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