Torino tutta in linea

Torino tutta in linea Vinceremo, costi quel cMie costi I Torino tutta in linea Oltre 30 mila persone si sono spontaneamente radunate iersera in piazza Carlo Alberto per acclamare alle Forze Armate e giurare di resistere e vincere • Le infiammate parole del Preietto e del Federale - Ardenti maniiestazioni al Re e al Duce - Fraterno omaggio ai camerati germanici Fiero messaggio di devozione e di fede al Duce Ieri, all'imbrunire, forti nuclei di cittadini, partiti prevalentemente dai vari Gruppi Rionali, si avviavano verso la piazza Carlo Alberto. Durante ti trayitto, i passanti, dopo aver sostato un momento a guardare, intuita la mèta delle colonne si univano ai dimostranti, molti dei quali reca- cedepsoGshvvano diti cartelli iniprovvisa-\mt-1 ri ril1*> i-tuli i f ir*n I \ i ni a tkovn ' rti, dalle significative e fiere scritte. All'Università, si era frattanto formata una schiera di studenti diretta pure verso piazza Carlo Alberto. Alle 20.30 la piazza era gremita di folla. Una folla forviata di donne, di uomini, di giovani c dì giovanissimi. Una manifestazione spontanea di fede li aveva chiamati colà. E gli occhi di ognuno erano fissi al balcone del palazzo della Federazione. Le vie laterali che immettono nell'enorme piazza rigurgitavano pure di genie: la piazza, infatti, giù ne sciabordava. Lo zoccolo del monumento (com'è noto, privo di cavaliere e delle quattro figure dei soldati) era scomparso sotto la marea dei giovani arrampicatisi. Anche le finestre dei piani rialzati delle case che pi endono luce nella piazza sostenevano il peso di persone afferrate alle sbarre, issatesi sui cornicioni. Molti erano i cartelli, con significanti scritte. Una voce sola su tutto: «Duce! Duce! Duce! »i Una voce alta, solenne, commossa e fiera. Ecco improvvisamente qualcuno affacciarsi al balcone. Bono il Prefetto e il Federale. Con loro tutte le più alte autorità e gerarchie: Podestà, preside, comandante della difesa, l'Ispettore del Parlilo Orsi, generali, magistrali. E' presente il Console Generale di Germania. Un'immensa accia fendsgrnzctsptvtrdsCedlsMnmsdrzbnPmSmamme al Dure sorqe dulia «piazza. Passa circa un ,„(„,,. dto, poi fi Federale fa dei ceti- ?ni, e, dopo aver ordinalo « sa- iluto al Re e al Duce, inizia a cDnriare cEgli esalta e rivendica con Sle glorie di Torino, le f//„,(fclcdelyopala italiano il cui cuore è raccolto, il cui spirito è saldamente armato, deciso e vigile; il popolo italiano che sente, iu questo momento, che ogni parola superflua potrebbe apparire un'offesa a co sscqeCmloro che soffrono, a coloro che] m1 tsmino morire, Torino, che con i folti ha dimostralo da. sempre di non conoscere paura, sululu i fratelli della eroica Sicilia e giura di resistei e e di vincere ad ogni costo. Al termine del discorso la folla prorompe in una lunga e intensa dimostrazione di fede ed. entusiasmo. Sono appena cessati gli applausi che prende la parola il Prefetto. Dopo avere invialo un pensiero reverente agli eroici combattenti. l'Ecc. Borri ha affermato ohe bisogna ricordare che le vittorie, come gli imperi, non si conquistano con gli agi e con la critica sterile; si conquistano col sangue e col dolore. Bisogna essere degni dei rom bai tenti che sono il nostro orgoglio 1: la nostra fierezza; in questo linimento bisogna essere t primi nella dedizione, i primi nella disciplina, i primi nell'offerta per non doverci domani vergogna-I g^X^ralM: roni.^"ÌH«rL^.r.f"l Uitici ritorneranno onusti iti gloria e cinti dal serto delia vittoria. Le più che trentamila persone che gremivano la piazza ìianno più volte interrotto i due discorsi, sottolineando con applausi fervidi l'omaggio ai camerati germanici fatto dagli oratoli e improvvisando, alla fine, una ardente manifestazione al Re, al Duce e alle Forze Armate. Subito dopo si sono immediatamente formate nuove colonne, nuovi cortei, che, pro- cedendo al canto deyli inni della Patria, hanno raggiunto pi-izza Castello, rinnovando sotto il balcone del Palazzo del Governo una nuovwmanifestasiane d'entusiasmo. Il Prefetto si è affaccialo e ha rivolto alla, folla altre brevi fiere parole di certezza. Dopo l'imponcntissima di m()^truzlone, a firma del Pre- r-11 - rt _ ....i j_i m s i— t> _ fetta Borri, del Federale Bonino e del comandante delia difesa gen. Adami-Rossi, è stato inviato il seguente telegramma al Duce: Camicie Nere e Popolo torinese spontaneamente convenuti da Gruppi Rionali a piazza Carlo Alberto, in perfetta comunioni di spirito coi fratelli che nella terra dei Vespri eroicamente combattono per salvare con la libertà d'I tal la la libertà del mondo, ri volgono a Voi, Duce, I! palpito più acceso del proprio cuore In un fiero deciso proposito di riscossa e di vittoria Le stesse autorità hanno in- si ini 1 1 1 1 M viato, questo telegramma al Segretario del Partito: « Fascisti e popolazione torinesi convenuti da Gruppi rionali a piazza Carlo Alberto per manifestare la loro iticon- dihionata ardente solidarietà Icon i valorosi combattenti di ISiciliu, salutano nel Partito l'assertore del destino impc-\ riale della Nazione avviata al-]ie giuste mète della grandezza ie della vittoria ». jManifestazione in grlglowrde|con il Gruppo del Dopo!. Fiat rF r Al teatro Vittorio Emanuele, I gremito da oltre 2500 soldati:rappresentanti tutte le Armildel nostro presidio, il Gruppo ' arte varia del Dop. Az. Fiat, ; sotto l'egida del Dopolavoro provinciale, ha organizzato ed effettuato l'annunciato spetta- colo di arte varia dedicato ai camerati alle armi. La mani-, festazione, protrattasi per cir- i ca tre ore, attraverso musiche ! canzoni e satire tese a porre 1 e in 1 illuminimi mimi m in ridicolo le sfasature della vita di ogni giorno, ha raccolto il più vivo successo da parte dei numerosissimi militari presenti, ospiti d'onore del primo di una serie di spet taco'li che saranno prossimamente offerti a tutti i dopo lavoristi della nostra città. Era presente, con il presidente del Dop. Az. Fiat, il camerata Nasi, Segretario pro vinciate dell'O. N. D. il quale ha voluto esprimere il suo vi- |zce^«fe^ar, 2S& lineando simpaticamente co me il nuovo spettacolo allestì I to dal Gruppo arte varia del :Dop. Fiat sia stato riservato la! migliori fra i dopolavoristi ' a quelli cioè che hanno lascia to il lavoro per servire in ar mi la Patria, La manifestazione ha avu to il suo culmine in una ras segna finale di tutte le can , zoni di guerra, dal Risorgi i mento ad oggi, cui i camerati ! in grigioverde hanno fatto co 1 ro a gran voce. mini luminimi iiiiiiiiiimnmiiiiiii vdgrtvgcspgPrndNvAdcp| | Come si presentava Littoria;

Luoghi citati: Germania, Sicilia, Torino