Verso una nuova fase

Verso una nuova fase Verso una nuova fase della guerra del Pacifico I formidabilAmerica si Lisbona, 18 maggio. Le divergenze fra alleati sulla condotta della guerra contro il Giappone sono con-iférmate dalla stampa cinese\ache appoggia le proteste au- j straliane contro l'idea di | aspettare ad attaccare il Giappone a quando l'Asse sia stato costretto alla capitolazione. Il Contrai Daily News, giornale ufficioso di Ciung King, e il Ta Kung Pao notano che l'Australia costituisce la base avanzata più importante per tentare l'invasione del Giappone e che la sua perdita sarebbe gravissima. La minaccia contro il continente australiano è ormai cosi grave che non è più possibile trascurarla. I due giornali lanciano però un appello alle nazioni unite perchè rafforzino immediatamente il fronte del Pacifico sud-occidentale. Il Ta Kung Pio esprime anche il parere che il Giappone possa lanciare quando voglia una offensiva di sorpresa, e rievo cando il disastro di Pearl Har bour esprime il timore che il generale Tojo stia studiando un altro brutto tiro del genere. Il giornale insiste perchè gli Stati Uniti inviino i rinforzi in Estremo Oriente prima che la potenza del Giappone sia troppo grande e conclude: «La crisi è imminente; coloro che colpiranno per i primi saranno in vantaggio ». L'Agenzia cinese Cckiai afferma che la potenza del Giappone aumenta sempre più perchè esso lavora febbrilmente a sfruttare le risorse dei territori conquistati. Concentramene nipponici navali, aerei e terrestri sono stati segnalati a sud-ovest del Pacifico e nel Golfo del Bengala. I viaggi del Primo Ministro nipponico Tojo nel Manciukuò, a Nanchino e a Manila sono interpretati a Ciung King come la preparazione diplomatica di una nuova fase della guerra. Questi avvertimenti della stampa sono senza dubbio destinati a sostenere l'opera diplomatica che svolgono a Washington il ministro degli esteri cinese Soong e la signora Ciang Kai Scek tentando di far comprendere ai militari anglosassoni che il miraggio di mettere l'Asse fuori combattimento senza avere le forze sufficienti per condurre qzmd1ddBfdpc.I'zomedlcontemporaneamente una of-forcina r>/-\ntm ,1 niannnro nrt. fensiva contro il Giappone po trebbe costare la disfatta fina le sia nell'Europa che nel Pacifico. E' probabile che gli esperti militari anglosassoni sjano consci delle difficoltà, ma le niasse popolari in Inghilterra e in America sono invece affascinate dall'idea di una prossima invasione dell'Europa. L'enorme propaganda esercitata al fine di abbattere il morale dell'Asse, come è sempre successo durante questa guerra, si ritorce anche questa volta a danno degli stessi alleati. Vari giornali sono stati già costretti negli scorsi giorni a rilevare che la resistenza offerta dalle truppe dell'Asse in Africa basta a farsi un'idea delle difficoltà contro le quali domani urterebbe un tentativo d'Invasione: ma ciò nonostante e mal grado anche le manifestazio ni di volontà e di resistenzasvoltesi alla Camera italianae nel Paese, in Inghilterra e in America vengono messe continuamente in circolazione SUI COntO le voci p.'ù assurde dell'Italia, voci che creano nel popolo pericolose illusioni. Il Daily Herald ammonisce gli inglesi e gì) alleati a non commettere là pazzia di credere ad una facile vittoria, ma a prepararsi -invece ad una lotta dura e sanguinosa. Il Dnily Erpress a sua volta invita il popolo a rimanere calmo e indifferente dinanzi alle voci che corrono. Altri giornali avvertono che queste voci essendo troppo ottimiste possono essere qualificate come disfattiste. Alla frontiera indo-birmana i apprestamenti teme una nuova i\amntontano j | è r i l ù e , o , o a a a i i o e quantità di altre ai mi, munizioni, vestiaii, provviste e materiali vari. Le. nostre perdite nelle attuali operazioni a TU) morti e 13Slf feriti. Sono andati perduti 1/8 nostri velivoli. I combattimenti nella zona di frontiera fra l'India e la Birmania sono entrati nella fase decisiva colla cattura della città di Maungdaw, da parte dei nipponici, annunciata oggi dal Gran Quartiere .Imperiale giapponese. Le for'ze giapponesi si trovavano oggi a soli cinquanta chilometri dalla frontiera indiana e, secondo le ultime notizie dal fronte, esse continuano la loro avanzata lungo il fiume Naa. Il più grave pericolo minaccia in questo settore la dominazione britannica in India, settore che gli inglesi stessi avevano scelto quale punto di partenza delle operazioni che avrebbero dovuto concludersi con la riconquista della Birmania. I preparativi per l'avanzata britannica su Akyab — co me i giapponesi hanno potuto I NUOVI PROGETPerfetta sonella dilesaRilievi della stampliani di fronte allaBerlino, 18 maggio. La propaganda nemica si compiace di fare delle miserabili speculazioni su pretese disastrose conseguenze che la perdita del bastione tunisino avrebbe per l'Italia. Tra il dolore per questa perdita e l'impressione per i continui attacchi aerei terroristici sulla penisola la popolazione italiana dovrebbe —■ secondo la propaganda nemica — avviarsi presto o tardi verso un vero e proprio logoramento della sua forza morale, tale da met- -,terl ^ jn con(jizioni . . r di non i I NUOVI PROGET nipponici - In Pearl Harbour I costruito. recentemerano statisi di quanbritannicasia oggi dtere. I gevano costrcaserme truppe, edportanti dnizioni e giapponesimponenti riuscite, battimentpali sono Buthidaunrespingeremico, ciò la conclusze britannAkyab stramontatcerto che solo che vero terriponesi covanzata più favorchè si postrade chavevano I recentemente accertare — erano stati molti più grandiosi di quanto la propaganda britannica, per ovvie ragioni, sia oggi disposta ad ammettere. I genieri britannici avevano costruito nuove strade e caserme ed ospedali per le truppe, ed avevano creato importanti depositi di armi, munizioni e viveri. Se le truppe giapponesi, malgrado questi imponenti preparativi, sono riuscite, dopo accaniti combattimenti, le cui fasi principali sono segnate coi nomi di Buthidaung e Maungdaw, a respingere sempre più il nemico, ciò permette di trarre la conclusione che le speranze britanniche di rioccupare Akyab sono definitivamente tramontate. Appare inoltre certo che in questo settore, il solo che ancora li separi dal vero territorio indiano, i giapponesi continuano la loro avanzata in condizioni molto più favorevoli di prima, perchè si possono avvalere delle strade che gli inglesi stessi avevano poco tempo addietro TI OFFENSIVI A

Persone citate: Ciang Kai Scek, Kung, Pearl Har, Soong, Tojo