lità dello Zar rosso

lità dello Zar rosso lità dello Zar rosso alla distruzione del tonnellaggio Gli anglosassoni sempre cordo sostanziale con la rà a Stalin se pure Roos Lisbona, 13 maggio. A Washington si lavora febbrilmente: esperti militari ed uomini politici sono all'opera per gettare giù plani che devono tener conto di una grande incognita, l'incognita russa, e che poi almeno in parte dovranno essere presentati al grande assente di Mosca. A guanto si dice è Churchill che dovrà incaricarsi di sottoporli a Stalin, ma c'è anche chi ere. de che Roosevelt potrebbe accompagnare il compare. Ad . ogni modo è interessante constatare ohe non si fa più l'ipotesi di un viaggio di Stalin a Washington. Necessità di nuovi piani - Nelle due capitali anglosassoni l'annunzio di questa nuova Conferenza anglo-americana ha prodotto un vivo senso di sorpresa. Infatti era stato assicurato in precedenza che a Casablanca erano stati elaborati i plani militari per nove mesi, mentre ora ■— dopo soli • quattro mesi — si sente il bisogno di farne dei nuovi o di rivedere i vecchi. Naturalmen. te i commentatori ufficiosi dicono che si tratta soltanto *di definire i particolari per la pratica esecuzione dei progetti elaborati a Casablanca per la creazione del secondo fronte europeo. Ma chi ha buona memoria ricorda che il Primo ministro Churchill riferendo alla Camera dei Comuni sullincontro marocchino VII febbraio, dichiarò che erano già stati fatti i piani completi di azione allo scopo suddetto e che 'comprendevano la distribuzione delle forze militari ed il loro impiego, cosicché non restava altro che passare alla esecuzione. Dunque è innegabile che si è sentita la necessità di discutere i nuovi piani che erano stati stesi, ciò ohe è spiegabilissimo pensando che essi parv tlvano dal presupposto di poter raggiungere un accordo completo sia politico che militare con la Russia, mentre finora di questo accordo non c'è nemmeno il principio. Allo stato attuale delle cose occorre dunque che i plani militari tengano conto del fatto che gli anglosassoni non possono ancora vedere nel governo sovietico un alleato ma devono piuttos'o vedervi un ambiguo nemico. E' anzi prevedibile che allorquando Churchill con o senza Roso e ve it avrà preso contatto con Stalin, le discussioni militari e politiche debbano essere riprese. Oltre a ciò si osserva che a Washington si trovano lord Beaverbroock nella sua qualità di fautore del secondo fronte e non in quella di membro della delegazione. Benes ex Presidente dello Stato cecoslovacco nella sua qualità di amico della Russia, il ministro degli esteri cinese, quello australiano, la signora Ciang Kai Scek ed il messo di Roosevelt nell'India, Phillips. Tutta questa gente deve ben occuparsi di problemi politici! li pericolo sottomarino Queste semplici considerazioni sono state sufficienti a distruggere immediatamente le troppo sempliciste spiegazioni ufficiali secondo cui a Washington si sarebbero dovuti discutere soltanto 1 particolari per l'esecuzione dei Eiani militari di Casablanca, •'altra parte le successive informazioni da Londra e da Washington hanno finito' per ammettere che quegli uomini politici e militari convenuti nella capitale statunitense hanno da risolvere grande copia di problemi e che Churchill sarà costretto a rimanere colà per parecchio tempo. Un motivo per cui si sono rese necessarie le nuove discussioni è, come abbiamo detto, da ricercarsi nell'isolazionismo di Stalin e nelle sue non celate aspirazioni espansionistiche. Ciò rende, necessari progetti d'indole politica per ricercare il desiderato accordo sulle rispettive parti della pelle dell'orso, e progetti d'indole militare che tengono conto delle necessità di essere in grado al momento op portuno di contrastare il passo alla marcia dell'esercito bolscevico. Un altro motivo che quest'oggi viene apertamente riconosciuto nelle corrispondenze da Londra, è quello.della guerra subacquea che è ben lungi dall'essere vinta dagli alleati. I sottomarini dell'As se costituiscono ancora la pri ma difesa del continente europeo e non possono essere ignorati dai piani militari del la cosiddetta invasione. A questo riguardo occorre ricordare che all'epoca di Casablanca i dirigenti anglosassoni partivano dal presupposto che il sottomarino sarebbe presto stato vinto. Ciò è stato ripetutamente e perentoriamente dichiarato. Le cose invece sono andate in senso opposto e oggi i calcoli del tonnellaggio necessario alla creazione del secondo fronte devono essere rifatti in base alla realtà tenendo cioè conto di una quantità X di affondamenti che gli esperti cercano * di determinare in base all'ef. ■ Acacia attuale della guerra subacquea. Ben a ragione dunque le informazioni anglosegoni mettono oggi al primo posto delle discussioni di più preoccupati del disac Russia • Churchill riferievelt non andrà a Mosca Washington il problema del tonnellaggio. Questo problema viene esaminato naturalmente dal doppio punto di vista delle perdite presumibili nel corso del tentativo d'invasione e delle necessità dei trasporti. Questo secondo aspetto del problema è complicato da vari fattori : agli alleati non occorre soltanto tener conto delle truppe e del materiale che occorrerebbe trasportare nel vari punti delle supposte operazioni e sulle varie tappe di rifornimento, ma anche pensare agli altri fronti già esistenti. Gli anglosassoni infatti sono premuti dagli alleati russi, cinesi ed australiani per un aumento delle forniture belliche. Tutti vogliono garantirsi contro 1 pericoli che la creazione del secondo fronte europeo si risolva in una sospensione degli invil di materiale ai loro eserciti e tutti cercano di assicurarsi fin d'ora il massimo possibile di forniture. A tale scopo sostengono che d'ora innanzi i convogli dovrebbero essere fatti passare dal Mediterraneo invece che dalla linea del Capo, ciò che significherebbe un aumento fortissimo del tonnellaggio disponibile. Questo ragionamento non è ammesso dagli esperti britannici che ritengono la via del Mediterraneo tuttora pericolosa ed usufruibile soltanto in caso di necessità mediante una straordinaria copertura aerea. Cosicché la tesi anglosassone in linea generale e che, durante il periodo critico del tentativo d'invasione, gli alleati dovranno piuttosto prepararsi a sacrifici che ad aumenti delle rispettive attribuzioni.