*1< di Francesco Argenta

*1< *1< anormalità, ma dalla leggerezza isterico. La psichiatria ha da tempo penetrato il mistero dei processi psicologici che ne governano la inimmaginabile fenomenologia ed ha chiarito come la pseudologia delle isteriche si risolva in menzogne coscienti, germinanti su un substrato dì anormalità più spesso di malignità o di leggerezza, ed in, menzogne che furono coscienti nella loro origine, ma hanno finito col diventare incoscienti... strada facendo: « Le isteriche, come l'ipnotizzato, il suggestionato, professano, proclamano il falso, con la stessa intensità con cui l'onesto il vero, poiché a poco a poco sentono come cosa vera quella che non è. Sono convinte, conquistate dalla propria menzogna... ». Racconta Garnier che una ragazza prossima a diventar madre si trova un giorno in casa di un abate e subito ha l'idea di attribuire a questi la colpa dell'avventura che le è toccata. Proteste, indignazione dell'abate, 11 quale giura che la ragazza è in errore. Ma costei non cede e finisce col ricorrere al vescovo, che ascolta le due parti e le mette 'a confronto. L'uno e l'altra giurano sul Cristo ed 11 vescovo rimane interdetto. Solo più tardi, ma molto più tardi, la ragazza ammette di avere mentito. A Napoli, qualche anno fa, ha suscitato scandalo e chiasso il caso di Silvia P., la quale affermava di essere stata narcotizzata, nell'ospedale in cui era degente, per consentire ad un giovanotto, Pasquale D., che ella cercava di tener lontano dal proprio orizzonte sentimentale, di sopraffarla coi suoi capricci e coi suoi desideri. Il giovanotto e una suora infermiera finirono in tribunale per le fantasiose accuse della ragazza. E la verità si fece strada in giudi- |zio solo attraverso ^ la< rico " ' struzione dei precedenti della accusatrice. Ma è caratteristico, e si potrebbe dire fatale, che la pseudologia femminile abbia quasi invariabilmente per tema o per isfondo • il fatto sessuale. E' l'iperestesia morbosa della donna che determina il fenomeno. Riferisce Legrand du Saulle che una giovane di 23 anni raccontò ai parenti, e poi ai magistrati, di essere stata aggredita da quattro giovanotti che avevano fatto scempio della sua virtù. Degli aggressori la giovane aveva fornito i connotati più minuziosi, ma l'avventura era del tutto immaginaria. E non lo provavano solo le contraddizioni in cui aveva finito coll'impaniarsl la vittima, ma anche l'assoluta assenza di ogni traccia di violenze. L'estrema risorsa: Il pianto Morselli ha tramandato il caso di una giovane che dichiarava d'essere stata legata ed imbavagliata da tre ignoti, i quali, stesala sul pavimento, l'avevano poi lasciata con un cartello sul petto: « Sei troppo bella, devi morire! e Legran du Saulle, ancora, riferisce questo episodio, il quale dimostra come la fantasiosità sia diffusa anche fra le classi più umili: « Una do mestica viene trovata dietro la porta, legata e piena di echimosi e di contusioni. Essa afferma di essere stata conciata in tal modo, e di pieno giorno, per opera di due mascalzoni dalla faccia tinta di nero. La polizia spiegò una attività febbrile, finché si venne a scoprire che l'attentato era una pretta invenzio ne ». E la teoria degli episodi è senza fine. A Parigi, nel volgere di due settimane, la avventura di una signora tro vata svenuta dal marito, e che affermava di esser stata assalita da alcuni uomini armati, ebbe rinetute edizioni. La polizia fu 'mobilitata, nella persuasione che si trattasse di una banda e si scoprì trattarsi, invece, d'una folla di isteriche... Esse avevano letto nei giornali l'avventura toccata alla signora, la settimana innanzi, e non avevano voluto indugiare nel scimmiottarla. Quale sia l'epilogo della vicenda in questi casi è ben noto. Ma l'isterica, come del resto in genere la donna, allorché vede crollare l'edificio della sua menzogna, non si rassegna; ha un'estrema risorsa, il pianto e vi si affida. Ed è « incredibile come una donna riesca a piangere quando vuole: è sufficiente che essa senta che il pianto occorra alla sua difesa perchè le lagrime sgorghino abbondanti.... ». Francesco Argenta

Persone citate: Garnier, Legrand, Morselli

Luoghi citati: Napoli, Parigi