"Per chi combatto io?"

"Per chi combatto io?" "Per chi combatto io?" L'imbarazzante domanda rivolta al Capo del governo britannico da un ufficiale aviatore Roma, 15 luglio, [«Signor Churchill, per chi] combatto io ? ». Questa è la domanda che un giovane uff! ciale dell'aviazione inglese rivolge al suo « premier » nella rivista radicale di sinistra, New Leader. « Ho ascoltato attentamente tutti i vostri discorsi, scrive l'ufficiale, ma in nessuno di essi ho trovato una risposta a questa domanda». « L'impero inglese è in pericolo, egli prosegue, e gli uomini a cui appartengono le sue ricchezze non vogliono perderlo. Essi, allora, si rivolgono, in nome della libertà e della democrazia, agli operai affinchè li aiutino a conservare queste ricchezze. I possessori di tali ricchezze però se le dividono tra loro senza dare nulla agli operai, i quali per 25 anni non hanno avuto altre ricchezze che la disoccupazione e le malattie e la miseria. In poche parole, la mia domanda, signor Churchill, è la seguente: «Che cosa c'entriamo noi operai con questa guerra? Cosa ci guadagneremo? Io non ho nulla di mio ». « Come, dunque, potete pretendere che combatta per ciò che non è mio? Voi abusate del motto « Libertà e democrazia ». 'Voi avete pronunciate simili parole molto spesso nel corso degli ultimi tre anni: raramente prima, tranne nei quattro anni dell'ultima guerra mondiale 1914-18. « Churchill, prosegue l'ufficiale, ha detto pure che la presente guerra viene condotta a vantaggio delle minoranze. Ciò è vero, nel senso che egli allude alla minoranza costituita dalla classe dei possidenti, dei capitalisti inglesi. I ricchissimi finanzieri, gli industriali, ed i lords della stampa Bono coloro a cui appartiene veramente il paese. Pertanto, non vale la pena di morire per un paese che appartiene agli altri. Voi non avete alcun diritto di rivolgervi a noi, chiedendoci di combattere per le cosiddette democrazia e libertà. Non avete alcun diritto di dichiarare al mondo di voler combattere il fascismo e il nazionalsocialismo sino all'ultimo, a meno che non intendiate di voler combattere fino all'ultimo operaio ». L'ufficiale termina dicendo che molti dei suoi compagni si sono destati, come lui dall'apatia nella quale vivevano e vedono ormai chiaramente come stanno le cose in Inghilterra. Non si serve a lungo nell' esercito britannico, egli conclude, senza diventare comunisti. (Stefani)

Persone citate: Churchill

Luoghi citati: Inghilterra, Roma