Caloroso successo a Cremona della celebrazione di Monteverdi

Caloroso successo a Cremona della celebrazione di Monteverdi Caloroso successo a Cremona della celebrazione di Monteverdi Cremona, 7 giugno. Dopo un'intensa e minuziosa preparazione che è valsa a dimostrare l'interessamento del pubblico e del mondo musicale, hanno avuto inizio ieri sera al teatro Ponchielll, in una cornice di caldo entusiasmo e di forte sentire, le manifestazioni celebrative per il tricentenario della morte di Claudio Monteverdi. Erano presenti in teatro la Delegazióne germanica, il direttore generale del teatro, De Pirro, in rappresentanza del Ministro della Cultura Popolare, il Segretario Federale di Cremona in rappresentanza della Camera del Fasci e delle Corporazioni e un folto e eletto pubblico. L'Ecc. Farinacci ha tenuto l'orazione inaugurale per esaltare il grande musicista cremonese. Una lunga ovazione ha coronato il fervido discorso L'esecuzione dei «Madrigali» All'orazione è seguito l'atteso concerto di madrigali sotto la direzione del maestro Antonio Guarnieri. La massa corale della Scala, istruita da Achille Consoli con amoroso senso dello stile e nella ricerca di quella levigatezza e di quel nitore che erano propri di tale forma musicale confacentesi a piccoli complessi vocali, ha risposto pienamente al compito assuntosi. La musica monteverdiana ha avuto cosi un risalto quanto mai suggestivo per colori, per anima, per giuoco polifonico ed è riapparsa, a tre secoli di distanza, nella piena luce della sua vitalità espressiva, tutta spontaneità di sentimento, tutta sincerità di eloquio, tale da avvincere e da commuovere tuttora. La revisione e la realizzazione orchestrale di Vito Frazzi ha contribuito alla piena comprensione della grandezza madrigalistica del musicista cremonese che permeò dì sè la scuola corale veneziana nella ricerca del carattere espressivo e timbrico della originaria massa orchestrale. Dei madrigali, A quest'olmo per la gioiosa frescheSiza del concertato e T'amo", mia vita per la insuperabile'aolcezza di commozione lirica5'che la pervade, ottennero i maggiori consensi; in uno alla Lettera amorosa finemente interpretata da Susanna Dan co. Chiudeva il concerto, Salmo eseguito nella revisione di Alfredo Casella, con un'esemplare interpretazione oltreché del coro, dei solisti Mario Fiorenza, Claudia Pinza, Luigi Fort, Fernando Alfieri, Giuseppe Modesti e Giulio Neri, tale che venne bissato tra l'entusiasmo del pubblico tributante a Antonio Guarnieri le feste maggiori per la magistrale orche- |strazlòne. | Da noi interpellato, il mae- istro Vito Frazzi ci ha detto: \* Confesso che quando il mae !♦♦»»♦♦»♦»♦»»»♦»♦♦»»»stro Guarnieri mi chiese di realizzare l'Orfeo di Monteverdi, mi sentii sgomento e se la proposta non fosse partita da un cosi grande artista, ciò che mi dava coraggio per la fiducia dimostrata, non avrei lnnacsdcvn esitato un momento a declinare l'incarico. Mi misi subito al lavoro e cominciai a realizzare la parte d'accompagnamento dei cinque madrigali e della Lettera amorosa compresi nel programma della celebrazione cremonese, per cercare, per quanto mi era possibile, di assimilare lo .stile e lo spirito del grande e potente musicista passando attraverso lo studio meticoloso dei suoi procedimenti armonici e contrappuntistici. il problema del « basso » »»♦»♦♦»♦♦»♦»»»♦♦»«♦♦ « Tre furono i problemi che mi si affacciarono: 1) come realizzare il basso se contrap puntlsticamente o armonicamente; 2) come risolvere e fondere In tutto omogeneo, come fa Monteverdi, le varietà ritmiche che spostano spesso gli accenti della frase; 3) co me risolvere le questioni ri guardanti il rapporto fra le ipotetiche sonorità orchestrali del '600 e quelle dei giorni nostri. « La soluzione del primo problema — ha proseguito il maestro Frazzi — mi ha spianato la via per risolvere gli altri due. Era mia vecchia convinzione, e l'avevo dimostrato realizzando i « Lamenti della Madonna » del Saracini, che il basso nell'epoca monte verdiana non fosse quello del recitativo secco anche quando appare povero di movimento e questa mia convinzione si è ancora più rafforzata realizzando l'« Orfeo ». Ad avvalorarlo, richiamo qui le note di volta che spesso si incontrano nel basso e che alcuni trascrittori, hanno ahimè armonizzato, e faccio rilevare gli attacchi del canto spesso in dissonanza col basso senza alcuna preparazione. Ho quindi realizzato il basso secondo un concetto contrappuntistico cer cando per quanto mi era possibile di dare vita alle imitazioni che via via mi venivano suggerite dal basso e dal can to, rispettando il discorso ar monico e quello delle progres sioni. «In parole povere, ho infi lato 11 giro degli accordi col movimento delle parti; cosi fa il sommo Monteverdi. Il carattere dei personaggi, il colore delle scene, la forma dei vari! pezzi, la struttura inte ra dell'opera sono balzati chiari ed evidenti tanto che il lavoro non mi ha dato altre preoccupazioni dal punto di vista formale. Non cosi facile è stato invece il compito della realizzazione orchestrale Per quanto cercassi dì attenermi agli strumenti indicati dall'autore, non riuscivo a sentire quella sonorità adeguata ai varìi momenti dell'opera e... mi sarei senz'altro arenato se non fossi stato più che persuaso che è impresa impossibile realizzare con i nostri strumenti moderni qualsiasi sonorità del '600 poiché neppure un violino suona oggi come suona"» allora. Si tratta dunque di avvicinarci, e poiché molto dipende dallo stile io ho cercato di essere fedele allo stile quando mi veniva meno la possibilità di curare il colore strumentale ». Fascisti indegni Esemplari provvedimenti presi a Firenze contro tesserati dimentichi del giuramento Firenze, 7 giugno. Il Segretario federale ha preso i seguenti provvedimenti disciplinari: ritiro della tessera del P.N.F. a Morosini Andrea fu Luigi, Fragapane Paolo di Everlo, Damerini Adelmo fu Guido, Del Vita Fortunato di Giovanni, Magnani Bice di Giovanni, Galli Armando di Terenzio, con la motivazione: « Ascoltavano senza reagire una poesia oscena e disfattista ». A Clnelll Ferdinando di Delfino, Farneti Emanuele di Plotro, Stucchi Prinetti Piero di Andrea, con la motivazione: « Partecipavano ad una riunione mondana nel momento in cui tutta la Nazione seguiva con austera nerezza le gesta dei suoi soldati, e non reagivano contro chi col suo comportamento offendeva i sentimenti più sacri del popolo impegnato in guerra». DA TRENTO Folgorato dal fulmina mentre, durante un temporale, stava addossato al muro d'una cabina elettrica, è rimasto Bortolo Tlta, di anni 66. da Pomarolo. DA VALENZA Ciro» 300 m. di filo di ramo sono stati asportati nottetempo, con audace- e rischiosa arrampieata, dalla linea elettrica della SocietA Ovest Ticino sulle colline del Valenzano. I carabinieri stanno ricercando* i ladri. Oggi alla Radio Pkoobamm* « A • (Onde m. 203,4 283,3 - 368,6 - i20,8 - 560,2. — Ore 12,15: Canzoni e melodie — 13,10. Musiche dirette dal M.o Pctrull» — 14,10: Orchestra diretta dal M.o Bnrzizza — lt.50-15: Conversazione sul cinematografo — 17,35: Lledcr celebri di compositori tedeschi — m,25 : Conversazione del cons. naz. P. G. Gavogllo — 19,35: Rassegna di canzoni popolari — 20,20: Serenate per tutti— 21.10: Orchestra classica diretta dal M.o Manno — 21,50: «I due amici», commedia musicale di Lorenzo Gardlno — 23 clrca-23,30: Orchestra «Armonia» diretta dal M.o Segurlnl. Program ma « B - [Ondt m. 221,1 - 230,2 - 245,5 - 491,8 - 559,7). - Ore 13,10: Trasmissione dal collegio «B. Pisani» di Bucine, dedicata alla Gioventù Italiana all'Estero 13,35: orchestri-. » Armonia» — 20,20: •Otello dì verdi. ' , \ \ o dì verd\ \\ I \ \\ I

Luoghi citati: Bucine, Clnelll, Cremona, Firenze, Pomarolo, Trento, Vito Frazzi