La paurosa miseria

La paurosa miseria La paurosa miseria delle classi povere inglesi L'aumento crescentI pastori anglicani Lisbona, 17 maggio. I risultati dell'inchiesta svolta per stabilire il livello di vita delle classi sociali In In¬ ghilterra, continuano a preoc-! cupare la stampa londinese, specialmente depo che 1 giornali dei paesi neutrali e delle nazioni dell'Asse hanno trattato il medesimo problema. Il giornale britannico Economist ritorna sull'argomento, osservando come le tristissime condizioni di vita delle masse popolari, conosciute fino ad ora soltanto da pochi medici e da un numero altrettanto esiguo di funzionari, so- no divenute di dominio pub- ! bile©- dopo la ipubblicazione ldei risultati dell'inchiesta. Il giornale sottolinea che la miseria delle classi povere inglesi si è rivelata in modo evidente e perciò ora tutto il mondo sa che asiste in Gran Bretagna uno strato della popolazione che non vive, ma vegeta ed ha raggiunto un grado di indicibile degenerazione. Ragazzi senza educazione morale e autocontrollo, che mentono, bestemmiano e rubano, di infime condizioni fisiche oltreché morali; madri completamente prive di ogni senso morale: ecco l'immagine mostruosa della popolazione del- la grande città inglese. «Que- ■ ° ■ - ■■" ■ i sta —> conclude il giornale — è il risultato di un sistema sociale corrotto che dovrebbe assolutamente cambiare, perchè l'Inghilterra sia In grado di parlare di progresso sociale ». Intanto, mentre ohe le statistiche ufficiali britanniche tentano di dimostrare che il costo della vita è di poco aumentato, la stampa londinese pubblica continue lagnanze da parte degli operai ed impte-1 fati di tutte le branche indù-1 striali e commerciali sulla in-1 sufficienza delle paghe che1sono ritenute troppo basse per poter con esse affrontare il costo della vita che ha subito, in questi ultimi tempi, degli aumenti notevolissimi. Le notizie sulla minaccia di sciopero da parte del ferrovieri, dei minatori e dei metallurgici non sono per nulla cessate e nuovamente la stampa deve adesso occuparsi del malcontento che regna fra gli addetti ai trasporti. Il Daily Mail si fa il portavoce delle gravi preocoupaziont per le inevitabili perturbazioni che potrebbero derivare se i duecentomila impiegati addetti al traffico passeggeri dovessero dichiarar lo sciopero. Solo recentemente, questo gruppo di impiegati ha visto le sue domande d'aumento di salario respinte da una commissione arbitrale, in conseguenza di che, scioperi sporadici avvenuti in alcuni settori del servizio, hanno paralizzato il traffico in diverse regioni. Le maggiormente colpite sono quelle di Derby, Essex, Yorkshire e' Buckinghamshire, di dove i passeggeri non hanno potuto affluire verso i loro centri di ordinario lavoro. Ma le lagnanze — continua il giornale — ncn sono limitate alle classi degli effettivi lavoratori, siano essi operai od impiegati, ma si sono ultimamente estese anche ai pastori della chiesa anglicana i quali si lamentano che. dato l'alto costo della vita, il loro attua'e reddito è assolutamente insufficiente. Una commissione, specialmente nominata, ha eseguito una inchiesta ed ha stabilito che il minimo salario occorrente ad un pastore è di almeno quattrocento sterline annualmente, ammontare questo che nella grande maggioranza dei casi non viene raggiunto, perchè le comunità, afflitte, come sono, dal caro vita, non possono quotarsi nella stessa misura del passato. Ed i pastori anglicani — >»»»♦»»»♦»»»»♦»♦♦♦♦♦ I DELITTI BRITANNICI e del costo della vita minacciano lo sciopero minimo di salario ritenuto in conclude il giornale — hanno dichiarato che si rifiuteranno di prestare la loro opera se le comunità non pagheranno ildispeogabile per le loro necessità. La crisi dei trasporti nel Medio Oriente Ankara, 17 maggio. Nella conferenza dei traspor-, ti nei paesi del Medio Oriente ! che ha avuto luogo a Beirut sono stati discussi gravi prò blerni fra cui la mancanza di pneumatici, di pezzi di ricambu> automobilistici e la crescente diminuzione dei depo siti ferroviari per il logorìo del wf'l^m'eumaUcf' dàsU StatilUniti' ^uuàno1Ct'antogpiù'fn-1 sufficienti in quanto la' goni- ma sintetica americana si di-.mostra soggetta ad un logò- rio molto pfu rapido del pre- visto. Queste crescenti dttfi- colta dei trasporti, che acccn- :nano ad acuire straordinaria- lmente la crisi degli approwi- •gicnamenti, acquistano parti- 1 colare gravità di fronte al categorico rifiuto anglo-ameri-1 cano, nuovamente ripetuto, di ! consentire l'uso dei mezzi di ! '^^/"ìlU'are per scopi, civili. Il traffico ferroviario 1 j! | '| i I Tutta la stampa brasiliana i si dimostra gravemente preoc- cupata perle gravi dimcoltàlno unanimi nel ritenere chejdopo aver razionato lo zucche- ro, il governo dovrà procederci al razionamento del burro, la date le difficoltà è diventato così lento che rende quasi impossibile i trasporti delle merci deperibili. Difficoltà alimentari in tutto il Brasile Buenos Aires, 17 maggio. cui scarsità è adesso tale che davanti ai negozi si possono osservare tutti i giorni delle lunghe code di persone in attesa di potersi procurare quella minima quantità indispensabile agli usi domestici. Nel distretto di Rio de Janeiro scarseggia molto anche il sale e, data la mancanza di tonnellaggio disponibile, non è possibile prevedere, per il momento, quando se ne potrà importare. alimentari che "sì incontrano nella maggior parte delle re-I gioni brasiliane. I giornali so -- •—■ —■ ••«• -•-

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