I laburisti si rifiutano di assorbire i comunisti
I laburisti si rifiutano di assorbire i comunisti I laburisti si rifiutano di assorbire i comunisti Frattanto. Stai in cerca di co chiedendo urgenteme Lisbona, 25 maggio. Con una rapidità sorprendente il Partito comunista britannico ha approvato lo scioglimento dell'Internazionale ed, ha Inviato a Dlmitròf un mes- saggio per comunicargli la sua ! decisione. Anche in questo ca-ìso l'ubbidienza a Mosca è sta' ta istantanea. La commissione esecutiva del Partito comunista britannico ha dichiarato che d'ora innanzi intensificherà la campagna per l'affiliazione al laburismo che viene considerata indispensabile allo scopo di raggiungere l'unificazione del movimento operaio. Senonchè i circoli dirigenti del partito laburista confermano che i motivi per i quali sono stati finora contrari ad accogliere i comunisti sussistono per intero e che la conseguenza logica della decisione di Mosca dovrebbe essere lo scioglimento del partito comunista britannico. Nei circoli politici si ritiene che se il congresso laburista respingerà la domanda di affiliazione del partito comunista, questo probabilmente ricorrerà anche alla finzione di uno scioglimento facendo poi iscri vere i suoi membri individuai mente a quello laburista. Un sistema simile del resto è già in atto in qualche paese che, come ad esempio la Svizzera, ha proibito qualsiasi attività del partito comunista. Tutti sanno che in Svizzera il comuniamo continua segretamente la sua opera malgrado le leggi e che riceve tuttora istruzioni da Mosca. Comun que il trucco studiato da Stalin secondo l'opinione generale dovrebbe costituire il preludio ad un incontro russoanglosassone. Viene notata a questo proposito una informazione da Washington che parla di un prossimo viaggio del Presidente degli Stati Uniti nel Canada. Si tratterebbe di una restituzione della ' visita fatta da Mackenzie King, Primo Ministro canadese, a Roosevelt; ma poiché questa visita effettivamente non è stata altro che una partecipazione alla conferenza Interalleata di Washington, si esprime la supposizione che il Presidente col suo viaggio voglia andare incontro a Stalin. Negli ambienti politici si manifesta il timore che lo Zar Rosso saprà ben monetizzare il suo ultimo gesto. Sin d'ora la Russia chiede forniture immediate di viveri per la popolazione e l'esercito, dichiarando inutili e ridicoli i piani che si fanno alla conferenza alimentare di Hot Springs per il dopo guerra. E' del presente che bisogna occuparsi e il governo sovietico afferma che ad esso occorrerà molto, tempo prima di poter riattivare la produzione agricola nelle regioni devastate dalla guerra e che frattanto ha bisogno di crediti a lungo termine per l'acquisto di derrate e di altri prodotti indispensabili che i suoi alleati hanno ir dovere di mettergli a disposizione. Se il convegno con Stalin avrà luogo, i punti controversi sono tanti che non si sa come potrebbero essere affrontati e risolti. Il principale e il più scabroso di tutti è quello della collaborazione russa alla guerra contro il Giappone, collaborazione che probabilmente 11 Presidente cercherebbe di limitare alla cessione di basi per bombardare le isole nipponiche, ben sapendo che inevitabile conseguenza sarebbe lo scoppio del conflitto russo nipponico. Si ritiene che questo problema sia l'ostacolo principale a qualsiasi decisione militare anglosassone, perchè soltanto l'intervento russo potrebbe indurre gli australiani e i cinesi ad unirsi al punto di vista di Churchill e di Roosevelt, i quali vorrebbero rinviare qualsiasi offensiva contro il Giappone a quando avessero conquistato l'Europa. In realtà però essi sperano di riuscire a mettere in ginocchio l'Italia e la Germania con la semplice distruzione delle loro città e con l'uccisione dei loro abitanti, come ha dichiarato del resto senza veli nel suo ultimo discorso il Primo Ministro britannico e come confermano gli osservatori neutrali a Londra. Questi osservatori dicono che nella capitale britannica si segue con ansia « l'inizio della battaglia d'Europa ». far fruttare il suo trucnte viveri per la Russia
Persone citate: Churchill, Mackenzie King, Roosevelt, Springs, Stalin
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