L'Italia e Mine «novo

L'Italia e Mine «novo L'Italia e Mine «novo Un Centro di studi spici del Ministero E' Roma, 7 giugno, stato costituito, sotto gli auspici del Ministero della Cultura Popolare un Centro per gli studi e l'organizzazione dell'ordine nuovo. Scopi del Centro sono: lo studio e l'elaborazione di tutti i problemi che riguardano le insopprimibili necessità di vita e di espansione del popolo Italiano nel quadro della nuova politica europea del lavoro con la raccolta, il commento, l'elaborazione, la comparazione di tutto il materiale di studio relativo alla preparazione della riorganizzazione politica, economica e sociale della nuova Europa; con la ricerca dei dati, di tutti i programmi e le proposte per un nuovo ordinamento mondiale, .quali si presentano nei vari paesi impegnati nel conflitto; con la pubblicazione degli studi relativi ai più importanti problemi connessi con tale ordinamento, la divulgazione dei medesimi a mezzo di conferenze, bollettini, pubblicazioni varie, i contatti e le opportune intese di collaborazione con gli organismi similari all'estero e con gli studiosi stranieri, specialmente del Tripartito, che si interessano di tali argomenti, e"la coordinazione degli studi e delie iniziative di tutti quegli enti politici e culturali, sindacali e corporativi che si interessano di problemi dell'ordine nuovo. ' H Centro diffonderà libri e pubblicazioni, destinerà premi, organizzerà convegni nazionali e internazionali. Esso disporrà anche di un ufficio preparazione destinato ai giovani particolarmente versati pei problemi dell'ordine nuovo per prepararli ad assolvere, nei campi della politica e dell'economia, i compiti che si presenteranno all'Italia nel dopoguerra. Il Centro esplicherà 11 suo'lavoro a mezzo di varie commissioni delle quali faranno parte studiosi e uomini politici di chiara fama e particolarmente versati nei diversi problemi storici, politici, geopófltici, giuridici, economici e sociali. Vi sarà una commissione per le questioni storico-politiche fondamentali, una per le questioni geopolitiche, una per le questioni sociali e del lavoro, una per le questioni economiche e finanziarie, una per le questioni giuridiche. Vi sarà poi una commissione intemazionale composta di rappresentanti degli enti, istituti e organizzazioni che nel paesi del Tripartito o aderenti, si occupano comunque del problemi dell'ordine nuovo. Delle commissioni faranno parte rappresentanti del Partito, delle Corporazioni e dei Ministeri interessati. ■ Il Centro per gli studi e l'organizzazione dell' ordine nuovo è destinato ad assumere particolare importanza, perchè tra le aspirazioni e i ^ nuovi orientamenti dei diversi "popoli che affioreranno intensi ddtuddsdulrsmnpgmqsmzgsndpss i costituito sotto gli auo della Cultura Popolare dopo la guerra, il contributo della dottrina fascista non potrà che costituire l'apporto di una' forza decisiva. Questa dottrina, espressa al mondo dal Duce, dovrà impostarsi sulla armonica manifestazione di una giustizia sociale e di una giustizia tra i ipopoli, nella libertà di tutte le nazioni nella collaborazione delle varie attività nazionali per ricostruire, anche su solide basi morali e spirituali, la vera unità europea. La creazione di questo importante organismo, mentre la guerra è nel suo pieno svolgimento, assume anche sotto questo profilo un particolare significato. Essa dimostra come nell'Italia di Mussolini l'azione delle armi si accompagna alla grande opera di ricostruzione per un nuovo ordine nel mondo, e nel quale Roma è destinata a dire la sua grande parola di civiltà e di universale, giustizia. Alla presidenza del Centro è stato chiamato dal Duce il cons. naz. Eugenio Coselschl, iscritto al P.N.F. dal 12 settembre 1919, squadrista, scrittore, giornalista, due volte volontario di guerra, comandante dei volontari d'Italia, luogotenente generale della M.V. S.N., mutilato di guerra, legionario fiumano, decorato di quattro medaglie al valore mi litare, direttore di Antibolsce vismo, della rivista Idea di Roma e del giornale del volon tarìsmo italiano La volontà d'Italia. Sono stati nominati vice presidenti del Centro l'accademico Giotto Dalnelli e il cons. naz. Nino Guglielmi, di rettore della rassegna Fasci smo. il iiiiiiiiiiiiMiiiMi iiiiiMiimimmiiiiN fnnlvcoizm Un nostro glorioso somalla base dopo una vitt

Persone citate: Duce, Giotto Dalnelli, Mussolini, Nino Guglielmi

Luoghi citati: Europa, Italia, Mine, Roma