Cuori e armi d'Italia sull'insanguinalo Bon

Cuori e armi d'Italia sull'insanguinalo Bon Cuori e armi d'Italia sull'insanguinalo Bon La conversazione del dottor Camillo Cuccodoro, capomanipolo dei Battaglioni "M„ Per incarico dell'Istituto di Cultura Fascista, ieii mattina, il dottor Camillo Cuccodoro,'capo manipolo dei Battaglioni « IH », reduce dal fronte russo ha parlato al Teatro Balbo sul tema: Cuori e armi d'Italia sull'insanguinato Don. Erano presenti o rappresentate le massime autorità. Tutti i posti erano occupati da una folla attenta in cui si poteva riconoscere ogni categoria Sociale. Gente che av&xi atteso davanti all'ingresso prima dell'ora di apertura per occupare un buon posto. Popolane, operai con il figliolo, giovanotti e fanciulli. In prima fila i'legionari « M » reduci dalla Russia, e fra questi alcuni feriti; tutti decoratì~e con il nastrino della campagna invernale; tutti venuti ad ascoltare il loro ufficiale medico. Il capo manipolo Cuccodoro hi parlato a questo pubblico attento, non soltanto come combattente, come un reduce le cui decorazioni attestani il valore, ma soprattutto come medico militare. Il medico del posto di medicazione avanzato, luogo di osservazione mirabile per conoscere il coraggio, l'abnegazione e la sopportazione al dolore, dei nostri valorosi combattenti. Ne è risultata una avvincente narrazione fatta con una cordialità, un garbo, una immediatezza davvero notevolissime. Camillo Cuccodoro lui rievocato gli eventi e le gioivate vissute dai Battaglioni « M » in Russia, lumegniandk-ne qli episodi vissuti e descrivendone le epiche pagine di storia in cui l'eroismo consapevole e tenace delle nostre Camicie Nere, è rifulso ed ha grandeggiato. Il medico mifltare ha parlato dei suoi legionari con commossa fierezza, ha detto del lorf) ardire, delle ardue prove affrontate con immntevole serenità, in un paese impervio, dove anche il clima era ostile, nemico. Episodi di generosità, cruenti fatti d'arme, commoventi episodi, si sono seguiti nella piacevole esposizione fatta dal Cuccodoro che è stato seguito con la ptit viva attenzione dal folto pubblico, il quale ha lungamente applaudito alla fine. Va conversazione, apertasi con il staluto al Re e al Duce ordinato dal vice-Federale colonnello Canonica, si è chiusa fra vibratiti acclamazioni all'indirizzo dei gloriosi combattenti di tutte le armi. L'oratore è stato vivamente comvNmentàto. E' seguita la proiezione di un documentario Luce di guerra di vivo interesse e che ha provocato nuove acclamazioni. , del lascito Bajnotti. iuiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiii((iiiiiHiiiiiiitiii(iiiiiiiiiiiTorino si sono presentati per il l.o Ordine: Ignazio Lobano, Mario Alitta, Silvio Brignone, Dionigi Grasso, Mario Mussa e Pasquale Puppione, vigili; Carlo ' Franchino, Rodolfo Barberis, Mario Joly e Gastaudo Giuseppe, vigili del fuoco. - 2.o Ordine: Giovanni Bosio, Alfredo Caporale Actis, Vittorio Cantamessa, Cario Barberis, Pietro Lupani, Angelo Pattono, Giuseppe Alice, Angelo Colombatto, Giuseppe Sola Percival, Emilio Picella, Agostino Baldi, Luigi Galkzia, Emilio Bianchini, Umberto Bergoglio, Pietro Ferraris, Luigi Neirottl, Emilio Camilla, Giovanni Savaso, Giuseppe Boero, Giacomo Chicco, Carlo Della Casa, Agostino Canella. - Il Premio Umberto 1° è stato assegnato all'agente Pietro Ventrini; il Premio Fassò a Giovanni Lanfranco e Battista Olivetti. Per tutti vi sono stati applausi. Particolarmente festeggiata è stata' Rosa Salice che accompagnata da una Suora è salita alla pedana a ritirare il « Premio di Virtù »

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