Il Duca del Mare nominato Presidente del Senato

Il Duca del Mare nominato Presidente del Senato Il Duca del Mare nominato Presidente del Senato Roma, 27- luglio. 8. E. il conte Giacomo guardo ha rassegnato nelle mani del Re le dimissioni dalla carica di Presidente del Senato. Il Re su proposta del Capo del Governo, Primo Ministro Segretario di Stato, Maresciallo Badoglio, ha nominato Presidente del Senato S. Ecc. il Grande Ammiraglio Paolo Thaon di Revel, Duca del Mare. Il Grande Amr aglio Paolo Thaon di Revel, Duca del Mare, nacque a Torino il 10 giugno 1859 dal conte Ottavio, ministro delle Finanze di Re Carlo Alberto e firmatario dello Statuto, e dalla contessa Carolina Regard de Clermont de Vars, gentildonna savoiarda. Nel 1873 fu ammesso alla R. Scuola di Marina a Napoli e successivamente, nel 1875, passò alla Scuola di Genova, conseguendo due anni dopo la promozione a Guardiamarina e compiendo sulla « Garibaldi » uno dei più interessanti e proficui viaggi intorno al mondo, memorabile anche per i risultati nautici e politici raggiunti. Conseguita la promozione a sottotenente di Vascello nel 1880, fu nominato nel 1884 ufficiale d'ordinanza effettivo di S.A.R. il Principe di Savoia Carignano. Tra il 1896 e il 1900 coprì le funzioni di aiutante di cam ■po del compianto Re Umberto e in quel periodo ebbe la promozione a capitano di fregata Comandante in seconda della « Saint-Bon » e successiva mete delle R. Navi Scuola « Caracciolo », e « Vespucci » fu nominato nel 1904 capitano di Vascello e destinato al comando della R. Scuola mac chinisti di Venezia. Nel novembre 1905 fu chiamato al comando della R. Accademia di Livorno, dove ebbe occasione di dirigere due campagne navali a bordo dell'Etna. Nel 1907 Paolo Thaon di Revel assunse il comando della « Vittorio Emanuele IH » e fu con questa bella nave che l'anno seguente prestò valido aiuto alla popolazione di Messina duramente provata dal terremoto, meritandosi la medaglia d'oro di benemeren za. Nell'aprile 1910 veniva promosso Contrammiraglio e nel febbraio dell'anno seguen te era nominato Aiutante di campo generale effettivo di S. M. il Re. Con la IV Divisione navale, l'Ammiraglio prese parte a tutta la guerra libica, distinguendosi soprattutto in tre circostanze speciali: nelle operazioni di Beyruth, nel bombardamento dei forti del Dardanelli e nel bombardamento di Tripoli. A Beyruth, nel 1912, in condizioni d'idiomatiche ed internazionali delicatissime, ai comando della Garibaldi (ammiraglia) e della Ferruccio riuscì ad affondare le due navi da guerra turche Avnillah e Angora. All'inizio del conflitto mondiale, il Duca del Mare tenne il comando in capo delle forze navali dell'Alto Adriatico e del Dipartimento e Piazza di Venezia; quindi e fino al novembre 1919, ebbe l'effettivo comando di tutta la Marina col titolo di Capo di Stato Maggiore Superiore Generale e Comandante in Capo delle Forze Navali mobilitate. Ministro della Marina dal 31 ottobre 1922 al 9 maggio 1925, ricevette il titolo di Duca del Mare e la nomina a Grande Ammiraglio. Il bastone di Comando fu offerta nazionale, giusto riconoscimento dei suoi grandi meriti. La figura di questo grande Capitano è del resto scolpita dalla motivazione che accompagnò il conferimento della Gran Croce dell'ordine Militare di Savoia: « Capo di Stato Maggiore e Comandante in capo delle Forze Navali mobilitate dal febbraio del 1917, nella suprema direzione della guerra in Adriatico e dell'azione bellica ovunque esercitata dai mezzi della Regia Marina, ha dato alta prova di singolare perizia, somma energia, perspicuo apprezzamento delle situazioni belliche. Nonostante la gravità e la persistenza delle insidie nemiche, mercè i j-rovvediì.ienti da lui ordinati e le mirabili virtù della nostra gente di mare, i traffici marittimi hanno potuto svolgersi cosi da assicurare in ogni tempo al Paese gli indispensabili rifornimenti. Con fervore e tenacia ha provveduto all'apprestamento dei mezzi complementari di offesa e di difesa, che meglio convenivano alle peculiari caratteristiche della guerra combattuta in Adriatico ed alla preparazione degli uomini, che con l'impiego dì essi hanno inflitto al nemico perdite gravissime e circonfuso di gloria imperitura la Marina' italiana. Sotto il suo alto comando la R. Marina ha prestato validissimo contri'-ut* alla vit torta », L'ammiraglio Thaon di Revel