La salda resistenza tedesca contro i violenti attacchi sovietici

La salda resistenza tedesca contro i violenti attacchi sovietici La salda resistenza tedesca contro i violenti attacchi sovietici La lotta infuria con particolare accanimento a nord di Orel e lungo il corso del Donez è e . a o a a i i i e a a , o i o ti n ao o il tn ». rai mblà a aBerlino, 20 luglio. h' offensiva lanciata dalle forze sovietiche imperversa con immutata violenza lungo tutto il fronte che corm dalle posizioni a sud-ovest drMosca a quelle di Novorossiisk. Migliaia di carri armati sovietici, appoggiati da potenti contingenti di artiglieria tentano di aprire ad ogni costo alle fanterie almeno un varco nelle, linee germaniche per trasformare quella che oggi deve ancora essere definita una battaglia d'urto, in una battaglia di moviménto. Gli epicentri della lotta Non lungo tutto il fronte i combattimenti infuriano con la medesima violenza: a nord di Orel e lungo il medio corso del Donez si sono avuti anche nelle ultime ventiquattr'ore gli epicentri della lotta. Nel pri mo settore il nemico, attac cando su largo fronte, ha su bìto perdite particolarmente sensibili senza ottenere alcun risultato degno di nota, cioè senza infrangere le solide li nee germaniche; nel secondo, cioè lungo il medio Donez, numerosi tentativi di attraversare il fiume a nord e a sud di Lisisciansk sono stati stroncati con il completo annientamento dei contingenti che erano in un primo tempo riusciti a mettere piede sulla riva occidentale del fiume. Ben diciotto sono stati questi tentativi portati da contingenti di fanteria sovietica, di varia potenza: altrettante volte il nemico ha subito dure sconfitte che hanno provocato la morte o la prigionia di tutte le truppe impegnate. La decisa resistenza germanica trova una conferma nei fatti. Ancora una volta il bollettino tedesco segnala una cifra-primato, cioè annuncia che ben 562 carri armati sovietici sono stati messi fuori combattimento. Il totale quindi dei carri distrutti nelle ultime due settimane arriva alla spetta colosa cifra di circa 5 mila; il che significa che in quindici giorni'le artiglierie e i panzer germanici hanno annientato un numero di carri armati sovietici pari al 15 per cento di quello distrutto nei precedenti 754 giorni della guerra russo germanica. Questa proporzione fa coni prendere la grandiosità, della battaglia in corso anche a coloro ai quali le cifre di per se stesse non dicono nulla. Dimostra inoltre che questa offensiva sovietica,.per quanto violenta e grandiosa, non è giunta inattesa, in quanto appare evidente che le colonne russe lanciate all'attacco hanno trovato una dura accoglienza. Ormai non esiste più alcun dubbio: la famosa « offensiva decisiva » promessa da Stalin e largamente tambureggiata dalla propaganda anglosassone è stata lanciata: in pieno nel settore a sud-ovest di Mosca; ancora nella fase iniziale in quello del Donez. Da Orel a Belgorod invece la battaglia ristagna per la semplice ragione che il rapido colpo germanico ha messo fuori combattimento il grosso delle truppe nemiche preparate per l'attacco. Se ancora oggi la propaganda nemica polemizza- su c?ii abbja iniziato la battaglia, se cioè ci sono ancora delle voci secondo le quali sarebbero stati i tedeschi a tentare un'offensiva, ciò dimostra che alla resa dei conti le grandiose speranze che Mosca ■riponeva nelle attuali opera zioni non trovano alcuna conferma in questa prima fase della battaglia, e quindi si reputa necessario — sia in Rus sia che in Inghilterra — la isdladmqondouKdctmpgdmdgcfldvbflrfpcnucnncvdcmsdbcsciare uno spiraglio alla propaganda per poter giustificare un eventuale scucco. Gli obiettivi del russi Secondo le segnalazioni del la ricognizione aerea e del servizio informazioni, altri grossi contingenti di truppe corazzate nemiche sono in movimento nella zona di Mosca e in quella di Voroscilov. Bisogna quindi presumere che la battaglia in corso aumenterà ancora di violenza; sembra or mai evidente che i russi hanno cmvsssds e a o è e n a n a o e e a o e i a li a e a e intensione di giuocare in questi mesi tutte le carte a loro disposizione. Da queste segnalazioni e dalle incende belliche delle due ultime settimane comincia ad apparire chiaro quali fossero gli intendimenti offensivi di Mosca. Infatti erano state preparate tre masse d'urto: una a ovest e a sudovest della capitale sovietica; una seconda nella zona di Kursk e una terza sul fronte del medio Donez. ■ Evidentemente queste tre colonne avrebbero dovuto scattare all'offensiva nello stesso momento con questi obiettivi: 1) Far saltare la testa di ponte di Orel, con la conscguente conquista di Bryansk, di Smolensk e il raggiungimento dell'alto e medio corso del Nipro. 2) Puntare verso sud tagliando fuori .Karkov e il bacino del Donez, attanagliati fra la massa d'urto pronta nella sona di Voroscilov e quella delle forze di Kursk lanciate verso sud-ovest. Ora il formidabile colpo vibrato dalle armate tedesche fra Bjelgorod e Orel ha paralizzato l'azione di quello schieramento offensivo che doveva formare la cerniera di tutta la programmata azione di attacco. Oggi i russi non sono più nelle condizioni di effettuare un attacco a tenaglia contro il caposaldo di,Orel e tanto meno di effettuare l'aggiramento nella zona del Donez e dell'Ucraina orientale. Le forze sovietiche sono costrette ad una durissima offensiva frontale che costa loro perdite veramente sensazionali che dimostrano — à vero — la straordinaria potenza industriale bolscevica, ma anche la capacità di reazione germanica. e el ri e e oa à r o Perchè d'estate? Su questa offensiva solletica si fanno oggi, nei circoli militari berlinesi, delle osservazioni assai interessanti. Ci si domanda infatti perchè Mosca abbia voluto fare un'offen siva d'estate quando le prece denti campagne hanno dimostrati che questa stagione non è mai stata favorevole alle truppe sovietiche. La propa ganda nemica era sicura — o almeno diceva di esserlo che i tedeschi non avrebbero attaccato, e tal persuasione non era priva di logica. Ora ci si domanda: perchè i russi non hanno atteso la stagione autunnale o invernale, quando più poderoso ancora sarebbe stato il loro armamento e più favorevole la situazione climaterica f All'interessante interrogativo si possono dare le seguenti risposte: 1) un prestabilito piano di offensiva generale concretato fra Mosca, Londra e Washington; X) una sottovalutazione delle capacità di resistenza dei tedeschi; S) una sopravalutazione da parte russa delle proprie forze; 4) l'assoluta necessità nella quale si trovano i russi di strappare ai tedeschi le zone più fertili dell'U.R.8.8. per risollevare una situazione alimentare diventata estremamente difficile; 5) la necessità di conseguire un successo decisivo prima che la nuova organizzazione industriale germanica possa aare il suo massimo gettito di armi e di munizioni. Probabilmente queste cinque ragioni entrano un poco tutte nella decisione di Stalin di giocare il tutto per il tutto; ma evidentemente tutto non va secondo le previsioni. E' interessante notare come Mosca non sia troppo entusiasta dell'attacco anglosassone alla Sicilia, forse perchè considera che un secondo fronte capace di alleggerire il fronte russo avrebbe dovuto essere creato sul continente e non in un'isola.- Inoltre il colpo germanico sferrato quindici giorni or sono ha messo in crisi tutto il piano offensivo sovietico. In terzo luogo la potenza di reazione germanica deve sembrare ai russi molto ma molto più efficace di quanto non si atiendessero. Felice Bellotti IFdtèlnphrppnzkspsfsdsrtdczccvtstldc Il comunicato tedesco Berlino, 20 luglio. Dal Quartier Generale del Fiihrer, il Comando Supremo delle Forze Armate comunica: L'assalto sferrato dai sovietici contro il fronte orientale è fallito anche ieri davanti alla vittoriosa resistenza delle nostre truppe che, appoggiate particolarmente dall'aviazione, hanno distrutto altri 562 narri armati nemici. Nel settore della testa di ponte del Kuban sono falliti parecchi attacchi sferrati dal nemico contro le nostre posizioni ad occidente dì Krisskaja; in parte l'avversarlo è stato battuto sulle sue stesse posizioni, dalle quali si appre stava a muovere all'attacco. Con l'impiego di altri rinforzi il nemico ha rinnovato 1 suoi violenti attacchi di.sfon damento nei settori del medio Donez. Gli attacchi sovietici sono stati però respinti in du ri combattimenti caratterizzati da alterne vicende. Mentre nel settore a nord di Bjelgorod vengono annun ciati soltanto' limitati e parziali attacchi locali del neml co, nella zona di Orel continuano Ininterrotti i gravi combattimenti difensivi. In violenti contrattacchi i sovietici sono stati in alcuni punti respinti. In altri punti le nostre truppe hanno contenuto, in accaniti combattimenti, l'attacco di grosse formazioni di fanteria e di carri armati. In Sicilia numerosi attacchi di unità 'nemiche di fanteria e corazzate sono stati respinti in duri combattimenti in collaborazione con formazioni di apparecchi germanici da combattimento a bassa quota. L'aviazione italiana e tedesca ha proseguito anche ieri, con buon successo, le sue azloni contro la flotta da trasporto del nemico. Durante tali attacchi è stata fra l'altro colpita e affondata una nave trasporto di oltre 10 mila tonnellate. Nella scorsa notte apparecchi tedeschi da combattimento hanno attaccato Malta.

Persone citate: Felice Bellotti, Orel, Stalin