A ..colloquio col gen.llassow di Guido Tonella

A ..colloquio col gen.llassow A ..colloquio col gen.llassow capo dell'Armata russa di liberazione I soldati ai suoi ordini anelano di battersi per contribuire alla sconfitta del bolscevismo e instaurare in Russia un nuovo regime Berlino, 25 maggio. Il fatto che la stasi bellica, nonostante le favorevoli condizioni del terreno del tutto ormai prosciugato ed il compimento del noti preparativi sovietici d'attacco nel settore a sud-ovest di Mosca, si protragga' paradossalmente sui fronte orientale, consente a questi circoli militari e politici di dedicare anche oggi principale attenzione agli imponenti sviluppi che è andata assumendo l'iniziativa del generale Wlassow al fine di organizzare, mediante volontari reclutati fra i prigionieri e 1 disertori sovietici, un'Armata russa antibolscevica. Afflusso di volontari A complemento dei dati trasmessivi ieri in merito all'entità numerica della cosidetta Armata Russa di Liberazione, alla sua costituzione con propri] quadri e con propril elementi di comando, alle sue prime vittoriose affermazioni, alle lotte svolte nelle retrovie contro le bande e infine a quelle che preannunziano le altre ben più vaste possibilità dei suoi effettivi diretti interventi sul fronte principale di combattimento, disponiamo oggi di alcune interessanti precisazioni che emanano dallo stesso generale Wlassow. Dopo avere confermato che le forze dell'Armata posta al suo comando già assommano a « molte centinaia di migliala di uomini » e dopo aver sottolineato le prove fornite dalle formazioni che già sono state impegnate in combattimento, il generale Wlassow ha fatto brevemente cenno all'intensa attività da lui stesso spiegata mediante viaggi nel territori liberati, visite ai campi dove sono concentrati gli ex combattenti dell'Armata rossa che si sono arresi alle forze antibolsceviche, creazioni di contatti d'ogni sorta anche all'interno delle linee sovietiche con diffusione di messaggi e di appelli. I risultati di quest'azione propagandistica cosi come sono registrati nel campo del reclutamento e della preparazione militare vera e propria dei volontari antibolscevichi di nazionalità russa sono — egli ha dichiarato — estremamente soddisfacenti: gli effettivi dell'Armata Russa di Liberazione che già assommano ad una cifra imponente, ere scono di gir no in giorno; In quanto alle qualità combattive U morale e l'energia che carat. terizzano tutti questi volontari, non potrebbero essere maggiori. Il generale Wlassow è poi passato ad illustrare gli aspetti politici del suo programma affermando che lo scopo finale della sua azione è la creazione di rapporti d'amicizia leali e duraturi fra il popolo russo e 11 popolo tedesco. Smantellando preventivamente le intercs sate obiezioni di coloro che vorrebbero far credere all'immutabile fatalità storica di una eterna inimicizia fra Russia e Germania, 11 generale Wlassow ha posto in rilievo come il nemico principale della Russia sia stato e sia ancora attualmente l'Inghilterra. Tutti gli interessi politici ed economici di quest'ultima sono in contrasto con gli interessi del popolo russo. Per quanto riguarda la situazione politica interna della Russia il generale Wlassow ha affermato con forza di essere assolutamente sicuro che l'azione di autoliberazione a cui egli ed 1 suoi compagni hanno posto mano sarà coronata dal successo in quanto il popolo russo è in realtà contro il bolscevismo. Senza esitare a manifestarsi — uomo dei tempi nuovi quale egli effettivamente è per la sua stessa provenienza dalla massa popolare ribellatasi al regime zarista — 11 generale Wlassow ha poi sottolineato come una rivoluzione fosse necessaria in Russia dato che il paese era ammalato politicamente, economicamente e moralmente. In realtà la rivoluzione era stata sentita alle sue origini dalla popolazione russa quale un movimento nazionale senza alcuna mira comunista e internazionalista. I bolscevichi hanno però saputo sfruttare la situazione falsando con diabolica azione propagandistica 1 fini del movimento1 rivoluzipnario, e stabilendosi di sorpresa al potere. Essi si sono presentati alla massa russa come 1 veri organizzatori della liberazione del popolo, esattamente come oggi si autodefiniscono i difensori della Patria russa. L'inganno bolscevico E' per l'appunto a questa indubbiamente abile tattica propagandistica del comunismo che è da attribuire, secondo il generale Wlassow, gran parte della forza combattiva dell'Armata rossa, i cui componenti pur essendo nella loro stragrande maggioranza tutt'altro che favorevoli al bolscevismo, finiscono per fare 11 giuoco di quest'ultimo ' perchè sono convinti di combattere per la difesa della loro Patria. Il generale Wlassow ha quindi preso posizione anche nei confronti della cosiddetta emigrazione russo-bianca. « Come unità efficiente — egli ha detto — non ha mai cessato di esistere e d'altronde non ha mai perduto contatto con la popolazione vivente attualmente in Russia. Fin tanto che questa emigrazione resta legata a; suoi vecchi principi e esclusa qualsiasi possibilità di collaborazione o semplicemente di contatto col movimento che fa capo all'attuale « armata russa di liberazione ». Esistono tuttavia tra gli emigrati russo-bianchi numerosi elementi che non solo amano veramente la loro patria ma che vogliono effettivamente la grandezza e il benessere del popolo russo ». « La futura Russia — ha proseguito 11 generale Wlassow — avrà un governo autoritario, fortemente organizzato con esclusione di qualsiasi forma di parlamentarismo e di scenari tipo democratico. « Noi Intendiamo lavorare In base alla realtà concreta senza lasciarci guidare dalla fantasia. Noi non abbiamo alcuna intenzione di distruggere le fabbriche che i bolscevichi hanno costruito in Russia, come pure non vogliamo, togliere alla classe dei contadini 1 trattori o gli altri moderni mezzi ausiliari della produzione. Il concetto dominante della futura organizzazione della Russia è quello di porre i beni del paese veramente al servizio del popolo russo mentre nel sistema bolscevico essi sono stati unicamente per l'organizzazione, per l'arsenale della rivoluzione comunista mondiale ». Guido Tonella LA LORO GUERRA...