Un temibile delinquente morto nelle carceri di S. Vittore

Un temibile delinquente morto nelle carceri di S. Vittore Un temibile delinquente morto nelle carceri di S. Vittore Milano, 2 agosto. E' morto nelle carceri di San Vittore quei tal Sobachi, che-, mesi or sono, in divisa di capitano della Regia Guardia di Finanza, con altri quattro malandrini, profittando della assenza dei proprietari ed esibendo un ordine di perquisizione, penetrò nella villa di un notissimo industriale donde asportò oltre sei milioni di oggetti in argento e oro. Il Sobachi si mantenne uccel di bosco parecchie settimane; scoperto in quel di Bordigliela, dove aveva una proprietà confortevole, fu arrestato; ma poi riuscì a fuggire saltando dalla finestra di un gabinetto al primo piano della caserma dei carabinieri e si diede alla macchia. Lasciatosi crescere barba e baffi, potè riparare, dopo qualche tempo, sulle spiagge dell'Adriatico, dove continuò la sua attività delittuosa. A Rimini, i carabinieri, che erano sulle sue tracce, poterono individuarlo e toglierlo di circolazione, dopo un abile appostamento, mentre stava acquistando delle sigarette. Rinchiuso nel castello medioevale, che ha mura di un metro di spessore, il Sobachi riuscì, nella notte, ad operare un foro del diametro di sessanta centimetri. Qui, a Milano, poi, studiata l'ubicazione del cunicolo, si era accinto all'opera arditissima e faticosissima di diroccamento della parete.- Il Sobachi immaginava di poter penetrare nell'attiguo settore delle donne, e, di 11, forse, con astuzia o con prepotenza, raggiungere il muraelione di cinta e fuggire.

Luoghi citati: Milano, Rimini