Il destino degli elementi

Il destino degli elementi Il destino degli elementi Le gerarchie dei valcomponenti di ogni Se molti sono i prodigi naturali che ci lasciano compresi di ammirato stupore, non ultimo, certo, è quello della esiguità di mezzi con i quali almeno da un punto di vista qualitativo, la Natura ha potuto mettere insieme tutta la infinita varietà dei corpi esistenti, non sulla nostra Terra soltanto, ma nell'Intero Universo. Ecco, diamo un'occhiata al modesto catalogo dei novantadue elementi, scorrendo la classificazione del Sistema Periodico, o un più sbrigativo I elenco in ordine alfabetico: novantadue non è un gran numero, e ancor più piccolo sembra, qualora si pensi quanti degli elementi hanno tra loro tali rassomiglianze, per lo meno esteriori, da ridurre veramente a poca cosa il numero di differenti tipi dì t mattoni » con i quali l'edificio multiforme del mondo materiale fu costruito. Ma qualche altro motivo di meraviglia si trae dall'istruttivo esame del catalogo degli elementi; ad esempio, non può a tutta prima non sembrar strano il trovare, posti sullo stesso piano di parità con que- li elementi di cui conosciamo a colossale importanza nella vita nostra e nella costituzione del nostro mondo, altri elementi di cui il profano ignora l'esistenza; anche per il chimico di professione non rappresentano spesso nulla più che un nome, messo ad occu pare una delle caselline del Sistema Periodico, perchè non avesse a rimanere vuota. Quanti conoscono l'esistenza dell'Europio? Quanti saprebbero dire che aspetto abbia un pezzetto di Gadolinio? Eppure, ecco, l'Europio, il Gadolinio, o, se più vi piace, lo Scandio, 11 Niobio, il Lutezio, il Tulio, e non pochi altri « Carneadi » di questo genere, godono del loro bravo posto riservato nella classificazione, non meno del Ferro, del Rame, dell'Ossigeno, del Carbonio, costituente quest'ultimo, essenziale, di tutti quanti gli organismi viventi. La riv'ncita dei «misconosciuti» riio, ciotto di berillio litosfera si calco Tuttavia, vedute recenti stanno a dimostrare che per molte di queste sostanze semplici, la cui rarità non bastava, fino a qualche tempo fa, a renderle interessanti neppure da un punto di vista curiosistico, 11 posto che tengono accanto ai loro più conosciuti fratelli non è affatto usurpato. Taluni addirittura stanno rapidamente prendendosi delle rivincite. Anche da un punto di vista quantitativo, 11 titolo di « raro » affibbiato ad un gruppo di quegli elementi dal nome inconsueto, va Inteso con molta cautela. Facciamo un po' l'esame del costituenti della crosta terrestre sulla quale viviamo, o, ciò che è più semplice, diamo un'occhiata ai risultati ottenuti da chi ha fatto una tale analisi prima di noi; facendo la media di qualche cosa come cinquemila esami completi della costituzione delle rocce superficiali, prese un po' in tutte le parti del mondo, vediamo un po' che cosa questa media ci dice. Sorpresa: alcuni degli elementi meno famigliari, Titanio, Zirconio, Cerio, Ittrio, Uranio, Tungsteno, Litio, Afnio, Berillio, appaiono in percentuali tutt'altro che modeste, molti anzi giungono addirittura a superare quei conosciutisstml metalli che si chiamano Rame, Piombo, Zinco, Manganese! Tanto per avere una approssimata idea numerica, pensiamo che un chilometro cubo di litosfera (prende questo nome la parte superficiale, rocciosa, della crosta terrestre) contiene in media undicimila tonnellate di titanio, quattrocentosettanta di zircosettantadue di litio e die poiché la calcola a un di- presso sui dieci miliardi di chilometri cubi, 3i capisce come le quantità totali esistenti sulla Terra degli elementi suddetti assommino a valori di grandezza astronomica. Ciò non significa certamente che questi cospicui tonnellaggi di materiale siano senz'altro utilizzabili per usi industriali, che non sarebbe davvero impresa economicamente consigliabile quella di accingersi ad estrarre da una roccia quel 0.004 p'er cento di litio che contiene. Ed esistono poi realmente applicazioni industriali interessanti? A questo proposito, parlano i fatti: quantunque circa 1 tre quarti degli elementi che, tanto per 'riio, [ciotto di berillio litosfera si calco Anche da un puquantitativo, 11 titro » affibbiato ad di quegli elementinconsueto, va Inteta cautela. Faccil'esame del costicrosta terrestre viviamo, o, ciò chplice, diamo un'ocsultati ottenuti dato una tale analinoi; facendo la mche cosa come cinmi completi della delle rocce superun po' in tutte mondo, vediamo cosa questa mediSorpresa: alcunmenti meno faminio, Zirconio, Ceriranio, Tungsteno, Berillio, appaionotuali tutt'altro cmolti anzi giungtura a superare qutisstml metalli chno Rame, Piombo, ganese! Tanto peapprossimata idepensiamo che uncubo di litosfera sto nome la partle, rocciosa, dellarestre) contiene idicimila tonnellatquattrocentosettansettantadue dcalco L'assegnazione dei premi per l'8.o Concorso di prosa latina Roma, 8 giugno. Presente il Sottosegretario di Stato per l'Educazione nazionale, Rlspoll, la commissione centrale giudicatrice dell'ottavo concorso nazionale di prosa latina bandito dal Reale Istituto di studi romani, ha cosi concluso i suoi lavori: Prima sezione (cultori di latino). Non sono stati attribuiti nè il primo nè il secondo premio. La commissione ha conferito un premio d'Incoraggiamento di lire mille al prof. Luigi Pitzalis. Secondo sezione (studenti universitari). E' stato diviso il primo premio tra Irma Ceccarelli della R. Università di Pisa e suor Severa Donati dell'Istituto universitario pareggiato di magistero « Maria Santissima Assunta » di Roma. E' stata conferita una menzione onorevole ad Antonio Serem della R. Università di Pisa, Luigia Galliani della R. Università di Genova e Valeria Musco della R. Università di Pisa. Terza sezione (studenti liceali). Sono risultati vincitori: Boglione (Torino), Ciancarelli-(Sulmona), Curtio (Nocera inferiore), De Paola (Roma), Ferrari (Modena). Francese (Mantova), Grimaldi (Nocera inferiore), Mainardi (Cremona), Menuto (Reggio Calabria), Nardone (Roma), Ninchi (Pesaro). Vincitore nazionale per l'anno XXI tra gli studenti liceali è risultato: Zoe Pampari del R. Liceo « Virgilio > di Mantova. ori tra i novantadue sostanza materiale Intendercl, potremmo chiamare meno famigliari, fossero scoperti un secolo o più fa, soltanto entro l'ultimo quarto di secolo 11 troviamo usati in applicazioni che possano dirsi industriali; ma, pure in questo breve volgere di tem- Eo, la prova che hanno dato stata tale da non far sembrare azzardata la supposizione che nei prossimi cinquantanni non pochi del metalli oggi più in voga possano cedere 11 passo in favore dei loro meno noti colleghi. Un posto notevole fra questi metalli d'avanguai-dia occupa certamente il berillio: con le sue proprietà molto prossime a quelle dell'Alluminio e del Magnesio, è destinato ad un brillante avvenire nel campo delle moderne leghe leggere. Conosciuto fin dalla antichità più remota, sotto forma di gemme d'ornamento (acque marine, smeraldi), oggi Interessa specialmente l'industria aeronautica ed automobilistica per le sue caratteristiche di durezza, elasticità, resistenza alla corrosione; trova un impiego promettente, ad esempio, nella corazzatura del velivoli, in lega, naturalmente, con altri metalli. Il Litio, già usato con una certa larghezza nell'industria della ceramica, troverà probabilmente un più esteso campo di applicazione con 11 diffondersi della pratica di dotare fU edifici di impianti di conizionamento artificiale dell'aria: i suoi sali, infatti, posseggono una spiccatissima Igroscopicità, che si sfrutterà appunto nella essicazione dell'aria. Materiali vecchi, impieghi movi Cosi il Titanio interessa l'Industria delle vernici e la moderna tecnica delle saldature; il Cesio vien giudicato insostituibile nella fabbricazione di cer.e valvole per radio, l'Indio è . iprezzatisslmo in gioielleria. E" l'enumerazione potrebbe continuare ancora, per il Tantalio, il Tellurio, e via dicendo. Certo si assisterà nel futuro, nel campo dei materiali usati dall'uomo per le sue industrie, a qualche mutamento radicale e forse oggi imprevedibile, d'Impiego e di destinazione, questo si. Chissà che lo stagno, tenuto ingiustamente, nel linguaggio volgare, in tanto immeritato dispregio, non acquisti un pregio tale (è già sulla via di acquistarlo) che ci sarà convenienza economica a sostituire i nostri recipienti da cucina che ancora fossero di stagno, con altrettanti d'argento! Non ci sarebbe troppo da stupirsene; ci sarebbe anzi da stupire, affermano i competenti, che ciò non si verificasse, ed in un tempo che potrebbe anche non essere troppo lontano... Del resto, che l'argento meriti un impiego Industriale più largo di quello che non abbia oggi, è cosa nota: le sue eccellenti carata teristiche di duttilità, di conducibilità termica ed elettrica, lo dimostrano. E l'oro? La sua situazione è del tutto analoga, polche se, come molti sintomi lascia.no supporre, esso si avvia fatalmente a perdere, in un futuro più o meno prossimo, quella sua millenaria caratteristica di essere la base della valutazione delle ricchezze, non per questo, perderà 11 privilegio di essere il più malleabile, il più duttile, il più rasistente all'azione corrosiva degli acidi, tra tutti 1 metalli. Sarebbe troppo lungo voler avanzare, per tutti gli altri elementi di uso oggi più corrente, qualche fantasiosa anticipazione del futuro per cercar di prevederne 1 probabili mutamenti di destinazione. A quali imprevisti mai non ci ha abituato la nostra epoca, che ci ha dato, tanto per citare un solo esempio, i tessuti fatti con il vetro o con 11 latte e ci fa assistere continuamente a non meno stupefacenti trasformazioni ! E quanto potrebbe star bone davvero l'uomo, impadronitosi di tanti segreti della natura che potrebbero, In una atmosfera di generale concordia, renderlo capace di procurarsi pressoché illimitatamente quanto possa essere necessario al suo benessere: i novantadue « mattoni > di cui la Natura si è valsa per costruire l'universo sono a sua di» sposizione pei' foggiarsi la vita più agiata che si osi desi» derare. G. Castelfranchi Polve reii ì presiede il Comitato per il film di guerra Le direttive del Ministro ai critici cinematografici Roma, 8 giugno. Sotto la presidenza del Ministro della Cultura Popolare si è riunito il Comitato per il film di guerra. Dopo un rapido esame dei film di guerra presentati in Italia e all'estero nella stagione cinematografica in corso e delle pellicole attualmente In lavorazione, sono state approvate in lineai di massima altre iniziative per questo importante settore della cinematografia nazionale, Il Ministro ha inoltre impartito precise direttive sull'indirizzo e sul criteri ai quali devono essere ispirati i film destinati ella valorizzazione delle Forze Armate, alla documentazione e allo spirito di resistenza del popolo italiano ponendo In particolare rilievo la crescente reazione di odio verso il nemico determinata dai Barbari sistemi di guerra adottati dagli anglo-americani. Precedentemente 11 Ministro aveva riunito a rapporto i critici cinematografici esponendo il suo pensiero circa i diritti e 1 doveri della critica che può essere essa stessa un'arte. LIB RERIA OIOVA.V.M f-KKK(iXI: € L'amica di AIsMawIn Verri ». K.l. Lantani», Milano; « Le la ri |[e «I onorari del professioni>li •. Ed. Aurla, Afinri: L, s. 1). BlKOXl: « Ennip.1 mllleialcenlowl >. Kiuoll: !.. jo. GIUSEPPE MDSCAUUELL!: t Le «tel. letto 1. Ed. TuuimiueUl, Ruma; L. 3»