CRONACA CITTADINA

CRONACA CITTADINA CRONACA CITTADINA Istituto di Cultura fascista Mattinate Fiat Anche ieri, per le « Mattili Rex e il Corsi affollatissimi, ri n, pe nate Fiat », il Rex e il Corso sono stati gurgitanti. Al Rex ha parlato il tenente Fernando Faraoni, valoroso reduce dal fronte russo. Con passione e con fede, con ardente parola^ egli ha portato ai lavoratori la sua viva testimonianza dell'eroismo dei nostri soldati e della desolazione morale e materiale dell'ambiente bolscevico. Ha rievocato fulgidi episodi di valore italiano e tra gli altri quello di un valoroso torinese, il sottotenente Oscar Ansaldi, che fu presidente del Rad della nostra città, che in un accerchiamento martellante operato da carri armati nemici riuscì, con Intrepida abnegazione, senza badare a sè, non soltanto a salvare il reparto, uomini e materiali, ma anche a far evacuare un ospedale da campo, con tutti i feriti. Parlando dell'ambiente sovietico, ha dimostrato come il bolscevismo ha distrutto in Russia tutti 1 valori spirituali e sociali della vita, dalla religione alla famiglia; e particolarmente si è soffermato sulle dure inumane condizioni a cui il bolscevismo ha ridotto l'operaio e il contadino: lavoro forzato, insufficiente salario, abbrutimento e miseria. Ha conchiuso incitando l lavoratori e le donne italiane a durare nello sforzo per la resistenza e la vittoria, che non potrà mancare alla civiltà cristiana di (■■■Itlllllllll llllllllllllllllllllltllllllllllllllllll Roma. all'Italia fascista che il Duce ha temprata per i più alti destini. Le ore dure che dobbiamo vivere per vincere devono essere sopportate con l'animo illuminato dalla fede e dal pensiero di quel che sarebbe della nostra Patria, della nostra vita, del nostro lavoro, se le orde della steppa bolscevica dovessero straripare. Ma non passeranno e l'Europa sarà salvata dalle armi dell'Asse per ricostruirsi in un ordine nuovo di libertà e di giustizia. Al Corso ha parlato 11 camerata avv. Carlo Motta, che con la sua eloquenza ha illustrata la situazione attuale della guerra e ha riassunto i doveri di tutti, del 'lavoro e della famiglia, in una parola: credere. Credere nella nostra Patria, ntdla vittoria del-' le armi e dei cuori, che la barbara guerra condotta dal nemico con i bombardamenti terroristici rinsalda facendo del popcHo Italiano e del soldati italiani un blocco solo. Rievocando le visioni delle donne e del "bambini massacrati dagli aviatori nemici l'oratore ha suscitato intensa commozione. Ha chiuso ricordando alcuni moniti del Segretario del Partito e inneggiando all'Italia, al Re e al Duce. Tanto ai Rene che al Corso, dove sono intervenuti anchs numerosi soldati del Presidio, i due oratori (designati dall'Istituto di Cultura Fascista) hanno suscitato dalla massa imponente vive manifestazioni di patriottismo. Sono «tati proiettati il Giornale Luce, un Documentario « Incom » e film di spettacolo. lllllllll 1111 tllltlllllll HI >••■

Persone citate: Carlo Motta, Duce, Fernando Faraoni, Oscar Ansaldi

Luoghi citati: Europa, Italia, Roma, Russia