Quindici minuti di duelli aerei

Quindici minuti di duelli aerei Quindici minuti di duelli aerei Quattro fortezze volanti e due* bimotori da combattiménto abbattuti - Altri sette velivoli efficacemente mitragliati e colpiti , e e n n a a e o i a (Dal nostro inviato) Aeroporto di..., 2 agosto. Tra i reparti aerei più dilettamente impennati nella difesa della zona del Lazio si è segnalato in questi giorni uno stormo da caccia che venerdì SO luglio intercettava validamente una poderosa formazione aerea avversaria, e, come ha annunciato il bollettino 1162 del Comando supremo, ne abbatteva sei apparecchi quadrimotori e bl?notori senza perdite proprie. Venerdì 30 luglio, dunque, alle dieci e mezzo, venne dato l'allarme. Una grossa formazione aerea nemica, per onda te successive, attaccava una località costiera del Lazio. Erano masse compatte di bombardieri pesanti Boeing P. 17 < Fortress », cioè le fortezze volanti quadrimotori, scortate dal largo da bimotori da combattimento, i Loockheed Llthning. All'assalto dei bombardieri I nostri piloti d'allarme, pronti ad ogni ora presso le loro oli leggere, balzarono sugli apparecchi, si allacciarono il caschetto di cuoio sul capo con il laringofono della radio fonia e la vxaschera dell'ossi gena, strinsero le cinghie del paracadute à quelle che li le gano al sedile. Già scoppietta vano e rombavano i motori, turbinavano le eliche, con la ventata impetuosa sollevando nembi di polveroyie dal terreno riarso del campo. Non più d pòchi secondi, e dopo la breve corsa sul campo, gli apparecchi si impennavano saettando nell'azzurro del cielo. Qualche minuto dopo i nostri cacciatori raggiungevano e attaccavano il nemico sulla località che esso stava bombardando, lo in seguivano lungo la costa e sul mare aperto. Il combattimento si frazionava, in una serie, .di duelli. I nostri si scagliavano contro i gruppi tanto più numerosi e potenti dei quadrimotori e dei bimotori avversari, s'insinuavano e si precipitavano con subitanee puntate dentro le loro formazioni sfidando il loro fuoco di cannoni e di mitragliatrici, e a loro volta • mitragliandoli dappresso sui fianchi e in cada. II tenente pilota M. Af. avvista una (orinazione di bombardieri avversari e si getta contro l'ultimo apparecchio della formazione. Oli fa due successive puntate sul fianco colpendolo a più riprese nella fusoliera. Intanto ha avvistato altre due compatte forviazioni nemiche e la caccia nemica, i Loockheed Lithning, che si accingono a contrattaccarlo. Ma l'apparecchio da lui colpito già precipita Il sottotenente pilota L. P. si era sollevato per primo dal campo. Egli raggiunge l'ultimo gruppo dei bombardieri he mici mentre questi ancora sganciano le loro bombe sulla località presa a bersaglio. Bono tre apparecchi e l'ultimo piuttosto distaccato dagli al tri due. Episodi II nostro cacciatore attacca quest'ultimo in coda, cornili dando a mitragliarlo da tré o quattrocento metri di distanza. Egli si difende accanitamente con il fuoco delle armi di bordo. E cerca sfuggire. Il nostro lo insegue prima lungo la costa, poi sul mare per una ventina di chilometri incalzandolo sempre più da presso con brevi e ripetute raffiche di mitragliatrici. Finalmente ad una ventina di chilometri al largo sul mare, la « fortezza volante », ripetutamente colpita, comincia a sbandare, piega sulla destra, perde quota sempre più a precipizio e s'infila in mare. La caccia avversaria e sopra al nostro pilota; ma egli se ne libera con una rovesciata e una serie di evoluzioni. Osserva sul mare, ritornando verso la costa, quattro biancheggianti rottami, che gbugctztquttqrtdgnncipsmfEItgivpurbèEtrtsdrqIrcmtuspsf i i i . . l a a o a o i l o a n a o , a a a a o e galleggiano, di apparecchi abbattuti dai suoi compagni. Il tenente pilota R. C, ad una decina di chilometri ai-largo sul mare, alla quota di circa .1000 metri, incontra .contemporaneamente una formazione di bimotori e poco lontano verso terra un'altra di quadrimotori. Attacca prima un bimotore; ma minacciato di trovarsi accerchiato dagli'filtri, si disimpegno; si rivolge quindi contro un quadrimotore.. 1 cacciatori nemici io. cani trattaccano. Nelle evoluzioni del ' combattimento, ' ' mitragliando e cannoneggiando, sono scesi verso i £000 metri. Il nostre tenente è impegnato con.due Loockheed Lithning; il'suo compagno, il sergente pilota M. M., vola al suo sostegno. Un terzo cacciatore net mt'co si presenta nel raggio d] fuoco delle armi del tenente C. Ed egli gli scarica nella /uso-1 Itera una lunga raffica di mitragliatrice. Quello si capovol. ge di botto, va giù e s'infila in mare. Il maresc. pilota G. G. ha av-t vistato su terra, sulla località presa dal nemicò a bersàglio una formazione di bombardieri nell'atto che sganciavano le bombe. Cerca di attaccarli; ma è costretto ad allontanarsi. Egli dirige sul mare per aspettare i bombardieri sulla loro rotta di scampo. E ad una ventina di chilometri dalla costa si scontra con una formazione di cacciatori nemici di bimotori Loockheed Lr-thning, ad una quota sui 4500 metri, che attendono le « fortezze volanti » al ritorno del bombardamento. Il maresciallo G. G. attacca un gruppo di S di questi bimo. tori dirigendo ti fuoco delle sue mitragliatrici sull'apparecchio di centro. Lo investe con una lunga raffica. E l'apparecchio nemico si rovescia, si impenna come suoi dirsi in candela, dritto si infila in mare sollevando un'alta colonna d'acqua e di spuma. Il nostro maresciallo pilota insegue ancora i cacciatori nemici per una cinquantina di Km. sul mare. Brillante bilancio /I aergente pilota F. C. e il suo compagno sergente pilota A. B. attaccano insieme una formazione di quadrimotori; e insieme abbattono una di quelle fortezze volanti. Nel combattimento, contrattaccato da un cacciatore nemico che gli punta all'improvviso sul fianco, il sergente B. è colpito nell'apparecchio da una raffica di mitragliatrice che gli tacer ra, la fusoliera e gli fora un serbatoio della benzina. Tornerà al campo faticosamente con l'apparecchio in male condizioni, esaurita la benzina, ma egli illeso e vittorioso. ■ E infine il tenente pilota F. B., insieme col sergente pilota Af. Af., quello stesso che insieme col tenente R. C. aveva già attaccato, come raccontavo, una formazione di bimotori e ne aveva mitragliato uno con visibili effetti, il tenente B. e il sergente III. attaccano una formazione di quadrimotori sul mare sulla taro rotta di scampo e ne abbattono ancora un altro malgrado la sua tempestante difesa di fuoco e l'intervento della caccia nemica. Anche questa fortezza volante è vista precipitare e inabissarsi In riassunto, cosi, in questo combattimento, in questa serie di duelli aerei durati complessivamente una quindicina di minuti, ossia meno tempo chj non si metta a raccontarli, i nostri cacciatori hanno abbattuto, come il Bollettino specificava, quattro fortezze volanti e due bimotori da ccppdaznvdtslstltslltssCdrsacombattimento; e hanno, efficacemente mitragliato e colpito altre tre foltezze volanti e altri quattro bimotoii Loockheed Lithning. Tutti { nostri cacciatori sono ritornati al campo dopo avere esaurito nel combattimento fin l'ultima cartuccia. Mario Batti

Persone citate: L. P., M. Af, M. M., Mario Batti, R. C, R. C.

Luoghi citati: Lazio