Omaggio di tutto il mondo alla splendente civiltà di Roma

Omaggio di tutto il mondo alla splendente civiltà di Roma Omaggio di tutto il mondo alla splendente civiltà di Roma Roma, 23 luglio. bL'eco mondiale di eseciazio- tne suscitata dal sacrilego pbombardamento dell'Urbe va mtrasformandosi in un solenne!vplebiscito di omaggio che tutto il mondo civile tributa a Roma, madre della civiltà occidentale e centro della cristianità. In Spagna i giornali continuano a dedicare lunghi articoli alla barbara inculatone e pubblicano fotografie delie devastazioni causate alla basilica di San Lorenzo, al cimitero del Verano, alla Città Uni tlCtuRimsvnrversitaria e ai quartieri popò-; llari. Il giornale Informacìones' ' sotto il titolo Roma Mater scrive che, se pur si vuole ammettere che le città del continente debbono essere bombardate per necessità di guerra, bisogna però fare una netta distinzione per quel che concerne Roma. bvoèpli giornale conclude connun'invocazione all'Onnipotente,vperchè salvi Roma. Intanto loibsdegno e il dolote per la bar-jrbara incursione aumentano in qtutto il paese via via che si [dconoscono altri particolari. La, eGiunta tecnica nazionale dell'Anione Cattolica ha inviato al Segretario di Stato del Vaticano, cardinale Maglione, il seguente telegramma: uLa Giunta tecnica nazionale della Azione Cattolica spagnola si associa con ardente amore filiale al dolore del Santo Padre dinanzi alla Città Eterna, nuova vittima della guerra, e rinnova i sacrifici e preghiere per la Santità di Pio XII e per il trionfo della pace cristiana da Lui auspicata ». Anche l'Associazione dei Padri di famiglia, la congregazione Mariana, il giornale Correo de Andalusia, numerosi enti di associazioni cattoliche dei vari centri del Paese hanno espresso al Pontefice la loro solidarietà in termini ardenti. In Svizzera L'enorme impressione provocata in Svizzera viene ca ratterizzata da un editoriale mmnrimbtncrMbsndella Tribune de Lausanne dal,titolo Roma sotto le bombe, in cui tra l'altro si afferma: Non crediamo alle affermazioni secondo cui la Città Eterna albergherebbe industrie belliche importanti. Non si creano acciaierie in una regione che non possiede ne carbone né ferro. Roma non è mai stata una città industriale e non ci sembra che lo sia divenuta nel coiso della guerra, mentre il Governo italiano ha avuto sempre cura di conservarle il suo carattere di città amministrativa e di capitale culturale. Si può obiettare che anche altre cupitali sono state com¬ bardale. Afa il bombardamen to di Roma produce un effetto particolare nei nostri spiriti mtfriii della cultura e delia ci!viltà latina. Infine, per i cai- tolici, Roma non è forse la culla della fede:' La residenza del Capo della Chiesa? Il sogno di tutti i cattolici non è di fare un giorno un pellegrinaggio a Roma? Noi abbiamo, quindi, il diritto di protestare in nome dei valori spirituali che bisogna salvaguardare, se non si vuole assistere alla distruzione della nostra civiltà e vedere ritornare il caos che segue ; le invasioni barbariche. Ab ' ' bia?no altresì il diritto e il do vere di gridare alto il nostro orrore. Nei Paesi nemici Particolarmente sintomatico è poi il fatto che l'emozione per l'enorme nefandezza coni¬ niiuta dilaghi ormai perfino in ,vasti strati dell'opinione pub iblica dei paesi nemici, disojrientati per il gesto iniquo quanto imprudente commesso i [dall'aviazione anglo-americana a, e per gli insopprimibili senti- o l i , e e e e e a e menti che li legano alla suprema città santuario del Cristianesimo. A Washington, comincia a ripercuotersi notevolmente la indignazione suscitata nel mondo intero dal selvaggio bombardamento della Città Eterna. La deplorazione è una nime in tutti gli ambienti e le comunità cattoliche, I senato ri Links, Dallas, Omahoney Murray hanno espresso pubblicamente il loro vivo rincrescimento e il profondo dolore per l'inconsiderata incursione su Roma e per l'offesa arrecata alla Chiesa Cattolica, rappresentata in Roma dal Vicario di Cristo. Inoltre, notizie alle agenzie giornalistiche dell'America Latina segnalano unanimi la generale e profonda riprovazione degli ambienti diplomatici della capitale nord-americana. L'argomento del giorno Vienne appaj«sionatame^ al,» inflitti gl^ambientijparlan n e e é a ci el il o il ile m¬ mentari politici. Numerose proteste sono giunte da ogni parte alla Casa Bianca, mentre al Dipartimento di Stato si sono avute numerose conferenze con la partecipazione di varie personalità del Congresso che hanno riferito sulla inquietudine che regna in vaste zone dell'opinione pubblica. Le sfere responsabili si sono trincerate in un imbarazzante silenzio, rifiutandosi di fornire qualsiasi delucidazione alla stampa ed al pubblico sull'at teggiamento del governo di ttsrtltRsdgoverno fronte alla crescente reazione mondiale per la gravissima questione.

Persone citate: Maglione, Mater, Pio Xii, Vienne