Dn tentativo di sbarco a Lampedusa

Dn tentativo di sbarco a Lampedusa Dn tentativo di sbarco a Lampedusa proilamenle respinto dalla nostra difésa Alcuni mezzi navali del nemico affondati - Nove apparecchi avversari abbattuti a Pantelleria; altri cinque a Messina e Trapani Bollettino n. 1109 Il Quartier Generale delle Forze Armate ha diramato nel pomeriggio di ieri il seguente bottettiino n. 1109: "• Al largo di Bona, nostri aerosiluranti hanno attaccato un convoglio scortato, incendiando un piroscafo da 5000 tonnellate e colpendo un'altra grossa unità. Un tentativo di sbarco effettuato da elementi britannici contro l'isola di Lampedusa è stato prontamente respinto dalla nostra difesa, ohe ha affondato alcuni mezzi navali del nemico. Il presidio di Pantelleria, reagendo con immutato valere all'ininterrotta azione aerea nemica, ha ieri distrutto sei velivoli; altri tre apparecchi precipitavano a seguito di combattimenti impegnati, nel cielo dell'isola, con la caccia germanica. Su Messina e sui dintorni di Trapani, bombardieri avversari compivano incursioni che causavano sensibili danni; in corso di accertamento l. perdite. Le artiglierie della difesa abbattevano un apparecchio a Messina e quattro a Trapani, caduti due presso il semaforo di San Teodoro e due a sud di Favignana. Nell'azione dei nostri aerosiluranti segnalata dall'odierno bollettino, si sono particolarmente distinti i seguenti piloti: tenente Pandol(o Francesco, da Acireale (Catania); maresciallo De Maurizi» Giovanni, da San "<-•■ tino in Pensilis (CampoI so). I! fallimento dell'azione nemica nei commenti tedeschi Berlino, 8 giugno. A proposito del fallito tentativo di sbarco effettuato da reparti britannici contro l'isola di Lampedusa, negli ambienti competenti berlinesi si dichiara che la prima prova nemica di metter piede sul suolo italiano è stata brillantemente respinta grazie al valore dimostrato dai soldati italiani della guarnigione. Anche se tale azione abbia avuto soltanto lo scopo di sondare le possibilità di resistenza del difensori, resta pur sempre evidente l'intenzione del nemico di impossessarsi dell'Isola. Ma l'accoglienza ad esso fatta costituisce la più brillante dimostrazione non soltanto della volontà degli italiani, ma anche della loro ottima preparazione bellica. Nello stesso senso si esprime, commentando l'avvenimento, il collaboratore militare del D.N.B. il quale dice che 11 nemico ha effettuato il suo tentativo di sorpresa Impiegandovi reparti sceltissimi, armati di tutto punto. (.Stefani) F Davanti alia feritoia di ucannone antiaereo, un piccdi questi tre soldati. L'eroismo della «Milmart» nella difesa di Pantelleria Roma, 8 giugno. tiii ,ggLa Milizia artiglieria marittima che ha formato la sua tradizione gloriosa su tutti i fronti della guerra mediterranea, scrive oggi pagine di superbo eroismo nella difesa di Pantelleria. A partire dal Bollettino n. 1079, che segnalava 18 apparecchi abbattuti, le perdite nemiche nel cielo dell'isola continuano a mantenersi elevate. Un centinaio di velivoli distrutti rappresentano fino ad oggi il tributo pagato dal nemico che esperimenta continuamente il valore e la fede delle Camice Nere del mare. Nell'isola il comando della i difesa conti-aerea e del fronte al mare è tenuto per Intero da ufficiali della « Milmart ». Gli ultimi bollettini documentano meglio di qualsiasi altro riconoscimento l'efficace reazione \della difesa antlnavedell'lsola, j che ha tenuto la flotta britannica sotto il preciso tiro dei suoi cannoni costringendola a desistere dai bombardamenti. Durante queste azioni, che un « bunker » e sotto un colo orto forma l'orgoglio (Foto Tra.nsocean) hanno arricchito la tradizione della specialità e orientato verso l'Isola il cuore di tutti gli italiani, i difensori hanno avuto i loro morti, che marciano per sempre all'ombra del labaro glorioso. PRESENTI ALLE BANDIERE

Persone citate: De Maurizi, Durante