SOLENNI ONORANZE FUNEBRI al col. Piccioni al serg. Dullio e al caporale Borri

SOLENNI ONORANZE FUNEBRI al col. Piccioni al serg. Dullio e al caporale Borri SOLENNI ONORANZE FUNEBRI al col. Piccioni al serg. Dullio e al caporale Borri L'intervento di tutte le autorità Si sono svolti nel pomeriggio di ieri i solenni funerali del tenente colonnello della Direzione d'Artiglieria Florindo Picciotti, del sergente Agostino Duilio e del caporale Igino Borri, tragicamente periti mentre si apprestavano a disinnestare e rendere innocua una grossa bomba nemica caduta nell'ultima incursione aerea e rimasta inesplosa nella casa numero 7 di Lungo Po Cadorna. Le estreme onoranze ai valorosi, periti nell'adempimento del proprio dovere, sono risultate oltremodo imponenti per concorso di autorità e popolo. Sin dalle quindici nel pressi dell'ingresso principale dell'Ospedale militare era andata accalcandosi una grande quantità di folla che l'improvviso violento acquazzone non disperdeva. Siccome non era permesso l'accesso nell'interno dell'ospedale che alle autorità e alle formazioni militari, il pubblico accorso rimaneva in attesa davanti alla porta secondaria che immette nel giardinetto prospicente la camera mortuaria del nosocomio. Nella camera mortuaria riposavano le bare del tre valorosi ricoperte del drappo tricolore. In mezzo era quella del ten. col. Picciotti. Un cuscino di velluto cremisi posatovi sopra recava le medaglie dello scomparso. Ai lati delle bare era un picchetto armato d'Artiglieria, al comando di un tenente. Contro la parete di fondo era appoggiata una grande corona il cui nastro recava la scritta: < La cittì- di Torino ». Nel giardinetto prospicente giungevano frattanto le autorità. Dopo aver sostato un attimo in reverente omaggio davanti alle bare, le autorità al portavano a fianco dei congiunti degli scomparsi. Tutte le autorità erano presenti. Il Prefetto era rappresentato dal conte Albertemio, vice-Prefetto. Sono pure Intervenuti alle estreme onoranze 11 Federale, il Podestà con inrtt n il vice-podestà Salvadorl, il Preside della Provincia, il Questore e numerose personalità. Anche tutte le autorità militari hanno presenziato alla austera cerimonia. L'Ecc. generale di Corpo d'Armata comandante la difesa territoriale in Torino, il generale comandante della Zona militare, il generale Comandante dell'Artiglieria della Difesa territoriale, O generale comandante il II Centro di esperienze, il rappresentante del gen. comandante la Divisione Aeronautica, quello in rappresentanza del Comando della I Zona della Milizia. I comandanti l'Istituto superiore di Guerra, la Accademia militare di Artiglieria e Genio, la Scuola di Applicazione e i comandanti le varie specialità di Armi e Corpi residenti nel Presidio. Le autorità sono state ricevute dal colonn. Ghione attorniato dai suoi più di retti collaboratori. Tutti gli ufficiali della Direzione erano presenti. Accanto ad un plo- tone di carabinieri in alta te-(nuta erano schierate le squadre di rastrellamento bombe: sottufficiali e soldati che sono stati alle dipendenze dell'eroico ten. col. Picciotti. Della Direzione d'Artiglieria erano pure intervenute le maestranze militarizzate al completo. Ai funerali era presente il console generale di Germania. Dopo che don Solerò, cappellano militare capo, ebbe impartito la benedizione alle salme, mentre le formazioni militari sull'attenti presentavano le a: mi, il corteo funebre si mosse. Lo apriva la Banda presidiarla. Seguivano: la gloriosa bandiera del I Reggimento del Genio, una compagnia in ar- mi dello stesso Reggimento alcomando di due ufficiali. Nu-meroslssime le corone che ve-nivfino dopo, portate a brac eia da soldati. Abbiamo notato, dopo quella della consolle l l a a e , l a i i e e i o - del ten. col. Picciotti e dei famigliari dei due altri caduti, quelle della Città, della Difesa, del Presidio, della Direzione d'Artiglieria, del Comitato provinciale di Protezione Antiaerea. Molte erano pure, come quella dei conti Ceriana e della ditta Vagnino, le corone di proprietari di case, di aziende, di cittadini, riconoscenti alla memoria del ten. col. Picciotti e dei suoi collaboratori, che col tempestivo e audace intervento avevano loro salvato e vite e beni. Dopo le corone, venivano le Figlie di Maria, il clero, quindi le bare. Ciascuna delle tre bare sempre ricoperte dalla bandiera, era portata a braccia da ufficiali, da sottufficiali, da soldati. Le seguivano i con giunti. Il gagliardetto delle maestranze della Direzione di Artiglieria precedeva la fitte schiera di operai e operaie. Chiudeva l'imponente corteo una formazione in armi. Dopo essere uscito dall'o snedale il corteo vi rientrava avendo percorso corso Orbas -(sano, via Barletta, corso IV : o iue il a. pbe le ni aeia Novembre ovunque fatto segno a reverente omaggio da una folla di cittadini com mossi. Avvenuta i'assoluzione delle salme, quella del ten. col. Picciotti partiva alla volta di Chleri per essere composta nella tomba di famiglia; quella del sergente Duilio e del caporale Borri sono state portate al Cimitero generale, accanto alle tombe dei Caduti in guerra. Alla Direzione d'Artiglieria oltre a numerosissime attestazioni di cordoglio di personalità, è giunto 11 seguente telegramma dell'Eoe. Borri, Pre- el Fctto di Torino: « Esprimo i r- sensi del mio più fiero cordaal\glio per la gloriosa morte del u-iten. col. Picciotti e dei due e-]militari artificieri, con pre c ale ghiera di rappresentare ai rispettivi fnmu/liari la mia viva solidarietà - Prefetto Borri ».

Persone citate: Agostino Duilio, Ghione, Picciotti, Vagnino

Luoghi citati: Germania, Lungo Po Cadorna, Torino