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Pellegrinaggio della Falange a San Giacomo di Compostella Come i cavalieri erranti del Medioevo Pellegrinaggio della Falange a San Giacomo di Compostella Madrid, 24 luglio. (B. F.) - Uno straordinario pellegrinaggio cavalleresco medievale si svolgerà in Spagna nei prossimi giorni, mercè iniziativa della Falange spagnola, che è stata approvata da Franco. Falangisti, che vi parteciperanno, partiranno da tutti gli angoli della penisola e convergeranno verso San Giacomo di Compostella, dove è in corso l'anno giubilare. Una delle particolarità del pellegrinaggio è che questo avverrà interamente a piedi. L'idea dei promotori della iniziativa è che i pellegrini debbano sopportare un sacrificio: perciò, pur evitandosi tappe troppo lunghe, che non sarebbero adatte a tutte le distanze da percorrere, ogni giorno saranno abbastanza ardue per implicare da parte di ciascuno uno sforzo di adattamento e di disciplina. Non basta: i pellegrini dovranno considerare questo viaggio non soltanto come una manifestazione di fede cattolica e patriottica, ma anche come una missione, un servizio. Al pari di quei pellegrini del Medioevo che, venendo alcuni dalla Francia ed altri dalla Germania, impiegavano mesi ed anni per arrivare a San Giacomo di Compostella, ed esercitavano lungo la strada la loro dura missione di cavalieri ed asceti. I pellegrini del 1943 della Falange dovranno anche, interrompendo il viaggio, prestare lungo tutto il tragitto qualsiasi ausilio richiesto e non richiesto ai poveri, agli abbandonati, ai tanti relitti umani che l'antica miseria e le vicissitudini degli ultimi anni hanno sparso per le contrade della Spagna. Gli'infermi saranno curati da medici facenti parte del pellegrinaggio e i bisognosi riceveranno il loro aiuto materiale e morale. « Nei paesi attraversati — dice l'editto di convocazione — non una miseria del corpo e dello spirito dovrà rimanere senza cura e soccorso ». L'arrivo delle carovane a San Giacomo di Compostella è previsto per il 22 agosto. Con questa originale iniziativa la Falange spagnola rinnova una volta tanto la tradizione dei cavalieri erranti del Medioevo e dimostra quel genuino spirito monacale e militare che è una delle principali caratteristiche del movimento.