Pareri su Attila di Italo Zingarelli

Pareri su Attila Pareri su Attila di uno scrittore turco ISTANBUL, maggio. / librai d'Istanbul sono tutti riuniti nell'ultimo tratto di quella che un tempo si chiamava la Grande Rue de Péra, e oggi è detta Istìklol Caddesi, e sulla discesa che dalla Rue de Péra porta a Galata: in altri quartieri c'è ancora qualche libreria, ma chi sia alla ricerca di opere serie antiche pcolgsbo moderne,' di pubblicazioni [cnelle varie lingue del mondo,'ndi riviste moderne, di libri hscientifici deve tare il giro sdelle dieci o venti botteqhéche Sda anni tengono il monopolio dlibrario, d_ . Stona Sincera ,riIn queste boUeqhe oggidì]fnon siete sempre bene accolti: ta simiglìanza del nenoziantb e■" ' " " rig—nsvmNdi tessuti e del salumiere, il li bravo non tiene più a vendere la sua merce, e se gli chiedete un certo libro si rabbuia, perchè lo private dell'ultimo esamplare e lui non ha speranza ai nuovi arrivi, e in particolar modo vi nega il libro esposto, dichiarando che non può guastare la vetrina. Certe vetrine, in realtà, ora presentano, più che nuovissime edizioni, nuovissime fotografie di guerra, fornite dagli uffici di propaganda del Paese al quale il libraio è legato per stirpe, interesse o simpatia. Forse porcile non aveva nessuna fotografia da mettere al posto che si'sarebbe fatto vacante, un libraio per tre settimane ha avuto l'abilità di mandarmi avanti e indietro per un lavoro sull'Afghanistan, che per ultimo m'ha rifiutato in modo netto. Al libraio, a Istanbul almeno, si fa la corte: se siete un amico, o un cliente ben visto, apprenderete a tempo dell'arrivo di cinque o sei pacchi e sarete ammesso allo spoglio; se non siete un amico, apprenderete che purtroppo c'è stato un arrivo ma che e £ " fo tutto. Vicino a un te del centro c'è un rende le ultime riviste ame-ricane o inqlesi con l'aria 6 ilr/esti di chi faccia cosa segre- tìssima e proibita, mentre si\tratta di periodici che potete acquistare dovunque, ma gra-\zie a quell'aria e a quei gesti]egli aumento il prezzo orini- naie del cinquanta o del cento \ per cento e mi ricorda un cer- to famoso oste milanese che anni fa. servito il pranzo o la'colazione, non presentava il ^ |frettolosi Dieni sino all'invero ?■■<■ T ■ - \scorgerebbe lunghlssl- ì rhf wnp infinrhmno ì cne se ne inriscniano,rmate e del regolamen- ti stradali- vedrebbe frotte di u siiaaan, veareDoe «otte ai persone salire e scendere nel- Te utrarie e nelle niazze nro-; ìe strade e neue piazze prò-. fondamente immerse ne le te-! nebre; lavoratori che per ne-i i.i ril pò-- hanno fntto ^otte cessità giorno della notte Non ci sono allarmi chei tengono. I civili possono si ri-: fugiarsi nelle cantine, ma solamente i civili ohe non hanno nulla da fare nelle ore not- turne. Migliala e migliaia di operai e di operaie continua- no serenamente il loro lavoro;!anche quando più vicini rom- bano i cannoni, anche quando;lo schianto delle bombe faj tremare le case e le fabbriche1 a denti stretti, in silenzio si continua a lavorare: gli altiforni fondono i metalli, i magli forgiano informi masse di ferro, torchi elettrici girano vorticosamente, lunghe teorie idi carrelli spostano Te materie prime di sala in sala, di macchina in macchina. I magazzini si riempiono e si vuotano metodicamente; lunghi treni partono verso oriente e verso occidente. Di notte a Berlino e in tutta la Germania in silenzio e a denti stretti si continua a lavorare: per la patria e per il proprio destino. Felice Belloni Berlino, 19 maggio. suo tempo ai produttori quando dovranno iniziare le produzioni per le quali ai sono impegnati. E' previsto che si dia la precedenza nelle consegne e altri vantaggi ai militari smobilitati. Si calcola che le somme attualmente disponibili per tali pagamenti anticipati possano superare l'importo delle vendite a rate. Ci sono negli Stati Uniti 1.259.000 persone pronte a comprare automobili a prezzo attuale e a rousei/na differita; 1.715.000 disposte a comperare un frigorifero; 1-260.000 che vorrebbero una macchina da lavare i panni. Le quali cifre non sembrano esagerate essendo i risparmi individuali statunitensi saliti nel 'k0-\t da 7 miliardi a 26 miliardi ed essendo ora bloccate le private investite. Il piano Kaiser-Nugent si fonda sul presupposto che i costi nel dopoguerra non siano più alti dei costi attuali, aumentati del frutto delle Roma latina e Roma cristiana. «La Unnin ha rotto l'ascesso romano. Oli Unni hanno spazzato via il putridume che infestava il vecchio mondo e gli hanno iniettato un sangue nuovo. La struttura etnica dell'Europa attuale risale ad Attila, che smembrando e scomponendo l'Impero romano permise ai particolarismi nazionali di farsi strada, sot- RssingndAsnnconto, bensì domandava al cliente una globale ci/m ch'ei n. una specie di tassazione ad personali. Costretto — cosa che s'accorda con la mia tenacia — o fare ogni giorno il giro delle librerie, ho conosciuto i segreti di molti scaffali ed ho sottratto roba curiosa all'oblio ed alla polvere: ed ecco come m'è capitata fra le ma-,. l Cib ^ come mè capitata fra le ma,. ni la « Contribution à une^o la sua egida., sebbene anco histoire sincère d'Attila » del™ a»0 stato incosciente tpe siqnor Kara Cremai Réscid r? poco primo. Réscid Saffet Sàffet. deputato e membro ci "« detto che i popoli si ur della Società per lo studio ruotarono con entusiasmo net della storia dei turchi. Se i le orde di Attila avendo visto contemporanei sono raramen-A* Xul »» liberatore) ». Fu. Attite giusti verso i conquistato-i«° '* J<wn*re. 9" „ Vl e a ri, la posterità, che bene- 'installarli intorno alle Site fida della gloria e dell'opera, frontiere pei- farne un cusci dura meno fatica ad essere netto e per rifornirei propri equa; ma sono trascorsi quih- ìfserciti, "."> Per pnma voldici secoli, ragiona questo\ito-'ta nclUi storia, n ninnre igerrico, e nessuno viene in aiuto sotto lo stesso scettro e di Attila, conquistatore e ! «d aPHTr lor°.10 P°rtet df1 nonguerriero — aggiungiamo noi\do- « La P.nma. c^edeT^°— noto alle masse sopratt,U-\ne germanica risale ad Attila to a motivo della frase che'che,nltni *°.ttoJ° "*;, dove passava il suo cavallo',™. *■ Vàrie delle trinon tornava a crescer erba. : teutoniche e.lassoni ». A. Réscid Saffet sa bene che lal™loro ' Qtta 5 °°Tde^C H~ sua tesi è destinata ad incon-\t%^^nP°&nS leggendo i tettare scetticismo, comunque < ^&J*#&j*ìa %™ ^S™ è risoluto a lavorare obietti-VS^JSSS^TSa^w^Si. vomente «con gh stessi ma-f.£«™°J*^"la'£^™g* teriali che hanno servito o ^« «JLffT10*?^, costruire f monumenti d'ai- \ ^J^J^L,',*1 surdità ohe schiacciano la ■ aiiOT," memoria del Grande Uomo ». | A^fa^b?X-?T taSi de Ito Noi abbiamo finora vieto Ai-ìtllSL"LhmS . En^tnZ«n tila attraverso occhiali ap.\ord^e politico e della riforma ti d idii li di'socvue>t tila attraverso occhiali ap\^pannati da quindici secoli di'socvue>t fanatismo, laddove la realtà imporrebbe di vedere quanto segue: «Attila fu il flagello di BattIn TiDi ltt i Battiamoci A petto. «Attila fu il flagello di In Tito Livio si legge che Dio soltanto per t preti e gli,a mondo romano si trovava a amministratori latini intere»-< quei tempo tn condizioni tali sati a mantenere le nazioni'da non poter sopportare nè i sotto il dominio di Roma. Per,propri mali, nè i rimedi. Orle nazioni stesse, Attila fu immane, alla decadenza morale definitiva un liberatore, e del di questa civiltà esausta « gli resto fu per questo titolo che nnni opposero l'esaltazione egli si assicurò il concorsoi dei sentimenti d'un ordine suvolonteroso di tanti popoli_ar- periore e introdussero in Oc- sec , " concetto della nazio-'^ellenismo, che la decrepitez!}e j°sse talmente sviluppato za romana aveva perduti. La ia itl?"Te 1 Popoli a battersi struttura della società euroPe,r Atu'à contro Roma. Ma\pea, in opposizione a quella 5,1? scossa unnica svegliò aelia società romana, data l El'r0P^ intorpidita dalla ctr- dalla rivoluzione sociale prorazione romana e dalla ri- vocata daqli Unni, prej0 i "lincia o dalla .sottomissione q,lau si distinguono i nuclei fistiane... Per l Europa in- delle classi moderne... ». In secchiata il passaggio degli gomma, senza Attila, l'Euro u.nni 'u un. meraviglioso vac- pa avrebbe conosciuto le isti0'"0'. 'a PJ" vivificatrice tra- tnzioni sociali chissà con qua sfusione di sangue. Ci sono je ritardo. Quindi lo scrittore VJM<" il nostro sangue, la no- rammenta che le più qrandi stra disciplina, il nastro ca- civiltà sono nate dalle più r.attere' n \ievito t»ranioo per grandi miscele di popoli, af Pasta eu ,i h tib grandi miscle di ppl, f Pasta eu- ,ermazione che non stupireb E ner '"%» £ per Pasta eu- ,ermazione che be affatto se ìe7é"ciie Zn^lraZ'o^deTa ^pofo '0Vea di ouel temùo» E ner 'u"%» P » • 9 tempo». £, per De affatto se q„an(0 t mongoli non fonnas- dalla, boera del aeTa che ima imzionr de.in tJl oocca °f ' nazione ae,ia (e di un popoh massa unnica comandata da t h be affatto se ncn partisse 'u%» De affatto se l ncn é prazzismo in rapprésentan razzista all'è senza avete razzismo in l^ ^pofo ne (e di un popoh massa unnica comandata da stremo anche turchi ariani le imr.mnte et sr'e7"°> ancne \i £ 1in '-, « ip .lte. e£ proclamato il razzismo in niche della citata trasfusione l„„„j „ ,ie7oii<iiimn dpi nWui tuttora si Hsmntr^hh*™ _ ZgP» fSLf,"S razzista allè senza avete razzismo in Vìicri^ce"Vnastro n«fnT«" leP' ,ProP''? nei confronti de- "'ensce u nostro nulo e — „fj allogeni v°ntJ Per ^o ch'incirca iiventijneìla sua terra e degli stranieri dei ragazzi europei J P dei ragazzi europei. j Gli è che, lungi dall'essere barbari, < gli Unni„ ragionavano più logicamente, cono scevano più lingue e si vesti 'ti- vano - e viueuano con più gu iti- sto di coloro che da barbari Altre benemerenze Altre benemerenze di /. hi : < Dal putito di vista ; l'ii p; co, l'invasione unnica sposta li trattano »; e come si po il centro di gravità dell'ege- trebbe dimostrare che l'inva nionia europea, che sfugge or-'sione di Attila segna, con il mai ai rivieraacfti del Medi-1crollo definitivo dell'impeto terraneo per passare fra le romano, «il primo incosciente mani di genti abitanti più a risveglio delle nazionalità eu nord del continente. Attila nopee », cosi sarebbe dima [siamogliene obbligati) ha strabile che le grandi correnti ■mostrato la strada delle gran- commerciali che solcano l'Eu di invasioni ai germani, ai.ropa risalgono alla domina franchi, agli ostrogoti e a tutti «ione di Attila. Nè basta: «Il i popoli contemporanei euro- cavallo, fattore, di conquista, pei, prima spingendoli verso'di rapidità negli attacchi, è ovest e poi inquadrandoli per'un elemento di offensiva adtrascinarli in Italia. Attila ha domesticato a uso esclusivo scosso l'Europa, le ha reso il dei turanici contro il cane, esenso dinamico, il senso delle'lomento d'allarme e di difesa sue capacità d'azione, il senso'a uso degli occidentali». Andella libertà, di amministrar- cota: nel campo letterario gli si infrangendo il giogo roma- Unni debbono essere stati su no, della libertà di pensare seriori a tutti i popoli con rompendo il giogo del clero e temporanei, sol perchè il loro fu. in questo il precursore del- alfabeto contava Si lettere, la riforma e del laicismo dello contro 25 dell'anglo-sassone Stato ». e gotico, 21i del greco e 21 del Viva Attila, abbasso Roma, latino. Pei- disgrazia, non un ►ééèièétÉtÉÉÉiÉÉèÉÉi monumento letterario unnico è arrivato fino a noi: ma gli Unni scriveriano su pelli sec che « distrutte dal tempo e .soprattutto dai loro nemici*, Quattro secoli dopo la battaglia di Chàlons-sur-Marne — che Attila non avrebbe affatto perduto, essendo rimasto padrone del campo — spuntò Carlomagno « selvaggio e bestiale ». Attila ebbe vedute più larghe che Alessandro e Cesare, Attila fece le sue campagne non con e serciti — e dalli — ma con lincio»!. « Prototipo degli eroi di Carlyle e del superuomo di Nietzsche, Attila, creatore di disciplina, getta le basi di un ordine nuovo rispettoso delle autonomie nazionali, che si eleverà sulle rovine del mondo nomano e si svilupperà rigoglioso nel Rinascimento... ». Picchiamoci il petto: a quale cose, nessuno di coloro che ad Attila debbono tanto pose mai mente. Gli uomini del Rinascimento meno degli altri. Ancora meno, forse, Attila steso. somme versate. In questo presupposto arbitrario consiste il rischio della consegna differita; non verificandosi quel presupposto si andrebbe incontro ad un fallimento generale di tutte le industrie impegnatesi nelle consegne e di quelle ad esse connèsse, a meno di un intervento statale di salvataggio. Però il piano Kaiser-Nugent, benché fondato su ipotesi non controllabili, è da considerarsi un apprezzabile espediente j*er facilitare il passaggio dall' economia di guerra all'economia di pare e per evitare la crisi della disoccupazione conseguente al contrarsi delle produzioni belliche. Il piano Kaiser-Nugent si ispira al piano precedentemente formulato dal nostro Ministro delle Finanze, Di Revel, di vincolare ! risparmi, con potere di acquisto garantito dallo Stato, all'acquisto di beni da prodursi a guerra Imita. $ Italo Zingarelli