Agricoltura, Africa Italiana e Scuola

Agricoltura, Africa Italiana e Scuola Agricoltura, Africa Italiana e Scuola nei discorsi di Pareschijeruzzi e Biggini Roma, 13 maggio. Presiedute dal presidente del Senato conte Suardo, si sono riunite le Commissioni dell'Agricoltura e dell'Africa Italiana per l'esame e l'approvazione dei relativi bilanci. Il Ministro Pareschi rileva anzitutto che, nell'esamlnare i problemi dell'agricoltura non si può non ricordare la collaborazione efficacissima che i rurali italiani stanno dando alla resistenza dèi Paese, sia con la loro opera tenace e quotidiana di produttori sia con il loro eroico contributo di combattenti. Riassume poscia in ampia sintesi l'azione svolta dal Ministero nel campo dell'alimentazione Dopo aver ricordato che nel quadro delle discipline predisposte giocano elementi imponderabili che sono la conseguenza diretta dello stato di guerra e dopo aver elogiato il ivoro silenzioso e tenace pieno di abnegazione e di alto senso del dovere dei suoi collaboratori, in particolare quelli delle zone bombardate, in cui i servizi della produzione e dell'alimentazione sono veri e propri servizi di guerra, ilMinistro Pareschi ha conclusocon elevate parole di fede nel-la vittoria. Sul bilancio dell'Africa Ita- ine del Duce liana, il relatore sen. Barzini dichiara di non aver nulla da aggiungere alla sua relazione. Il Ministro, prima di iniziare l'esame particolareggiato del bilancio, afferma che basta la guerra ad illustrare le profonde oscillazioni che hanno subito gli stati di previsione durante gli ultimi anni. Il coraggio indomito, ormai leggendario con cui i nostri soldati si sono battuti, particolarmente nell'Africa settentrionale, dimostra che essi si battevano non per difendere un possesso recentemente acquistato o posizioni molto lucrative, ma perchè sentivano di affermare un diritto secolare che costituisce una condizione insopprimibile di vita per la nostra Italia. Passando all'esame del bilancio l'oratore dichiara che nel Ministero si sono disposti i servizi necessari per 11 pagamento dei crediti in conto del governo, venendo cosi in aiuto delle imprese che avevano impegnato tutti i loro capitali in Africa, e rimediando in parte ai danni da essi subiti. Si è inoltre provveduto ;all'opera di assistenza, che è 'stata molteplice e spesso di ca1 rattere delicato. Il plauso più vivo merita il personale di governo dell'Africa italiana che ha dimostrato un senso formidabile di civismo, continuando a svolgere le sue funzioni anche durante l'occupazione nemica. Sono circa 8.400 i funzionari che sono rimasti ad assicurare la loro assltenza a quelle nostre popolazioni. Questo personale ha inoltre dato un contributo ammirevole alle operazioni di guerra come dimostrano i 51 Caduti, le tre Medaglie d'oro, le otto d'argento, le 12 di bronzo e le lo Croci d; guerra che costituiscono il ruolo d'onore del personale di governo dell'Africa italiana. Non ine |no degna di lode è .l'opera deiM Polizia dell'Africa italiana i che ha dato un notevole ap- i porto non soltanto per quello e , a i " e .. che riguarda il suo servizio d'Istituto, ma anche per il diretto concorso alle operazioni di guerra; basti ricordare che essa ha avuto 108 morti ed ha meritato quasi 300 ricompense al valore compresa una medaglia d'oro. Il nostro cuore di italiani e di africanisti ■— ha concluso il Ministro Teruzzi — non è certo giubilante. CI invade l'amarezza d'aver dovuto cedere alla strapotenza del nemico ma noi siamo certi dell'assoluta precarietà della sua vittoria. Noi sappiamo che ritorneneremo : ne e garanzia sicura la forza leonina con cui si sono battuti fino all'ultimo istante i nostri soldati nell'estremo lembo della Tunisia. Questa è la nostra assoluta -certezzaSi è pure riunita la Commis sione dell'Educazione Nazionale insieme con quella di Finan a c e a a i i : a i ri a za per l'esame e'l'approvazione del bilancio dell'Educazione Nazionale. Il ministro Biggini, tracciato un quadro dei problemi posti dalla guerra ne! settore scolastico, e primo fra tutti quello del funzionamento della scuola nei centri colpiti dall'offesa aerea nemica, ha dichiarato essere suo intendimento rinnovare solo quanto è indispensabile, procedendo per gradi. Ha quindi delineato i- compiti e la responsabilità degli insegnanti nell'ora presente, e ha poi largamente trattato i problemi che riflettono da vicino i varii ordini di scuola, dalla scuola materna all'università. Riguardo alla scuola elementare, dopo, essersi soffermato sull'importanza del nuovo inquadramento dei maestri e dei direttori didattici, ha confermato che la direttiva della ruralità della scuola elementare corrisponde al preminente Interesse politico, economico e sociale della lotta contro l'urbanesimo. Riguardo all'ordine medio, considerato che quest'anno si compie il primo ciclo triennale della nuova scuola, ha sottolineato come i dati forniti dall'esperienza abbiano messo in giusta luce la bontà della scuola stessa nel quadro della riforma. Per quanto concerne l'ordine superiore ha ricordato che nel recente Consiglio dei Ministri è stato approvato un disegno di legge sull'attuazione graduale dell'ordinamento scolastico previsto dalla Carta della Scuola. Il Ministro ha quindi insistito sulla necessità di evitare l'eccessivo affollamento dei licei classici e degli istituti magistrali e di potenziare le scuole e gli Istituti tecnici. Occupandosi' poi in modo particolare dell'ardine universitario, il Ministro ha preannunciato che l'organizzazione didattico - universitaria sarà sottoposta ad una revisione in base al prìncipii fissati dalla Carta della Scuola, e a tale proposito è stata istituita una apposita commissione composta di docenti. Nell'ampia esposizione del Ministro hanno trovato anche posto i rapporti tra Scuola, GIL e Guf di cui sono state precisate le rispettive sfere di azione che si riassumono tutte nell'unitario processo educativo del giovani. Il Ministro ha concluso ohe, nel turbine della guerra e pur ne.le alterne vicende delle armi, l'Italia fascista offre al mondo uno spettacolo unico: lo apettacolojl un popolo che si presenta con ordinamenti scolastici cosi moderni e attuali che nemici ed amici non possono non ammirare e imitare. Calorosi applausi hanno' salutato la fine del discorso {'del Ministro che era stato seguito dall'assemblea con viva attenzione.

Persone citate: Barzini, Biggini, Duce, Pareschi, Teruzzi