La distribuzione delle patate

La distribuzione delle patate La distribuzione delle patate II prodotto non può passare, senza la sosta agli ammassi, dal produttore al consumo? Roma, 2 agosto. Il problema di un migliore rifornimento del mercato alimentare forma oggetto di una lettera pubblicata da La voci. d'Italia, supplemento domenicale del Giornale d'Italia. La popolazione deve avere una maggiore tranquillità e un maggior respiro nel soddisfacimento dei propri bisogni alimentari, siano pure essi ridotti allo stretto necessario per vivere, afferma il giornale. Non si discute, nè si può di scutere sulla necessità di man-tenere il vincolo sulla maggiorparte del prodotti dell'agricol- tura, specie per quelli di importanza basilare. Per essi sarà necessario apportare all'attuale organizzazione quegli accorgimenti e correttivi meglio atti ad accrescere la loro immissione nel consumo. Ingenti quantità di patate giacciono nelle campagne e solo in parte prendono la via degli ammassi 1 quali lo restituiscono ai mercati di consumo dopo averne sciupato una parte e averne elevato quasi del doppio il prezzo pagato al produttore. Viene quindi proposto di rendere immediatamente libero questo commercio. Il libero commercio assorbirà soltanto una piccola quota delle spese di trapasso e al produttore rimarrà un prezzo assai rimunerativo. Non è improbabile che una eccedenza nell'offerta provochi una conseguente riduzione del prezzo. Non va dimenticato che nei periodi normali l'agricoltore vendeva le patate da lire 15 a lire 20 al quintale. Il rapporto di sci volte tanto regge con buon margine il confronto degli altri prodotti. Reso libero il commercio delle patate, sarà evitata la irrazionale distribuzione in base alla tessera, distribuzione che non soddisfa il consumatore nè i bisogni minuti, e ne provoca nei casi di distribuzione globale, sciupìi non indifferenti. Alcune prudenti cautele saranno però necessarie per sopprimere abusi ed evitare grossi accaparramenti nei rifornimenti alle industrie e agli enti, e garantire la coltivazione del prodotto ,ner la nuova stagione agricola. A questi primi accorgimenti potranno seguire altri provvedimenti inerenti ai prodotti alimentari di interesse non preminente, quali quelli sulle verdure, la frutta, le uova, le conserve, sul latte e i latticini sulle carni suine.

Persone citate: Reso

Luoghi citati: Italia, Roma