Le necessità dell'ora nei rilievi della stampa romana

Le necessità dell'ora nei rilievi della stampa romana Le necessità dell'ora nei rilievi della stampa romana , a i o a a l l o o — a i e i ) o o e i i Roma, 27 luglio. In un articolo dal titolo * L'ordine innanzi tutto », la Tribuna nota che il bene della libertà può essere garantito soltanto dall'ordine. L'ordine il quale, per una falsa interpretazione delle cose, è stato troppo spesso contrapposto alla, libertà è tanto meno pesante quanto più spontaneo. La libertà assoluta non è che l'ordine spontaneo. E questa libertà cui deve tendere nel momento attuale il popolo italiano. Ciò tuttavia non sarebbe possibile senza una perfetta consapevolezza la quale porta di conseguenza il senso della responsabilità. Le risorse morali e soprattutto intellettuali di un popolo sono innumerevoli e perchè esse siano veramente utili e raggiungano lo scopo occorre che la disciplina più severa condizioni le forme più diverse dell'attività. Lai gravità e la durezza del momento presente non consentono alternative di sorta. Quanto più l'ordine sarà rigorosamente e spontaneamente mantenuto tanto meno gravoso e pinoso sarà lo sforzo che le autorità dovranno fornire, tanto più chiara apparirà la situazione. La calma di cui con tinua a dar prova il Popolo |Italiano dispensa dall'insdsterelsu questo punto: mantenersi disciplinati volenterosi e coscienti significa nell'ora presente facilitare l'arduo compito che il Governo del Maresciallo Badoglio deve assolvere. Significa veramente dimostrarsi degni della libertà. La salvezza della Patria potrà csigere da ciascuno ancora lunghi e duri sacrifica. Il Messaggero in un articolo dal titolo « Responsabilità », scrive tra l'altro: « Mai come ora la libertà si identificò con la responsabilità. Dopo vent'anni di vicende e di attese, certi concetti che furono già di comune accezzione, vanno ribaditi con insistenza. Non si può concepire, in questo momento, una qual- e t di ti iiiiiiiiiiiiiii(ii[iiiiitiitiiiii iiiiitiiiiiJiiiiiiijiif o a a o e o a e a a a i o a e ai e e siasi libertà se non in funzione di quelle che sono le supreme necessità della nazione in guerra. Questa realtà, che nulla potrebbe in qualsiasi modo sminuire o soltanto offuscare, dev'essere costantemente presente allo spirito di tutti gli Italiani, animare i loro pensieri, regolare le loro azioni. Non c'è sforzo, non c'è disciplina, abnegazione, sacrificio, rinuncia che non trovino in questa necessità, la loro piena giustificazione ». Il giornale cosi continua: « Oggi la Patria risorge negli spiriti in tutto il suo splendore e le coscienze, già tanto umiliate, ne riconoscono il volto augusto e riprendono ad amarla ,rjer le sue stesse sofferenze, come ramarono i nostri padri. La nuova generazione, la generazione dei giovanissimi scopre oggi in sè questa severa e solenne realtà. Ha atteso durante venti anni la libertà e la libertà, ripristinata dal Sovrano, le ha dato improvvisamente la nozione di questo valore supremo, che risveglia nelle anime voci remote, che parevano dimenticate. La nuova Italia, la nuova coscienza nazionale sono in questo processo laborioso, in questo tor- o | mento unificatore, "che acco elmuna gli Italiani in una medesima fede, in una medesima i a o », si e e e, - ifiiuiiiiittiiitiiiitcìiiiiiiiiiiiiiiiiiit iiiiiiiiJitiii certezza ». Il giornale cosi conclude: « Nessun dubbio ente il Po polo Italiano oggi è chiamato a risolvere un complesso di problemi di ogni genere, che esularono dalla sua diretta volontà, ma è appunto in que sto la nobiltà della nuova di. sciplina, che sarà benefica perchè spontanea, che sarà educativa perchè consacrata dal sacrificio. Non c'è altro modo di meritare la libertà che In nessun caso e mai può essere un dono gratuito. Sono queste le vie del dovére e del1 onore che l'Italia nuova seguirà nella fede immutabile in quegli ideali di libertà e di giustizia che furono alle òri- gin! della sua resurrezione e che saranno un fondamento delle sue nuove fortune ». Occupandosi del carattere del nuovo Governo lo stesso giornale in, un corsivo scrive: < Il Governo Badoglio era stato annunciato come compagine di carattere militare, e tale essa è effettivamente. I nuovi compiti principali, i problemi preminenti e immediati che deve affrontare sono militari che riguardano la guerra, l'ordine pubblico. Solo una decisa strenua energia militare può risolverli come è necessario che siano risolti per la salvezza del Paese. Governo di azione dunque: vigoroso inesorabile nell'esecuzione dei compiti e perciò salutare, provldenziale. Un governo militare deve essere anche assistito da competenze tecniche-i nei varli campi della vita civile e produttiva ed è perciò che il Maresciallo Badoglio ha scelto come suol collaboratori, oltre i militari, degli integri funzionari di grande esperienza, che nella carriera si sono imposti non per favore politico, ma per il loro ingegno operoso.

Persone citate: Badoglio

Luoghi citati: Italia, Roma