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La La 'Coppa Italia 1 Torino e Venezia giocheranno la finale 1 Burrascosa partita fra Torino e Roma - Sorprendente vittoria del Venezia La Roma non accetta i min immilli illuminili m I giallorossi si ribellano alla decisione dell'arbitro che sanziona il secondo punto del Torino, inscenano una clamorosa dimostrazione di protesta e l'incontro è infine interrotto coi granata in vantaggio per 3-1 e a o e a , a r e l è i , a d e 0 o e o l i i e o i e i o a e di e li di o tù di oa o re i. ia a a o E' TORI'SO: Bodoira; Fiorentini,'alFerrini; Gallea, Elleno, Grczar; MOssola, Loik. Gabello, Mazzola, to«"Trari?- \rwROMA: Blason; Brunella. An- : ardrcoli; Jnrobini, Mornese. Boiioini, Krieziu, Parianti, Amadei, IH l'a squali1, l'auto. Pizziolo - 8000 - 9O.0O0. La partita è finita alla diavola. Peggio ancora: non è finita affatto pei che l'arbitro sì è trovato nell'itti possibilità di condurla a termine ed ha dovuto troncare il giuoco — che non era più giuoco — senza poter ricuperare il molto tempo che s'era perso, fra tafferugli e pugilato, per far accettare alla Roma il secondo punto del Torino, tisolutivo agli effetti del risultato. Mette conto di raccontar le cose con ordine. La Roma, come eia nel suo diritto, se ne era venuta a Torino ancora con lo scudetto cucito sulle maglie dei suoi giuocatori, da circa un 7iiese... ex campioni; ai granata, invece, non era stato concesso di aver sul petto il distintivo tricolore. Una sciocchezza, se vogliamo, ma mi tifosi certe cose non vanno giù e sembra che agli ospiti fossero state mandate, un po' per burla ed un po' per picca, undici forbici per staccare lo scudetto. Respinto il... dono, i romani erano però rimasti con una certa qual stizza in corpo ed avrebbero voluto vendicarsi sul campo, tanto più che c'era da saldare, con il Torino, anche il conto delle due secche sconfitte patite jn campionato; Le squadre si presentarono fra fischi ed applausi: fischi alla Roma ,applausi al Torino. Soldo in aria, il Torino è contro sole e parte di gran carriera. Bel giuoco, rapido, incisivo, avvincente. Loik non sbaglia un passaggio, è primo su ogni pallone e serve Osso la con piecisione e con fre quenza. Ossola, però, è giù di tono e manca un paio di tiri. Il Torino attacca e la Roma si difende bene. Splendide parate di Blason, in forma sbalorditiva; esatti rimandi di Brunella ed interventi a catapulta dell' esuberante Andreoli. Questa è una Roma dura da battere, con quel Mornese che si inserisce a tempo nelle tnangolazxoni granata e lancia ora Amadei, ora Krieziu, ora Puntò; è una Roma che giuoca con puntiglio e che pare tornata indietro di un anno. Ma il Torino sa il fatto suo: in difesa è sicuro, all'attacco si scatena in modo da preparare il successo. Questione di tempo e Blason, non ostante le sue prodezze, i suoi voli, le sue respinte, dovrà chinarsi a- raccogliere la palla tn rete. L'assedio dura 27 mimiti ed alfine la roccaforte giallorossa capitola. Su calcio d'angolo battuto da Ossola, Mazzola devia a Loik che piecede d'un attimo Brunella e Blason e mette in rete. Basta questo gol per rallentare il ritmo del giuoco. La Roma capisce che contro questo Torino non Ce proprio niente da fare; il Torino si sente sicuro del successo e... siccome fa caldo ed il sole picchia forte, pensa che non occorre cacciar fuori la liyiguu per vincere una partita che è giù nelle sue mani. Inizio tranquillo della ripresa. Ecco una palla da gol pei Ossola, eccone un'altra per Mazzola: Ossola manda alto Mazzola sbaglia il tiro. A complicar le cose arriva, improvviso, al 16', il pareggio dei giallorossi. Respinta corta di Grezar su Di Pasquale, un po' di confusione, rovesciata e rete di Dagianti. Il Torino ha un'ora di tempo per riconquistare il successo: trenta minuti, più, eventualmente, i tempi supplementari. Però è un po' scoppiato. Loik e Mazzola non sono più quelli di prima e tutta la squadra gira viale, anche se di tanto in tanto qualche azione d'attacco si snodu rc/oee sull'ai co del quintetto avanzato. La Roma cerca di sfruttare il periodo favorevole, si fa sotto ardila, ma non passa. Quando, al 2S', si viene a trovare in un grosso guaio, l'aiuta l'arbitro. E' Ferraris che si seira al centro e tira; è Brunella che con una manata ferma il pallone. Questo, numi del calcio, è rigore. Rigore grosso, indiscutibile, innegabile. Pizziolo non fischia e le proteste della folla arrivano al cielo. Ad ogni modo, se si strepita sugli'spalti, in campo i granata restano calmi e disciplinati, non succede nulla di gia. ve e si va avanti. Si va avanti sino a quando, al 36', Ossola corona un'azione dei compari ni con un tiro che batte Blason... di quel tanto che busta per avere il gol. Il poiticre si rovescia in tuffo, riagguanta la palla che ha appe- puEsdonedaremodel'ine TbeMpecamrichpa/lì pa. laAglarecalili sàragmqramccqIo o-1 na passata la lutea bianca-e pa ra rapla la la il il io rieor aeserra al petto. Pizziolo, che è Vi vicino, ha visto e indica il centro del campo. A quello punto succede il finimondo. Blason corre dall'arbitro, corrono gli altri (/iallotossi ed il povero diretto)e di tiara, preso nel bel mezzo, è malmenato come un fantoccio. Ecco allora che arriva Ferrini ti difenderlo, facendo scudo del proprio corpo, ecco anche al tri granata intet venir* nel mucchio a cercare di calmare quetjli unitati io m an ist i eh e fan rotear le braccia a mulinello e sferrano calci a dritta ed a manca. L'incidente prende proporzioni maggiori; ecKo gli agenti) in divisa ed in borqhese, ecco anche dirigenti del Tonno, e fili allenatori, nel bel mezzo del gruppo. Una scena da... Coppa Eutopa di lontana e non lodata memo ria. / romanisti picchiano e di scutono; per uno che vien strappato dal gruppo ecco un mi imi i untili n ninnili mnmiiiliiii altro che ni fa sotto. Espulso Mornese. Se ne va mentre la to«a continua. Espulso Ferrwris che, per calmare i più arrabbiati-, s'è messo a tirare pugni a questo ed a quello Espulso Amadei per aver ridotto a mal partito il segnalinee che, interrogato infine dall'arbitro, ha confermato la regolarità del punto. Dopo 9 minuti di mischia, un po' di odine è ristabilito e Pizziolo decide di pattare a termine l'incontro. Palla al centro, con nove giallorossi da una parte e dieci granata dall'altra. Il Torino parte all'attacco. Gabetto-Loik-Ossola e terzo gol. Ma Blason ha ancora l'ira in petto e prende la palla e la calcia fuori campo, oltre la muraglia degli spettatori. Un richiamo ed un altro pallone che... fa la fine di quello di prima. No, così non si va a/vanti. Eccoli di nuovo tutti lì a discutere, ad agitarsi, a picchiare i pugili per terra ed a. levar le braccia in alto. Vo la via anche il terzo pallone. Allora- Pìzziolo fischia. Fa se¬ gno che è finito. S'avvia verso la scaletta, l'imbocca, scompare. Se ne vanno anche gli excampioni gridando Dio sa quali insolenze. Bisogna spingerli via perchè altrimenti chissà cosa combinerebbero ancora. Per ultimi se ne vanno i granata, fra evviva e battimani. n secondo tempo, con tutto questo po' po' di roba, è durato esattamente quarantotto minuti, ma non s'è giuocato che per trentasei. Così è finita la stagione calcistica a Torino. Cosi è finita questa partita che qualifica i nilininiiilllillniiniiinnillmii limili neo-campioni per la finale della Coppa. Ci dirà la Federazione se il risultato è stato di Sai oppure di 2 a 0 a favore dei granata. Il clamoroso incidente non ha bisogno di commenti. 1 giuocatori della Roma hanno perso la testa e l'hanno fatta grossa. La Federazione non vuole proteste ne singole nè collettive: quelli, addirittura, hanno voluto trasfoiinarsi in rissanti e si sono accaniti contro l'arbitro, contro il segnalinee, contro gli avversari, contro... il pallone. Dicono che il gol non era gol e che, comunque, Ossola eia in posizione di fuori-giuoco, segnalato. I loro dirigenti hanno anche reclamato. Ma se reclamo c'è da fare, questo è uno solo: reclamare una punì zione esemplare per gli auto ri di una così indegna e indecorosa gazzarra. Se ci sono giuocatori che non sanno controllare i propri nervi, che pa tiscono il sole ed il caldo, che non conoscono disciplina e non riconoscono l'autorità dell'arbitro, c'è modo di ridurli alla ragione e di impedir loro di fare gli eroi in dieci contro uno. Luigi Cavallero LA SERIE C (Finali) Cirone Ai 'Varese-Biellese 2-1; •Forli.-Terni 2-2 - Classifica: Terni e Varese p. 9; Salernitana 7; Bielleso 6: l'orli 1. Crono B: Leceo-'Carrarese 3-2; Lecee-M'arma 2-1; •Gorizia-Y'erona o^o - Classifica : Gorizia p. 12; Lecco 11; Parma e Verona 9; Lecco o; Carrarese 2. immiinlllllllllllitin nillillllinillllllt Venezia-Genova 3-0 VENEZIA: Eberle; Tortora. Di Gennaro; Ariem'i, Puppo, Stefanini; Alberti. Novello, Perttigo, Pctron, Alberico. GENOVA: Bacigalupo: Marchi, Spadoni; Englaro. Allasio. Genia; Sotglu, Trevisan, Ispiro, Bertoni, Conti. Zelocchi - 4000 • 40.000. VENEZIA. — Il Venezia ha pienamente meritato lo sonante vittoria sul Genova. La squadro ncroverde ho giocato con impeto, scioltezza e velocità rimarchevoli, impedendo quasi sempre all'avversaria di prendere l'iniziativa- e di svolgere un giuoco organico. Quando il Genova ha reagito nella ripresa, già tre palloni si erano aduglai'i alle spalle di Uucigalupo ed era quindi troppo tardi, Inoltro la reazione fu frutto più che altro della puntigliosità di qualche giocatore più che di una vera e propria ripresa di squadra. In somma, il Genova ha lasciato la impressione di essere rimasto sorpreso e scombussolato dall'irresistibile giuoco di un avversario assai più forte del previsto. 11 Venezia segnava il primo punto al 9'. Breve azione Petron-Novello; dal limite dell'area Petroli tirava risolutamente e la palla si insaccava in 'rete. Al 22' Petroli segnava il secondo punto. Questa volta il successo veneziano scaturiva da una duplice papera di Marchi e Bacigalupo. Su calcio d'angolo Marcili sventava l'intervento dell'onnipresente Petroli ma virgolava la palla tacendole Tare un gran companile. Nella ricaduta la palla rimbalzava a filo di traversa e Pctron, approfittando della immobilità del portiere, non aveva difficolta a spingerla in rete. La reazione del Genova era immediata e rabbiosa- ma Inconcludente. Alla ripresa una inversione di ruoli avvenivo fra. Englnro e Allasio. All'8' il Genova perdeva la occasione migliore per segnare. Su mischia scaturita da un calcio d'angolo. Trevisan indirizzava di testa la palla verso la rete e sulla traiettoria interveniva Sotgiu il quale, pure di testa, mandava sopra la traversa. Il Venezia ripar tiva all'attacco e al 17' Alberico scoccava dal limite dell'area un tiro improvviso che sorprendeva Bacigalupo. Proprio all'uli'-imo minaito Pctron veniva colpito duramente da Conta e doveva essere portato tuo. ri dal campo a braccia. milllimmiim min mimmi unum Il Modena battuto ad Ancona nel torneo di Serie B Classifica: Modena e Brescia p. 41; Napoli 40; Pi«a 36; Pro Pa tria 35; Spezia o Orcmonesc 32; Pescara 30; Kanfulla 29; Padova o Anconitana 28; Alessandria e Motor 26; Udlneso 25; Novara 24; Siena 23; Savona 16. •Anconitana.Modena 1-0. — Bete: Ratti al 25' del 2.0 t. Arbitro Pois. •Siena-Savona s-O. — Reti: Ciangolini al 44' del l.o t.; Biagioiti al 3'. Bassetto al 12' o al 33', Ciangolini al 14' della ripr. Arb Vorrocehlo. •Brescia-Napoli 1-0. — Rete: Romania ni 6' del 2o t. Arbitro Scorzoni, Alessandria."Spezia 1-0. — Rete; Tosalo al 27' del l.o t. Arb. Franchini. ■Padova.Novara 1.1. — Reti: Costa (P.) al 4' del l.o t.; Battioni (X.) al 14' della ripr. Arbitro Carpa ni. •Fan In Ila-Pisa 6-2. — Roti: Capra (P.) al 12' e al 25', Serafini IP.) al 23' del l.o t.; Bandìrali JFJ al 15' e al 31': Galanti (!■'.) al 17', Mannocci (P.) al 41' della ri'pr. Arb. Scarp<i. •Mator-Pro Patria 3-2. — Disputata sabato. •Udinese-Cremonese z-2. — Reti: Galletti (O.) al 3', D'Odorico (U.) al 24' del l.o t.; Galletti al 13'. D'Odorico al 17' della ripr. Arb. Zilti. i! Premio Principe di Piemonte Premio Principessa di Piemonte Hi. 8000. m. 4000, osM: 1. Tohiolo (67. Evans) di Ruggiero: 2. caduto e rimontato Tevere. Tot.: 6. Premio Duca di Bergamo (Lire B000, m. 2200): 1 Laurina (SS. Grilli) di Rinaldi: '2. Frate Sole: 3. Urina. Incolli incoi!.; 5 1. Tot.: 13; 7; B (18). Premio San Mauro (siepi. Lire 8000. ni. 3000): 1. Oracmio (68, Mattel) dì Meteli 2. Simba: 3. Chianti. 5 1.: 3 1: 2 1. Tot.; 18; 7; 6 (64). Doppia fra la 2.a e 3.a corsa L. 76. Premio Cassa di Risparmio (li, 10.000. m. 2200): 1. Grado 158li. linieri) Semi. Loriana: 2. Ghiribizzo; 3. Arnolfo. 2 1.; 3 I. Tot.: 14; 6; 7 (581. Duplice Ira la 3.a e la 4.a L. 1-16. Premio Prinoipe di Piemonte (siepi, L. 30.000. m. 2800): 1. Barbarelli (64. Miliano) di Seuil. San Giorgio; 2. Rossano: 3. Ala: 4. Sorcio Verde. 1 1. e ',i; 3 1. Tot.: °: 8: 11 (33). Duplice Tra la 4.a e la 5.a L. 47. Promio Carignano (L. 8000. m. 1B0O): 1. Gj-ncrinm (60. Grilli) Rcud. San Quintino; 2. fìattamelata; 3. Cabaletta. Corta testa: 4 1.; 2 1. Tot.: 7: 5; 5: 6 (18). Duplice fra la 5.a. e la- 6.a L io. Premio Castello (siepi. li. 8000. m. 2600): 1. CorJnno 166. Mattai) di ZanoM: 2. Mitridate; 3. Favorito. 1 1.; 5 1. Tot.: 6 (12). Du plice 6.a e 7.a li, 47. Cola d'Amatrice precede Fortuny nel Premio Littorio a Roma Roma, 24 m&grffio. ,gffIl Premio Littorio, ohe ha ponto a- confronto per la prima volta sulla distanza di 2400 metri cavalli giovani e anziani, è etato vinto dal «tre anni » Cola. d'Amatrice, tifila Huuderìa Aterno. Promio Littorio (I;. 100.000, m. 2400): 1. Cola d'Amatrice (55 Celli) di Seuil. Aterno; 2. Fortuny; 3. Frignano. Una. 1. e mezza; 3/4 di 1. Tot. 65. 8:50. 6.50, 436, 1978. Le altro corse sono età t* vinte da- Ntirà, Tucano, Indiano, Lrautarus. Alcramica, Milo Azzurro, Oripo.