Messina sotto la furia

Messina sotto la furia Messina sotto la furia di 5 ondate di «Liberato!*» La barbara incursione del 25 maggio vista e vissuta dal nostro inviato se un'imbarcazione nello Stretto (DAL NOSTRO INVIATO) Messina, ai maggio. Già nell'isola, come avrete avuto modo di constatare dalla mia ultima corrispondenza, e ormai in procinto di scendere, dopo aver sostato tra le cupole mitragliate del villaggio Ponteschiavo, verso il fertile piano di Catania, volli nuovamente riattraversare lo stretto e rimetter piede sul continente, appena mi giunse notizia dello smantellamento del brefotrofio di Raggio Calabria in cui trovarono ingiusta morto nutrici suore e neonati. Ma tanto e crudele e triste è stata poi la vista delle innocenti vittime estratte dalle macerie dell'edificio diroccato dalle bombe americane, che ho preferito non aggiungere una sola parola di descrizione di impressioni e di commento alla nuda cronaca dell'orrendo delitto reso noto nel frattem po dalla radio e da tutti i giornali. > Mentre si attraccava Ripreso quindi un qualsiasi mezzo per riattraversare lo stretto — in maniera da continuare al più presto la mia ricognizione in terra di Sicilia — fui poi sorpreso a poche centinaia di metri dalla ban china di attracco dal più spie tato bombardamento che abbia fino ad oggi sostenuto la città di Messina (mi riferisco precisamente alla incursione avvenuta il giorno £5 corrente, di cui al bollettino n. 1095). Da tempo in giro da una città aggredita all'altra era del resto prevedibile che o prima o poi avessi avuto da tro' varmi sotto qualche energica spazzolata di bombe. Lo stesso che andarsele a cercare d'altra parte; con questa mia smanta, per condurre a termi ne con ilmassimo scrupolo eicon la massima esattezza l'in-' chiesta che mi sono prefisso, di volere assolutamente ficcare il naso ovunque si senta puzza di polvere da sparo. Tuttavia cavatamela fortunatamente per una di quelle sottili maghe che l'estrosa sorte lascia sempre aperte in quel cerchio con cui a un dato momento sembra volerci definitivamente racchiudere come un pesce nella rete, ho avuto modo di controllare di presenza quanto sino ad oggi ebbi soltanto la possibilità di conoscere attraverso indagini e interviste. Ho avuto modo di convincermi ancor più, sia pure, rischiando di pagar di persona, come a proposito della barbarie anglo-americana non abbia fallito una sola delle affermazioni che sino a oggi sono andato mettendo sulla carta. D'altronde nell'attingere notizie e nel ricostruire i fatti avvenuti ho sempre bar dato, durante tutto il mio lento itinerario, di rivolgermi a gente che sapesse il fatto suo e di battere quelle zone dove abbia avuto luogo qualche incontrastata vicenda. Bombe a casaccio Staccatasi dalla costa calabra e rimontato lo 'stretto senza il minimo incidente, la imbarcazione sulla quale mi trovavo stava per dar fondo davanti al molo di Messina, quando da bordo furono chiai a mente uditi gli urli di allarme delle sirene che improvvisamente irruppero sul limpido cielo della città. Allora, dopo un attimo di esitazione per stabilire se, trovandosi ormai nel porto gli fosse convenuto mettersi sugli ormeggi oppwre. tentar una accostata all'infuori, se avesse avuto U tempo di scaricare la gente a terra oppure portarla al largo, il comandante del battello ordinò di fare macchina indietro a tutta forza Intuiti e destino, ripeto. Perchè ancora non s'era del tutto spento il suono della sua rapida voce quando tutte le batterie della difesa contraerea entrarono simultaneamen ■ te in azione. Poi fra le bianche rose dei-

Luoghi citati: Catania, Messina, Raggio Calabria, Sicilia