Soldato Angelo Lanato

Soldato Angelo Lanato Soldato Angelo Lanato E' giunta notizia alla famiglia in questi giorni che è caduto da prode, combattendo in Tunisia, il soldato Angelo Lanato. Egli i i era figlio di un nostro dipendente l'operaio Ernesto L a n a t ri addetto al re parto spedizioni del giornale. L'eroico giovane era nato a Druento il S febbraio 19S0 ed aveva vissuto in Francia, a i ,Marsiglia, per aicìotto anni. Ubbidito al richiamo della Patria in armi, Angelo Lanato, era tornato in Italia per compiere il stia dovere di soldato. Indossata la gloriosa divisa grigioverde, egli partiva pieno d'entusiasmo per la zona d'impiego. Le lettere che scriveva al padre e ùi suoi cari erano riboccanti d'amor patrio e di certezza nella vittoria. Tre giorni prima che giungesse la notizia della morte del valoroso, il Federale Franco Ferretti aveva comunicato al padre che il Comandante del SS.o Reggimento di Fanteria gli segnalava il lodevole comportamento in zona di operazioni dì suo fiqlio, il soldato Angelo Lanato, effettivo a quel Reggimento mobilitato. Franco Ferretti, nel dare la notizia al nostro operaio, si diceva lieto di poterlo fare poiché, infatti, l'encomiabile condotta del Lunato, costituiva ancìi^ per le Camicie Nere torinesi titolo di giusta fierezza. Al padre del valoroso Caduto, al camerata cosi duramente colpito, ' vada l'espressione più viva del nostro dolore e del nostro orgoglio. Gare stenografiche Premi del Ministro della Cultura Popolare ed uno del Ministro delle Corporazioni Dopo eliminatorie sezionali, si è «volto u Torino, città mutilata, il concorso-premio di velocità e precisione stenografica intitolato a.1 nome glorioso ili Ferdinando Honazzi, riservato a stenografi clmani. li Ministro della Cultura Popolare aveva erogato la cokuìoua. somma di 5000 lire per le gare di quest'unno,' stabilendo si for. musserò dite premi: i! primo di tremila lire, il secondo di duemila. Brano iu palio numerosi altra premi, fra cui uno del Ministero delle Corporazioni. La prova insistette nella dettatura di un brano di discorso del Duce, alla velocità media di 380-400 sillabe ad minuto, per- la durata di 15 minuti. Ecco la cla.<wlnra: 1. Fausto Frittitta; 2. Ubaldo Silvestri; 3. Franco Ci ih ri ni ; 4. Tito Poggio; 5. l'Io Heniotti. Illlllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllltlllllllllll Gli antichi Statuti di Limone Piemonte Un saggio di studi presentato all' Accademia delle Scienze dal sen. prof. Mano Alla Reale Accademia delle Scienze di Torino nella seduta di ieri il socio senatore prof. Giovanni Marro ha presentato per essere inserito nel volume delle Memorie — un saggio di studio sopra gli antichi Statuti di Limone Piemonte, che ha rintracciato in quell'Archivio Comunale in un Codice cartaceo steso in un latino zeppo di neologis-mi e di idiotismi del caratteristico dialetto locale. Il saggio è di ordine essenzialmente sociologi co e antropolot/ico. L'Autore è giunto alla dimostrazione che questi antichi Statuti, finora inediti, assurgono alla digiti tà di peculiare tipo etnografico. Essi sono, infatti, schietta espressione (sia per la forma, sia per il contenuto) dello speciale abito ed orientamento mentale della semplice, forte e rude comunità Umonasca, squisitamente montanara e rurale, che per tante note antropologiche si differenzia anche tuttofa- dalle comunità vicine. Abito ed orientamento mentale mantenutisi inalterati attraverso a tutto il Medioevo ed al Rinascimento. Dacché questi Statuti — approvati da Anna di Tenda moglie di Renato il Gran Bastardo di Savoia — risalgono alla metà del secolo XVI, ma derivano direttamente da quelli del 1275, regnante ac dominante petro balbo, e di essi sono figliazione quelli riconosciuti da Carlo Emanuele I nel 1582, quando cioè la Signoria di Limone entrava a -far parte del dominiti sabaudo (quale elemento di maggiore compattezza e di unificazione statale-}*

Luoghi citati: Druento, Francia, Italia, Limone, Limone Piemonte, Marsiglia, Torino, Tunisia