119 aerei nella settimana perduti dal nemico

119 aerei nella settimana perduti dal nemico Sul fronte mediterraneo 119 aerei nella settimana perduti dal nemico Roma, 26 giugno. Gli eventi bellici riferiti dai recenti bollettini del Quartiere generale delle Forze Armate hanno avuto per protagonista principale l'Aeronautica poi. che la quasi totalità delle azioni sono state svolte nel cielo, allo scopo di battere dall'alto obiettivi di superficie e di contrastare le Incursioni aeree avversarie. La lotta al traffico navale, favorita dalla intensità del movimenti con i quali il nemico alimenta il suo schieramento in Africa e dalle buone condizioni stagionali, è proseguita ad opera dei nostri reparti aerosiluranti con ininterrotto ritmo, nonostante gii accorgimenti dell'ammiragliato Inglese per sfuggire alla logorante offensiva aerea sul mare. Otto piroscafi da carico sono stati affondati, di cui sette per complessive 74 mila tonnellate, e uno di medio tonnellaggio non precisato; altri otto piroscafi e una petroliera sono stati danneggiati dagli aerosiluranti italiani. L'attività offensiva della aviazione, sia italiana sia germanica, si è pure spinta nei porti mediterranei dove più attiva è la presenza del nemico. A Biserta e a Pantelleria, in reiterate incursioni, sono state sicuramente colpite — secondo quanto è riportato anche dai bollettini germanici — tre navi da guerra e sette piroscafi, sicohè le unità nemiche colpite dall'aviazione dell'Asse in Mediterraneo, negli ultimi sette giorni, ammontano a 27, otto delle quali sono colate a picco. Azioni di carattere strategico sono state eseguite dai bombardieri pesanti italiani sul litorale dell'Egitto occidentale dove sono state interrotte vie di comunicazione all'altezza di Puka, sulla Palestina, e stilla Siria dove duri colpi sono stati assestati all'importante nodo stradale di Gaza, a sud di Giaffa e all'aerodromo di Lakatia. L'aviazione da caccia e la difesa contraerea hanno attivamente reagito alle intensificate incursioni nemiche, ohe hanno avuto per obiettivo, oltre alle nostre- due -maggiori isole, la fascia costiera del basso Tirreno e dello stretto di Messina e la città di La Spezta, quest'ultima attaccata da bombardieri notturni inglesi Lankaster. Americani e Inglesi hanno subito in sette giorni la perdita di 119 velivoli, 82 dei quali abbattuti in combattimenti aerei. Il valore percentuale di queste perdite risulta quanto mai elevato in rapporto alla consistenza numerica degli incursori. In una sola azione su Napoli, circa il venti per cento dei quadrimotori impiegati è stato distrutto. In una giornata di attività sulla Sarde- fna, gli americani hanno peruto 33 velivoli. Nel quadro dell'attività settimanale merita di essere segnalata l'impresa di eccezione di un idrovolante plurimotore della ricognizione marittima, che ha abbattuto un aerosilurante inglese, e, attaccato a sua volta da un secondo aerosilurante, è riuscito a incendiarlo riprendendo poi la missione che gli era stata affidata.

Persone citate: Puka

Luoghi citati: Africa, Biserta, Egitto, Gaza, Messina, Napoli, Palestina, Pantelleria, Roma, Siria