Gigantesca battaglia di carri d'assalto alle spalle del dispositivo sovietico

Gigantesca battaglia di carri d'assalto alle spalle del dispositivo sovietico Gigantesca battaglia di carri d'assalto alle spalle del dispositivo sovietico Disperati tentativi avversari per contenere i cunei ielle forze germaniche ' Altri 420 carri armati e 117 aeroplani perduti dai bolscevichi Berlino, 9 luglio. Per chiarire quale sia il vittorioso sviluppo della controazione impegnata dal Comando tedesco, non è oggi certo necessario attingere ad altre informazioni militari, dopo quelle eloquentissime fornite dui bollettino dell'Alto Comando mediante gli accenni alla continua avanzata dei cunei corazzati protendentisi dal nord al sud alle spalle del sistema difensivo nemico. E' attraverso le due brecce aperte alla base stessa del saziente di Kursk, rispettivamente a sud di Orel e a nord di Bielgorod, che si sta sviluppando la poderosa manovra germanica come risulta dalla dizione stessa di una « doppia battaglia di Orel e di Bielgorod » usata stasera dai commenta tori militari berlinesi: distinguendo in tal modo due centri di gravità nel quadro della gigantesca battaglia, se ne delinea implicitamente l'ormai inarrestabile svolgimento nel senso della più classica azione a tenaglia. Per salvarsi dalla tenaglia Seppure oggi ancora ci mancano i dati topografici necessari per proiettare sulla carta gli sviluppi attuali della controazione germanica (le sole precisazioni in materia sono quelle fornite da radio Londra non si sa se con intenti provocatori e di sondaggio o per preparare al peggio l'opinione pubblica anglosassone) il semplice riferimento al fatto che i cunei germanici operano ormai dietro lo sbarramento sovietico, è sufficiente a far comprendere quale debba essere l'entità di tale avanzata. Da quanto precede si deduce infatti che la manovra germanica non può più essere ostacolata da resistenza di evenutali linee arretrate, in quanto l'avanzata dei panzer si effettua in senso trasversale agli apprestamenti difensivi del nemico. Il modo con cui si svolge la reazione del comando sovietico, dimostra la realtà di questa situazione. Nell'impossibilità di appoggiare la sua azione di resistenza a degli apprestamenti difensi vi di carattere permanente, il nemico, analogamente a quanto si è constatato ieri, è stato indotto infatti anche oggi a impegnare contro i cunei germanici e cioè contro i loro fianchi, la massa delle sue riserve operative e principalmente le formazioni di carri che erano state concentrate con i noti originari progetti offensivi all'interno del saliente di Kursk. Pur costituen do, allo stadio attuale, la sola reazione logica, questi tentativi sovietici già tradiscono nello stesso tempo le gravissime preoccupazioni del comando nemico per il pericolo di uno strozzamento che incombe sul saliente di Kursk. Per le masse sovietiche non si tratta soltanto di fare degli sforzi disperati per arrestare lo sviluppo dell'azione combinata dei cunei germanici inseriti entro le larghe brecce di Bielgorod e di Orel, ma di assicurarsi, finché è tempo, una breccia di uscita dal minacciatissimo arco di Kursk. Questi reiterati tentativi svolti dal nemico con ulterio re immissione nella lotta di poderose riserve e soprattutto come si è detto, di forze ce razzate, ha fatto si-che anche la giornata di ieri, al pari di quella di mercoledì, fosse oc cupata da una gigantesca successione di scontri tra gruppi corazzati con la conseguenza per il nemico di un nuovo impressionante incremento delle sue perdite. Con altri quattrocentoventi carri armati annientati ieri, le perdite complessive fin qui subite dai sovietici si elevano a 12Si unità In quanto alla partecipazionc alia lotta dei mezzi aerei, pur essendosi ieri considere¬ volmente ridotte le possibilità di interventi' per il peggioramento delle condizioni atmosferiche, sono stati abbattuti ad opera della Luftwaffe e della Flak altri 170 apparecchi sovietici, il che porta a 9/t7 il totale degli aerei perduti dal nemico a tutt'oggi. La proporzione delle perdite Benché le cifre riguardanti l'annientamento delle altre armi, siano considerevoli, si rileva espressamente da parte germanica come la fortissima prevalenza di carri e di aerei, cioè di mezzi essenzialmente offensivi, rispetto alle artiglierie, costituisca una nuova conferma del fatto che la massa nemica impegnata e travolta dalla vittoriosa controazione germanica fosse stata concentrata a sud di Orel e precisamente all'interno del saliente di Kursk, per l'appunto in previsione dello scatenamento di una grande offensiva contro il fronte antibolscevico. Da parte competente germanica si sottolinea come le perdite germaniche, sia di uomini che di materiale, siano rimaste anche al quinto giorno della battaglia, relativamente minime. Questa constatazione viene qui riferita in modo particolare all'arma dei panzer le cui perdite, in confronto a quelle sovietiche, stanno all'incirca nello stesso rapporto delle perdite subite da una parte e dall'altra in campo aereo, perdite che, secondo le constatazioni qui fatte ieri da parte competente, sono di uno a sedici. Questa impressionante differenza è attribuita co?ne già si è detto, all'eccellenza delle armi difensive germaniche e cioè sia delle artiglierie anticarro che delle artiglierie antiaeree, nonché alla potenza di penetrazione delle munizioni relative. D'altra parte è accertato che le formazioni di panzer pesanti, comprendenti non soltanto il modello Tigre maun altro ancora più potente tipo (si tratta, a quanto si sa, di un cosiddetto tipo Pantera) hanno confermato nelV attuale battaglia la loro resistenza a tutta prova contro i mezzi anticarro sovietici. Benché sui particolari tecnici di questi nuovi carri armati germanici non vengano forniti dati, si sa come si tratti di un tipo di panzer fornito oltreché di una straordinaria potenza di fuoco, di una eccezionale capacità di manovra. Negli ambienti berlinesi si sottolinea inoltre l'eccellente prova fatta da un nuovo tipo di aereo distruttore di panzer, affermatosi in modo spettacoloso nel bombardamento diretto delle formazioni corazzate nemiche. Guido Tonella Il comunicato tedesco Berlino, 9 luglio. Dal Quartler Generale del Fiihrer, il Comando Supremo delle Forze Armate comunica: La grande battaglia sviluppatasi nella zona di Bjelgorod-Orel perdura con aumentata intensità. Da ieri l'altro si è sviluppata, dietro il sistema difensivo sovietico, in cui sono penetrate le truppe tedesche; una gigantesca battaglia di carri d'assalto, durante la quale 1 sovietici fanno tutti gli sforzi per con tenere i cunei di carri armati germanici che si aprono con tinuamente la via. Durante queste azioni il nemico ha subito gravi perdi te in uomini. Esso ha perdu to, inoltre, altri 420 carri armati, un gran numero di cannoni e di armi automatiche Squadriglie da bombardamento, da picchiata e da battaglia hanno appoggiato combattimenti di terra, colpendo soprattutto le nuove ri¬ serve fatte affluire dal nemico. Nel corso di combattimenti aerei e ad opera della contraerea i sovietici hanno perduto ieri 117 apparecchi. Nei Mediterraneo sono stati abbattuti 26 aerei angloamericani, facenti parte di una formazione che aveva effettuato un'incursione. Bombardieri britannici hanno sferrato la notte scorsa un altro attacco terroristico contro Colonia e dintorni. Si lamentano vittime tra la popolazione e distruzioni nell'abitato. Il Duomo di Colonia è stato nuovamente attaccato e colpito. Secondo le informa zioni finora pervenute sono stati abbattuti nove bombardieri nemici. Tre altri apparecchi sono stati fatti precipitare di giorno sul cielo della Manica e nell'Atlantico. Unità di protezione della flotta da guerra tedesca e batterie contraeree della marina hanno abbattuto tre aerei nemici. Il totale delle perdite subite dal nemico in occidente e nel Mediterraneo ammontano complessivamente a 41 apparecchi. tedeschi, proporzionatamente, sono riusciti a catturare un maggior numero di prigionieri che non, ad esempio, nella zona tra Kursk e Bielgorod. Si è potuto constatare che se molti sono i vecchi e i giovanissimi, tuttavia si trovano tra i nemici ancora residui di magnifiche formazioni scelte bolsceviche. Però anche assai numerose sono le donne combattenti. Quelle fatte prigioniere che apparivano perfettamente equipaggiate e indossavano uniformi maschili hanno dichiarato di essere state prelevate dalle aziende non di stretta importanza bellica o da villàggi rurali e dopo un periodo di addestramento inviate al fronte, inquadrate in formazioni miste, maschili e femminili. In un primo tempo pareva che il comando sovietico intendesse riservare alle donne i servizi di rifornimento e di collegamento; ma ulti mamente n'erano state istruì te diverse migliaia per il com battimento in prima linea. Comandanti tedeschi hanno osservato che assai spesso queste donne, pur battendosi con coraggio, sono apparse meno inferocite di certe cosiddette amazzoni che erano state incontrate nelle precedenti battaglie. L'avanzata del corpo «A. Hitler» Tra Orel e Kursk tre divisioni corazzate tedesche e tre divisioni di .fanteria hanno stamane all'alba sferrato un poderosissimo attacco contro un sistema di posizioni avversarle molto fortificato e profondamente articolato. I bolscevichi, che erano ivi concentrati in forze enormemente superiori e mostravano di possedere un armamento di primissima qualità, hanno a loro volta ripetutamente contrattaccato. Si sono cosi verificati nello spazio della giornata ben 13 violentissimi scontri; ma una informazione giunta all'ultima ora comunica cne anche in quel settore il nemico è stato sbaragliato e l'avanzata tedesca ha compiuto un sensibilissimo progresso. Il corpo corazzato delle S.S. « Adolfo Hitler » proseguendo nella sua spettacolosa avan za ta iniziata nella zona di Bielgorod si trova ormai a qualche centinaio di chilometri dalla sua posizione di partenza. Raffaello Romano B*MAfSK<>\BJeJ?l/ * Nizny ° PENSA Ùimihrovsh KURSF Rtishcev JjButur/moi/ca <LìsM ° •. te jj$ »1 _Ca/ac^% Oboìarì Sumì BjELGCtROO J °- KARKQV NIPRQPETROVSK iGorlwca Golubinscat Calaci ROSCILOVGRAD, fVtoo 150 : ifcaaw&yrcv \ ì/erkhne\Cìn,csji /linea

Persone citate: Adolfo Hitler, Durante, Guido Tonella, Hitler, Orel

Luoghi citati: Berlino, Londra