La parola del Papa a 20 mila operai

La parola del Papa a 20 mila operai II* DISCORSO UEImImA PENTECOSTE La parola del Papa a 20 mila operai 11 Santo Padre eleva il suo monito contro i falsi profeti Città del Vaticano, 14 giugno. La Santità di Pio XII ha ricevuto in udienza collettiva oltre ventimila operai e operale di Roma, con larghe rappresentanze venute da ogni parte d'Italia per rendergli o- I maggio per il suo Giubileo epi. | scopale e per offrirgli doni per la costruzione della chiesa de- dleata a Sant'Eugenio. | Pio XII ha rivolto a questa imponente massa di lavoratori la sua paterna parola. Gli operai e la Chiesa Il Papa ha ringraziato i convenuti per la viva gioia che gli hanno procurato, dandogli cosi l'opportunità di rivolgere ad essi una parola di intima benevolenza e di incoraggiamento che sia guida, sostegno e conforto in questi giorni tormentati di affanni e di lutti. Delle dure condizioni presenti la moltitudine degli operai non è la sola a risentire il peso. Ogni ceto deve portare il suo fardello. Il Papa è venuto quindi a parlare della questione sociale. Il Pontefice ha messo in rilievo che la Chiesa ha sempre considerato le questioni che toccano gli operai, e i suoi predecessori, ed egli stesso, non hanno tralasciato l'occasione per far comprendere a tutti i bisogni e le necessità personali e familiari, proclamando come fondamentali esigenze di concordia sociale le aspirazioni che ad essi stanno tanto a cuore : salario ade-guato, abitazione degna di persone umane, una sufficien- te istruzione e una conveniente educazione per i figli. Nonostante i lodevoli provvedimenti e le concessioni dei pubblici poteri e il sentimento generoso che animano non pochi datori di lavoro, tali intenti non sono stati dapper tutto raggivmti, ma' i lavoratori e leBfaVoratrici, consapevoIi delIa loro grande responsamiità per il Sene comune esclamato 11 Papa — voi li udì ste già nelie piazze, nei ridotti, nei congressi: ne conosceste sentono il dovere dì non aggravare il peso delle difficoltà straordinarie da cui si trovano oppressi i popoli, presentando con moti inconsulti le loro rivendicazioni in questa ora di universale e complessa necessità, ma persistono nel lavoro e vi durano con disciplina e con calma, recando un inestimabile sostegno alla tranquillità e al vantaggio di tutti nella convivenza sociale. Pio XII mette quindi in guardia i lavoratori dai falsi profeti, perchè i lavoratori non si lascino illudere dal miraggio di speciose e fatue teorie e visioni di benessere futuro e incitamenti di falsi maestri di prosperità sociale, che dicono bene al male e male al bene, e, vantandosi amici del popolo, non consentono tra capitale e lavoro e tra datori di lavoro e operai, quelle mutue Intese che mantengono e promuovono la concordia sociale per il progresso e l'utilità comune. Giustizia sociale « Tali amici del popolo — ha a i à i le promesse sui fogli volanti, 11 sentiste nei loro canti e nei loro inni, ma alle parole quando mai hanno risposto i fatti o hanno sorriso le speranze con la realtà? ' « Tali falsi pastori danno a credere che la salvezza deve procedere da una rivoluzione che tramuti la consistenza sociale e rivesta carattere nazionale. La rivoluzione sociale si vanta di innalzare al potere la classe operala: vane parole e mera parvenza di Impossibili realtà. No, non è nella rivoluzione,, diletti figli, e figlie, la salvezza vostra, ed è contro la genuina e sincera professione cristiana il tendere a una rivoluzione che'proceda dalla ingiustizia e dall'Insubordinazione civile e il rendersi tristamente colpevoli del sangue dei concittadini e della distruzione dei beni comuni. « Guai a chi dimentica che una vera società nazionale Include La giustizia sociale, esige un'equa e congrua partecipazione di tutti ai beni del paese, altrimenti voi intendete che la nazione finirebbe in lina lustra sentimentale, in un vaneggiale pretesto, palliativo di ceti particolari per sottrarsi ai .sacrifici indispensabili a conseguire l'equilibrio e la tranquillità pubblica. Non nella rivoluzione, ma in una evoluzione concorde, sta la salvezza e la giustizia. La violenza non ha fatto mal altro che abbattere, non Innalzare, accendere ile passioni non calmarle, accumulare od li e rovine, non affratellare l contendenti. Non distruggere, dunque, ma edificare e consolidare: non abolire la proprietà privata, fondamento della stabilità della famiglia, ma promuoverne la diffusione, quale frutto della fatica coscienziosa di ogni lavoratore o lavoratrice, in modo che ne venga la diminuzione graduale di quelle masse di- popolo irrequiete e audaci che, talora, per cupa disperazione, tal'altra per ciechi istinti, si lasciano trasportare da ogni vento di fallaci dottrine o da sùbdoli artifici di agitatori privi di ogni morale. Il capitale privato « Non disperdere il capitale privato, ma. promuovere il suo ordinamento prudentemente vigilato per ottenere e ampliare il vero bene materiale di tutto il popolo. Non comprimere nè dare esclusivamente preferenza all'industria ma procacciarne l'armonico coordinamento con l'artigianato e l'agricoltura. > « Non avere, nell'uso dei progressi tecnici, di mira unicamente il maggior guadagno possibile, ma dei frutti giovarsi anche per migliorare le condizioni personali dell'operaio. Per ottenere ciò fa bisogno che uno spirito di vera concordia e fratellanza animi tutti: superiori e inferiori, direttori e operai, grandi e piccoli, in una parola tutti gli ordini del popolo >. E il Papa eleva a Dio la sua fervida preghiera che l'immenso popolo di lavoratori e di lavoratrici partecipi alla sua fede, sicché 11 Signore conceda che si apra in giustizia e in carità il cammino verso quel progresso benefico che renda l'Italia prospera e forte di una indiscussa e cristiana compagine. Il Papa ha quindi accennato all'opera da lui svolta per evitare il grande conflitto e quanto la chiesa fa per lenirne i dolori. Pio XII ha esortato il popolo .lavoratore ad aver conforto nella preghiera e all'osservanza della legge di Dio nella vita delle fabbriche Il Papa ha invocato Inoltre la protezione divina sugli operai, sulle loro famiglie, sopra quanti li dirigono e 11 guidano nel lavoro e sopra le stesse officine perche il Signore le guardi da ogni peri¬ -a o!colo e danno; ed ha Infine* im l partito la sua paterna, apoIstolica benedizione.

Persone citate: Pio Xii, Sant'eugenio

Luoghi citati: Città Del Vaticano, Italia, Roma