Le fasi della battaglia che Infuria da venti giorni cstdI

Le fasi della battaglia che Infuria da venti giorni cstdI Le fasi della battaglia che Infuria da venti giorni cstdI Berlino, 24 luglio. y ! , battaglia sul fronte £11 «t? si domanda un corri. I fP°j£^e di B«erradel quale l^J^^^^^tt^S: tung pubblica stamane alcune considerazioni sulle azioni in corso nella zona di Orel. Prima fase: il 5 luglio, combattimenti d'importanza locale attorno a Orel e Bjelgorod. Sviluppo successivo di una ofifenslva sovietica di modeste ; , * seconda fase- dui fi ni 7 In- is«o tedesco*1 nello | steago aettore a nord e ad Mt_ Sul teat* di operazioni le for Le corazzate tedesche aprono pr0fon<ii cùnei nelle posizioni ! nemiche ^ j Terza'fase: dall'8 al 12 lu gI!o violenti contrattacchi te [leSchi; nel settore di Kursk e ad ^ di 0rel riauitano enor|mi perdite sovietiche con re dativamente modeste perdite Tedesche ] QUartà fase: dal 12 luglio ad 0ggi i bolscevichi passano all'attacco su vasta scala e la ! lotta da quel centro meridio- ' naie procede fino a sviluppar- si in una gigantesca battaglia di mezzi corazzati, le cui prò porzioni non hanno nessun precedente nella storia. Obiet- : tivo di questa offensiva sovie ! tica è Orel. La difesa germanica si op- pone salda e incrollabile ai ; reiterati furiosi attacchi delle | masse d'urto nemiche. Il co [mando rosso non bada a per dite e continua a gettare nel ; la lotta nuove forze e nuovo ,materiale ma il caposaldo tei desco che, secondo le istru;Zioni del dittatore rosso, do;Veva essere espugnato il 19 >luglio, è ancora oggi, 24 lu gi10, saldamente in mani ger,maniche. Le perdite che il ne miCo ha subito ogni giorno j3ono di tale entità che non basterebbero a bilanciarle -| breve tempo nemmeno tutte eie fabbriche delle Nazioni i X;mte messe insieme, a d a a E questo — prosegue il corrispondente di guerra germanico — è risaputo anche in campo avverso. Si sa, inoltre, che o si ottiene qualche successo ora o non lo si otterrà o -imat w„cn nprrhp rnn :> bolscevichi faranno ancora Iper ?ualcne temP° tutti *h isforz' a Prezzo d' non imP°r- o! ^1"^ di ore" - !SS|>f successo di pe¬ è| {5p° e Perchè 1" offensiva basata sui criteri della più moderna e|"&fcsta £?!"?a ,T0j[S?^i SUOÌ » effett.1 — collaborato- re militare del D.^.B. — do-' yrebbe prodursi già durante la -,fase wAzlale della stessa, gra- zle ad Ul,a schiacciante supe 1 "onta, una falla di proporzio- ni considerevoli nelle linee nea i miche, attraverso la quale lo e truppe attaccanti, penetrate in ; profondità, dovrebbero pervenire mediante una manovra aggirante, a prendere di sor| presa i fianchi dello schiera- J^^^rì lo scacchie1;™ V\.li].evato ch* - .fi 0a/t^lu m grande -*tliZ sferrati dai sovietici nelo ;La zona ,di £UI;sk *»o falliti e ST&zie alla forte controffensle va tedesca a sud di Suchinici, ? Pome in generale tutti quelli n lungo 1 arco di Orel che sono -! costati al nemico il sacrificio -idi, lnfenti forze, compensate a!so'° da limitatissime conqui,,ste territoriali; passivo questo -iper ì sovietici cosi ingente, che o anche un considerevole succesn,so presso Orel basato sugli -'scarsi progressi finora coni-:piuti non rappresenterebbe per i;essi un compenso sufficiente i n Di tutto ciò si è reso conto l'alto comando sovietico, che ha smesso i suoi attacchi concentrici su Orel noi timore Iforse che i tedeschi facessero !, jì" affluire verso quel settore — cosa che essi non erano più in condizioni di fare — i loro rinforzi, ed ha preso ad attaccare lungo tutti i settori del fronte orientale. Cosi da giovedì i sovietici — continua il collaboratore militare del D.N.B. — dopo una violenta preparazione di artiglieria, attaccano, gettando nella mischia tutto quanto è a loro disposizione nelle zone a sud del lago Ladoga, senza riuscire per altro ad ottenere che delle infiltrazioni locali subito eliminate. A parte il fatto, sottolinea il collaboratore militare della Agenzia ufficiosa germanica, l0he.Sl1 attacchi sferrati anche ,ogg. m que[ aettore dal nemi. ico non possono essere a paragonati, quanto a violenza, a quelli di giovedì, va però ricordato che l'azione nemica qui come contro la testa di ponte del Kuban, era prevista dall'alto comando tedesco, il quale non ha permesso pertanto ai sovietici di fare affluire rinforzi verso questo o quel settore operativo. A proposito dell'impiego dì forze corazzate, il redattore militare del D. N. B. osserva infine che il nemico, dopo avere gettato nella lotta tutte le sue risorse di carri armati provocando la più grande battaglia di logoramento di tutti i tempi, ha avuto perdite che di per aè parlano chiaro: 566 carri armati e 105 apparecchi perduti dai sovietici soltanto nella giornata di giovedì, la giornata più dura ma anche la più vittoriosa fra quante ne hanno dovuto superare finora le truppe tedesche. Ed ha perduto 6000 carri armati distrutti dal 5 luglio, giorno in cut ebbe inizio la grande battaglia 'sul fronte orientale, a tutto ieri: un ritmo di perdite cosi pauroso non può essere certo sopportato a lungo dai sovietici, che si consolano tuttavia annunciando come grandi vittòrie modesti successi di Importanza locale.

Persone citate: Orel, Zioni

Luoghi citati: Berlino, Ul