ALI ITALIANE SULLE TERRE DELL'IMPERO ITALIANO

ALI ITALIANE SULLE TERRE DELL'IMPERO ITALIANO ALI ITALIANE SULLE TERRE DELL'IMPERO ITALIANO i militari nel Sudan e in A. 0.1. efficacemente battuti dai nostri bombardieri Da 23 a 24 ore di volo, per colpire le sorgenti logistiche dello sforzo bellico anglo- americano nello scacchiere del Mediterraneo orientale Bollettino n, 1095 Quattro chiese ed un cimitero colpiti a Reggio Calabria Il Quartier Generale deWe Forze Annate ha diramato nel pomeriggio di ieri il seguente BoMettino n. 1095: Velivoli italiani hanno raggiunto in lungo difficile volo ed efficacemente battu- a to obbiettivi militari dell Sudan e dell'Africa Orientale Italiana. I porti di Gigelli e Bonal sono stati bombardati dai formazioni germaniche: un C" mercantile, gravemente col-I; pito, è da ritenere affondato. Azioni aeree nemiche sullel due coste dello strotto di Messina, su Catania e su varie località della Sardegna hanno causato danni limitati, più sensibili a Reggio Calabria. La nostra caccia, impegnatasi in aspri combattimenti, abbatteva sul cielo della Sicilia e della Sardegna otto bombardieri; dieci altri apparecchi avversari erano distrutti dalle artiglierie contraeree. Le perhite causate tra le popolazioni civili dalle incursioni citate nel suddetto bollettino sono state finora accertate per la sola città di Catania in 5 morti e 19 feriti. l l C" ; Il L'ardita impresa Zona di operazioni, 25 maggio. L'Aviazione italiana ha aggiunto un'albra ardita e superba impresa al patrimonio oramai considerevole delle sue glorie militari. Bombardieri a grande autonomia dell'Aeronàutica hanno, nel corso della notte sul Zi, attaccato con efficaci risultati obiettivi militari nel Sudan e nell'Africa Orientale Italiana. I bombardamenti compiuti a cosi notevole distanza dalle nostre basi avanziate hanno avuto lo scopo di colpire due obiettivi che sono le sorgenti lvmussdel del del complesso logistico che a- "limenta lo sforzo bellico nemico nello scacchiere Mediterraneo orientale. Verso la prima località sono infatti convogliati, via mare, gran parte dei rifornimenti che vengono poi irradiati nello scacchiere del Medio Oriente. Nella seconda località convergono i trasporti aerei americani provenienti dall'emisfero occidentale attraverso la rotta transafriaana e le linee di comunicazione interimperiali britanniche per l'emisfero orientale. Oli attacchi sferrati contro questi due obiettivi di così alto interesse militare hanno messo ancora una volta in luce il perfetto addestramento dei nostri equipaggi e la loro non comune abilità nel recare offesa al nemico nelle sue più lontane vie di comunicazioni strategiche. I velivoli sono partiti da una base del Mediterraneo orientale il SS maggio alle prime luci del giorno. La lunghezza del percorso rendeva impos- Dislocamento di reparti di dlata dalle nostre truppe, Il fronte nipponico di 50 km. e spazza Tokio, 25 maggio. La campagna nella Cina centrale sta avviandosi a un risultato clamoroso. Grazie ai ♦cut.. .... licontinui progressi fatti dallo\Mscorso mese di aprile dalle f or- snze giapponesi che hanno sue- ' fl™ . V* .,„,i pcocdi nfii)] emiro ohn v /ilmrn twin i *la»i?)iessa stasera dal balletti cessivamente sbaragliato vari eserciti cinesi, le colonne nipponiche hanno compiuto tale avanzata lungo il corso del medio Yang-tze-Yang che la stessa Ciung King — capitale del governo di Ciang Kai Scek — appare minacciata. Infatti da fonte militare autorizzata Si apprende che le colonne -giapponesi operanti nell'Hupeh hanno, sabato scorso, occupata la città di Yu Yang Kuan, 60 chilometri a sud dell'importante porto fluviale di Iciang sul Fiume Azzurro. L'occupazione è avvenuta dopo una serie di accaniti combattimenti durante i quali i cinesi sono stati letteralmente frantumati e dispersi. Proseguendo verso sud con l'intento di incalzare i resti delle arma te nemiche in fuga, i giappo nesi hanno successivamente investito Ciany Yang, la cui caduta è stata annunziata stasera. In tal modo le avanguardie delle Armate nipponiche si trovano a poche diecine di km da Iciang. La caduta di Ciang Yang, che era sede del Quartier generale della 86.a Armata, è dctstsrqntcpcspbnncs . o e e . a e o e i sibilo di -prevedere le condizioni meteorologiche per tutta la durata della rotta. La navigazione è stata particolarmente difficoltosa, ma dopo undici ore e trenta minuti di volo Xa località del Sudan è stata regolarmente raggiunta. L'obiettivo, onestante fosse coperto di lieve foschia, è stato perfettamente individuato. L'attacco è stato eseguito da soli trecento metri di\ quota, con bombe dirompenti: e incendiarie, che hanno colpito magazzini, opere e depositi.. La seconda azione è stata diretta, come sopra si è detto, contro obiettivi militari l el - dell'Africa Orientale Italiana. "Dopo undici ore e quarantacinque minuti di navigazione ?<li attaccanti hanno raggiuno la mèta. Anche in questo attacco la sorpresa è riuscita in pieno poiché l'obiettivo era ed è rimasto durante l'azione illuminato a giorno. Le bombe sganciate da quota in feriore ai mille metri nonostante la presenza di foschia hanno colpito capannoni, installazioni e una fabbrica provocando tra l'altro un violento scoppio seguito da un vasto incendio. Le nostre ali nei cieli dell'Impero riconfermavano la nostra presenza in quelle terre indissolubilmente legate al destino d'Italia dai vincolo infrangibile del sangue versato. Tutti gli apparecchi partecipanti all'impresa sono regolarmente rientrati aWa base all'alba di ieri, dopo aver compiuto voli che hanno durato, a seconda delle distanze percorse, da un minimo di ventitre a un massimo di ventiquattro ore. a ti i e li o l ei n ù i a - Alpini in un'isola presiCre 1 efoto). procede su un'ampiezza tutto nel suo cammino ♦to di Ciung King.i II comunicato continua informando che una colonna giapponese ha attraversato il fiume di fronte a li ciang e avanza in direzione \MA^. hinnn . . mKridin_ sud-est lungo la riva meridìo naie del Yang Tse dopo aver ' proceduto a un forte bombar- i * * damento d'artiglieria. L'attacco, a quanto sembra, è operato da tre colonne. La colonna settentrionale dòpo aver attraversato il fiume, ha ripreso stamane l'avanzata lungo la riva. Le colonne impegnate in questo ciclo operativo avanzano a cuneo verso Ho Fehg, altra importante città situata a circa 250 km. da Ciung King. Il fronte di avanzata dei nipponici ha un'ampiezza di 50 chilometri, e spazza ogni resistenza nemica durante il suo passaggio. DOPO TREDICI GIORNI Attu resiste agli attacchi americani Amsterdam, 25 maggio. B servizio d'informazioni britannico annunzia che il ministro della marina americana Knox ha reso noto che i combattenti sull'isola Attu continuano. Il Ministro ha espreseo il parere che gli apparecchi giapponesi che attaccano le truppe americane su Attu partono da basi terrestri sulle isole Curili. Messe insignito del Grande Ufficialato dell'Ordine Militare di Savoia Le insegne rimesse da una missione* di officiali alla consorte del Maresciallo Padoya. 25 maggio. i gIeri una missione di .ufficiali, con a capo un generale, ha rimesso le insegne di Grande Ufficiale dell'Ordine militare di Savoia — onorificenza conferita dalla Maestà del Re Imperatore al Maresciallo d'Italia Giovanni Messe — alla conaorte del valoroso comandante della I Armata, contessa Messe Venezzc. L'altissimo nuovo riconoscimento è stato conferito all'Ecc. il Maresciallo Messe con la seguente motivazione: « Comandante di Annata in Tunisia, in circostanze particolarmente delicate e difficili, faceva della propria grande ùnitd un vigoroso strumento di lotta trasformando l'ardente suo spirito animatore nei gregari tutti, offrendo esempio costante di ardimento e di valore. All'urto massiccio di agguerrite unità nemiche,, preponderanti per numero e per mezzi, opponeva la manovra geniale e la tenacissima resistenza arrestando l'impeto dell'avversario e logorandone le forze poderose in lunga aspra battaglia. - Mareth-Sciotta, marzo-aprile 1943-XXI». (Stefani) i. Reggio Calabria, 25 maggio Bombe Incendiarie e spezzoni lanciati da] nemico han no distrutto nella cattedrale la cappella del Sacramento, dichiarata monumento nazio naie, e il seminario arcivescovile. Gravemente danneggiate sono state le chiese di Santa Lucia, di Sant'Agosti no e di San Paolo. I bombar dìeri nemici hanno inoltre centrato il cimitero di Villa San Giovanni e altre località. La fiera popolazione calabrese ha dimostrato anche questa volta calma e Cora gio maledicendo i banditi dell'aria. (Stefani)

Persone citate: Bonal, Ciang, Ciang Yang, Knox