Un sommergibile nella rada di Bougie piomba in mezzo a un convoglio nemico

Un sommergibile nella rada di Bougie piomba in mezzo a un convoglio nemico IL MATTINO DEL 19 GIUGNO Un sommergibile nella rada di Bougie piomba in mezzo a un convoglio nemico Tanta audacia è coronata da una doppia vittoria e dalla quinta citazione sul bollettino del Quartier Generale dèlie Forze Armate (DAL NOSTRO INVIATO) Gruppo sommergibili Y, 28 giugno. Questo mese di giugno che sta per finire ha compreso nel rosario dei suoi giorni tre citazioni di sommergibili sul Bollettino di guerra: quattro navi nemiche silurate o affondate dalle unità dei comandanti Andreotti e Giliberto che hanno attaccato grossi convogli poderosamente scortati, e la terza citazione è di ieri soltanto, tutti l'avete sentita- — lapidaria, solenne — con un brivido: « Un .nostro sommergibile non ha fatto ritorno alla base ». Dopo la guerra si saprà Così, da queste tre citazioni sommarie, di Vittorio sul mare e di gloria già assurta allo splendore celeste, il popolo italiano ha saputo della nostra squadra subacquea quel tanto che le esigenze del segreto di guerra consentivano. É"non"è'da~credersi che Yl\bilancio dei sommergibili ita-]/inni in Atlantico, in Tirreno, in Mediterraneo, in Adriatico, nell'Egeo e nel Mar Nero, dove essi sono tuttora vigilmente o perniiti, sia tutto in queste ci fazioni: ci sono epiche gesta]sulle quali si farà luce sòltan-lto dopo la guerra. E non può essere sfuggito al pubblico i1 aliano, ad esempio, che proprio in questo mese, la medaglia d'oro al Valor militare è stata conferita al labaro del regio sommergibile Scirè, e al comandante dei sommergibili con la formula « La motivazione è destinata a rimanere segreta per tutta la durata della guerra ». Che il fitto velo del segreto sia steso su astoni che lianno meritato la più alta ilecorazione al valor militare e cosa che, in questa guerro, è accaduta fino ad oggi solamente per i sommergibilisti. E forse l'arcano di ceite loro intrepide imprese, i romanzi che si vivono negli abissi, sui mari, in vista perfino della costa nemica, hanno notevole parte nell'interesse squisitamente umano che particolarissimamente la guerra subacquea ha suscitato nel cuore del popolo. Vorrei poter fare il punto della situazione della guerra]sottomarina. poter spiegate ilipetette di certi silenzi, poterisottolineane con date e conifatti le ragioni delle battute di aspetto apparenti dell'offensiva atlantica, e ognuno ne potrebbe obiettivamente e legittimamente trarre motivo di orgoglio e di speranza, di fede e di amore. Del resto baste-\rebbe che la gente, potesse assistere al rientro alla base del glorioso sommergibile di cui senza farne il nome parla il Bollettino liti da tre anni fa ininterrottamente la guerra e questa è la quinta volta che è stato messo all'ordine della Nazione. Una sfida triennale Questo sommergibile affondato o colpito in tlantico e in Mediterraneo dieci unità nemiche, tra cui il cacciatorpediniere canadese « Seguensy ». Combatximenti con unita, da guerra, combattimenti con idrovolanti, lunghi agguati, estenuanti missioni di esplorazione, attacchi a convogli, la caccia piii accanita più rabbiosa più squassante che sommergibile abbia dovuto sopportare per interepaurose giornate; ecco la sto-ria di questo sommergibileglotioso in tre anni di guerra,che ha vissuto tutte le espe-rienze cui un'unità subacqueapossa essere sottoposta: e,cheha perduto il suo primo co-man laute in seconda in guer-ra, caduto al suo posto di com- battimento. Tre anni fitti fitti]vdi impressioni, di crociere, diìemozioni, di sfida alla morte,',di sacrifici, di speranze e di at-\tese. Tre anni sono tanti, eppure l'equipaggio mantiene una così bella tradizione di fresco entusiasmo dante Giliberti è arrivato a una delle basi del nostro gruppo di notte. Col- capitano di fregata capogruppo avevo veglialo passeggiando sul molo, sotto le stelle, per aspettarlo. Camminavamo lentamente lungo li spalliera, tra i cannoni è le sentinelle mute, imbottendoci ogni tanto in una ronda, rispondendo a un «all'erta», scrutando con i binoccoli il mare se mai avvistassimo la sagoma scura del sommergibile in navigazione. E parlavamo poco. Solo per dire ogni tanto: « Adesso avrà doppiato capo X»; oppure: « Il comandante deve avere \vùito la rivista»; oppure: ]*-La gente prepara le sue ro iCon uomini come questi sijvincc. \Il sommergibile del coman-, be, si rassetta, pensa alla posta che troveià qui, da casa ». «Postino!». Il postillo c'era. ]9°nfla_di lettere e di cartoline, l — Comandate! seduto su un rotolo di game-i ne, con davanti In sua borsa [— Appena arrivano, subito, devi essere pronto! — gii dis- il ~ ....... .1..... - i se il comandante. i— Signorsì, subito. {Il postino lo sa che i mari-' noi, appena sbarcano, il primo {cibo che cercano non è il pane fresco, la verdura, la frutta, e l'acqua pura di cui hanno difettato per tutta la dura missione, ma è proprio questo cibo del cuore: le lettere, le, lettere di casa, dell'innamora ta, dell'amico, di cui hanno immediatamente bisogno Quanti fili d'oro, di sogni.\di memorie, di desideri, fra .poco, in questa banchina, tra'.tante cose lontane si sarebbe-''ro stesi. Glorioso ritorno E poi la vedemmo. Nera.{tIopaca, la sagoma, sul lucido nero del mare. Là in fondo. E grande, più grande, ecco, en-,irò nel porto, manovrò, si sen-[tirano le voci di bordo. Si vi-!dero i fanalini della coperta ',] andare in torretta e viceversa,,i come grosse lucciole appese a i un filo fatato e invisibile. ]i E incominciò la spola dei sa- luti tra bordo e terra. — Ben tornati! Bravi! \porlandogli il saiuto del coman-\Il capitano di fregata, capo-lgruppo, salì a bordo, parlò ali 1 equipaggio schierato, abbrac-,ciò il comandante e è o i e i i a Giliberti,'el coman-idante in capo della squadra sommergibili. Silenzio. Il suodiscorso sotto le stelle, a bor-do di questa unità vittoriosa,era incomparabilmente suggeAstivo: la sua voce si alzava«e! maschio elogio trasparen-te e puro, nè la sua ombra traìle ombre dei marinai spiccava. Non si vedeva il suo gesto, non si vedeva il suo volto. — Quattro alla banda! Pi-ischì laceranti del nostromoconclusero la cerimonia. — La posta, la posta. Poi lagente incomincia a sbarcare, atraffteare intorno alle mille co-se di bordo, a leggere le sue.lettere, a guardare alla luce, diun lampioncino di fortuna le sue cartoline, a passarsele, e tutti erano lieti, cosi forti questi marinai vittoriosi, reduci da una missione mortale e] Questo sommergibile ha af--, fondato il mattino del 19 giueìgno, alle ote 9,5, nella'ra,\da di Bougie, un grosso piro-]scafo, e un'altra nave ha cola'.pito con un siluro danneggianeìdola gravemente. Il giorno -\prima, 1S giugno, avevo ttislo -'eose nssti emozionanti; già in -\-Asta di costa all'agguato, a- vera assistito al formidabile\attacco aereo condotto dai no-\atri apparecchi contro Vaero-\\porto e gli attrezzamenti di Gigelli; aveva visto prima di tutto colorarsi il cielo con Un- gue policrome di razzi e poi i-iproiettili comporre figure geo-,jmetriche sulla lavagna del ciè-\\ìo. E tutto insieme l'inferno .-u, scoppi di bombe, di torpedini ^aeree, lacerar di spezzoni la; reazione dell'artiglieria ingle-;se, le granate che si spacca-,vano in aria, con una vampata\nera... j Ui. j . i ■• scelta dei bersagli 'A bordo del sommergibile si,trepidavapei camerati del eie-,lo che stavano combattendo lailoro battaglia. E qualche ora- dopo. il sommergibile fu a sua volta attaccato da una pattuglia di Sunderland. un\duello a base di virate, di voli radenti, di manovre rapide; i\ Sunderland, che forse nel frat tempo avevano raggiunto il li mite di autonomia, ad un certo momento si allontanarono, sparirono. L'alba trovò il nostro sommergibile arditamente entro il i golfo di Bougie. Le rive del [« golfo verde» si profilavano amene, e la città bianca in fondo, e, ancora nella luce albore incerta, si vedevano lumi, lam- pioni, i fari delle macchine, e i ?.. 1 - 7 .. . j „ 1, im ritta le case le strade ben * {visibili da bordo. ' Immersione a guardia idro-i {fonica. E gli idrofoni non tar darono a rivelare sorgenti imponenti: turbine eliche stantuffi. Doveva trattarsi di un ben grosso convoglio. Il comandante volle allora , andare a vedere. Quota periscopica! Il sommergibile sale su, a qualche metro sotto il pelo del \mare. E sull'acqua, appena ri .schiarata nel puro' mattino di'.giugno, nacque questo fiore 'straordinario, dallo stelo d'ac- 'ciaio, dalle corolle di cristallo. {"ide di èssere capitato proprio Appena il comandante Giliberti mise gli occhi al peiiscopio Ivide di èssere capitato proprie nel mezzo di una selva di na vi. Tutto un grosso convoglio , nemico era entrato nel golfo e [Manovrava verso costa: molte !«avi, piceo/e, brutte, vecchie ', carrette dei più poveri \Haggi, ,che la guerra e l'evidente biso gno di ricorrere ad ogni ri ]mas«.a/io di tonnellaggio degli angle - americani ha salvato dalla demolizione; soltanto po che moderne unità grandi e -\vone, come sareooe staio oasai-, lrelìf, si vedevano in questo convoglio. , Il comandante Giliberti volle.'s.-glierselo, il bersaglio: non-ivalle, come sarebbe stato assai ,piu facile, lanciare contro «»a'qualunque di quelle navi. -A'- ,lora, con pazienza, con perizia, )con audacia, si portò a distati- Aza utile di lancio da un grup-mo dei migliori pezzi del con-\ voglio. Lanciò di prua, una ìpettinata di siluri. Due colpi- ] rono mortalmente, squarciaro-, no un bel piroscafo mio vissi- Imo mimetizzato in mezza Un- -ita grigia, a due alberi ed un o'fumaiolo, con due ponti riccni\di grue e di gruette, a pieno a'carico. Un altro siluro esplose lai centro di un altro piroscafo-'stracarico, che navigava len- e.itornente con la linea di galleg- i'giamento sommersa. e e a Dopo la doppia \-ittoria il co- mandante Giliberti entrò nella fase che si chiama « manovra di disimpegno». Per tre ore sommerso alla maggiore pro--l fondita che la cartate lo scan-o o n - daglio acustico gli consenti- vano, egli cercò di sfuggire alla caccia cieca che le unità di scorta al convoglio gli sta- vano dando, senti più volte l'eco delle bombe di profondi- ta, che però fortunatamente espZodevano sorde e lontane, Senfi più voffe le frustate la- \ceranti dei «periteti» nemici \sullo scafo. Finalmente anche \questo rumore di morte che circuiva il sommergibile, ed a poco a poco invece di stringer lo andava allontanandosi da -esso, forse non credendo le na,vi nemiche cjt-F le nostre unità \àv,rebbero pi/luto cosi Tardit'aunente trovarsi nel mezzo del ^convoglio, cessò. ; Dopo altre drammatiche pe;ripezte che. tra l'altro, resero ,difficile l'immersione del som\mergibile e costrinsero gli uo j mini dell'armamento ai pezzi ad essere pronti ai cannoni 'per combattere eventualmente ,l>no all'estremo, il sommergi,b'le. del comandante Giliberti i'"1™"» al largo, Tenente e direttore di mac chine, che ai erano prodigati tutta la giornata, ufficiali \so^fhc'ali ed equipaggio at teSSr?..fl mattino dovo che il \ bollettino citasse la loro bella vittoria. E quando udirono la parola- solenne della Patria, che gioia! E naturalmente le tradizionali feste al comandante: che è giovanissimo. Egli proprio su questo sommergibile fece la sua prima missione sottomarina in Atlantico, ufficiale di rotta del comandante Crepas, in quella fortunosa missione citata nei bollettini di guerra 180 e 190, tre volte vittorioso: contro un * cacciatorpediniere, contro un Sunderland e poi contro un i transatlantico a l Il tenente di vascello Arcangelo Giliberti ha £5 anni; è liscilo dall'Accademia nel 19X9. Il padre è medico. Un fratello, pure medico, è combattente in Balcania; un cognato, ufficiale del presidio di Bardia, è rientrato adesso in Patria, dopo due anni di dura prigionia in Inghilterra. Gt'JiOertt è di Napoli: il quartiere dove abi- il'"' nel ™°re .rie"a città, è sta e - . to anch'esso insanguinato dall'offesa aerea del nemico. Attilio Crepas

Luoghi citati: Inghilterra, Napoli