Il sacco del pellegrino

Il sacco del pellegrino Il sacco del pellegrino Altre Informazioni agli zoofili Resta ormai sottinteso, amici della « Zoofila » torinese, che il diritto di riprodurre come e dove mi pare 1 miei ragguagli di vita animale vi appartiene senz'altro: e perche me ne chiedete con tanta cortesia; e perchè queste mie relazioni, per strambe a favolose che possano sembrare a chi d'animali non s'Intende, sono tutte esattamente documentate. Se riprendo la parola, oggi, è per riparlarvi di gatti: quel gatti cosi maltrattati, ormai, o per mancanza di umanità o per deficienza di lepri, che persino a Venezia, città dove una volta essi erano inviolabili, s'è dovuto trarne in arresto tutta una banda di razziatori! Eppure 1 buoni mici non ci furono mai tanto affezionati, malgrado 1 calunniatori che sempre ne misero in dubbio la fedeltà, e malgrado gli appetitosi che adesso ne mettono in forse anche la pelle. Vi ho narrato di quel gattino paralitico raccolto dalla buona signora di Pallanza; però non vi ho raccontato 11 seguito, 11 quale è ancora più strabiliante, e sarebbe Incredibile se non ne facesse fede la signora stessa, moglie del più accreditato penalista del Verbano: « ... Pensate che la " Mizuca " (.un'altra gatta di casa Bolongaro) ha messo alla luce tre piccoli, rifugiandoli entro una custodia dì cappelli, e die in assenza della madre il gatto paralitico s'introduce nella cappelliera, mettendosi a fare «.«ballotto» dei micini ».' E non è tutto qui. Udite, udite. « ...Quanto alla "Mizuca" lascia fare volentieri; anzi rientrando nel nido, e considerando ormai il « ballotto » come figlio suo, permette a questi di popparla insieme agli altri ti e». Non sciuperò parole, o amlci, a commentare un fatto che, dalla mia « letteratura » vedrebbe ouasi attenuata la sua autenticità. Vi dirò solo che il fatto non mi stupisce. E' da una dozzina d'anni che vo raccogliendo, fra letture ed esperienze dirette, quella posa cultura- biologica che m'industrio, ogni tanto, di convertire In Immagini, e vi assicuro, in piena coscienza, che fra le tante rivelazioni -della vita animale, quelle riguardanti 11 gatto non cessano di riempirmi di meraviglia: un'irritata, addolorata meraviglia, quando penso all'Infinita stupidita del pregiudizi che hanno colpito e seguitano a colpire — cento volte più crudeli che i coltelli del razziatori veneziani! — questo nobilissimo felino, decoro e vanto d'ogni focolare che sia degno d'ospitarlo; un po' causa dell'Insegnamento naturalistico, purtroppo in Italia sempre deficiente, un po' per colpa di quelle maledettissime favole, le cui ammuffite moralità hanno diffuso da secoli, sul conto delle bestie, le più matte frottole e 1 giudizi più indecenti: delle favole, pensate, che hanno persino glorificato 11 leone, per disonorare il gatto, l'asino e la cicala! Ora d'essere stato, 11 gatto, sacro fra gli Egizi e altri popoli Insigni, lo ho mille prove, oltre che dalla dottrina e dalla storia, dalla cronaca spicciola. E come sempre, recandovi questa a conoscenza, vi porterò nomi e date, scrupolosissimamente, per le verifiche eventuali. La storia del gatto paralitico, babbo putativo e insieme fratel di latte del tre mici pallanzesl, non e che una scheggia dei mio edificio di conoscenze personali. Che direste dunque di c Gl- 5etto», il gatto conosciuto lecl anni fa da tutti gli avventori della trattoria milanese di Via Bag-utta, che < ai .metteva a tavola con loro appoggiando alla tovaglia, educatamente, le due zampine», e che, sempre per educazione, tfingeva» dMnghlottlre le pallottoline di pane che gli porgevano, sputandole via < quando nessuno gli badava»? Che direste del gatto d'Angora di Cantù (Brianza) che quando babbo e mamma si mettono alla finestra, la sera, con la figliola In mezzo ad aspettare le stelle, prende posto con loro « sopra una strlsclollna di tela posta traverso 11 davanzale »: triplice miracolo d'equilibrio, d'estetica e di solidarietà famigliare, godendosi con loro, In un bilico rischioso ma felice, le grazie del sereno? E che direste della gatta dell'fnic (via Po 32, Roma) che se ne viene mollemente, signorilmente, inap¬ puntabilmente nella sala di proiezione, ad ogni film che vi venga visionato In prova, « prendendo posto su un tavolo di mogano in faccia allo schermo », seguendo cogli occhi magnetici ogni fase della proiezione, e -.- dando segni del suo contento o scontento per ciò che vede, con stiramenti affabili del dorso o strappi collerici di coda »? VI offro nomi e dati, amici della zoofila, e non ciarle. Ed ora vi dovrei parlare anche del gattino messinese che segui nella grotta, benché malato e tremante, i padroni privati di domicilio dalla furia nemica. Ma a che prof Che i gatti amino noi e non 11 caldo delle nostre case, contraria mente a ciò che ne dice una millenaria calunnia, per me non aveva bisogno d'essere provato. La prova, se mal, vale per gli Increduli. E cosi sia. Ramperti .

Luoghi citati: Angora, Brianza, Cantù, Italia, Pallanza, Roma, Venezia