p&i un dado

p&i un dado p&i un dado di flottino fUcaóoM Z it ll Mdopo la partenza del Ricasoli. imdnciare in Italia. Venne inSl erano rivisti nel 1856 quan-l fatti il portentoso '59. E la Todo il Barone, ritornando dal-lscana ebbe la fortuna di affll'Inghilterra, era ripassato da darsi al più rigido e giusto dei ii li lò d dp ggsuoi uomini; con lui salvò, dopo Villairanca, la sua indipendenza, compi la sua annessione. Nel settembre del '59, giorni ! difficili, la Betsy scriveva a I colui « che In un giorno di afjflizlone si era detto suo fraI tello e amico > quanto gioiva i per lui e per l'Italia, aggiun¬ , d ò S £fat Zurigo, avviato alla Maremma dove si proponeva di bonificare la terra, in attesa di bonificare degli uomini. Gli era morta la moglie, non aveva più che l'unica figlia, anche lei Bettina, sulla quale versare il suo affetto solerte e pedagogico. L'anno dopo era morta anche la Bettina Meyer, pi l yi per lui e per lItalia, aggiunsi era data la morte: In quella, _ d ò. tSe non £fa.nte CMa.V?»?»m?lta 1ÌK<;nza. eil passati mesi g orlosi, 11 nosensibilitA, c'era dell'esaltazio-'^£^0 d0veise soffrire dei cSo^^ JrtrV'K?1 ^me,nHv T'^vteeri^Risp^ndeva3!! ffi fratello Conrad, che frattanto ^ ' n buon Dio, che mi ha clsa^alStt"0116 M Una affidato gli affari' di questo casa di salute. j paese, mi ha dato anche una Da Brnlin a Fir»nz» j serenità, una calma che non ua crono a rirenze h0 maì avutu yeguale m vita Sorella e fratello, venuti in | mia ». Italia nel 1858, erano stati ( L'idea che 11 Ricasoli avesse ospiti del barone Bettino, nel pen=ato a sposarla era, evlsuo castello di Brolio in Chian- dentemente, un'idea unilateti. Avevano visto il feudatario : rale ma si fissò nel cuore inliberale nel duo dominio sulla cantato da quell'uomo forte e terra e sugli uomini. Brolio triste ch'era adesso anche un era un esperimento di agricol- ! grande uomo. La Betsy s'imtura razionale e di educazione maginava d'essere lei a sciomorale. Più che mai Betsy : giierlo da un impegno, che poammirei quelI uomo d azione, teva essere ostacolo alla grancosi nobilmente sovero con gli dezza ai iui. « Preferisco non altri e con sè, che pur confes- ; rivedervi più ed esser degna sava alla giovane amica la se- di voi. La vostra Patria ricogreta tristezza di un cuore so- n0scente e l'Europa ammiralitario. Passati da Brolio a Fi- n0 u grande uomo e gli lmrenze, c'era stato quel bacio, j pongono grandi compiti. Nel Anche il fratello, messo a | miei ricordi voi resterete semparte dalla sorella, ebbe l'idea ; prò il nostro amico di Brolio ». che 11 Barone pensasse a spo- Assai probabilmente 11 Frisarla. Ma essa vedeva impos- ' casoll nel sentimento esaltato siblle il matrimonio fra una della' signorina svizzera non protestante e un cattolico, vide più che un'amicizia devotanto più che ora 11 Rlcasoli ta e delicata. Ma la Meyer non doveva tutto ae stesso al suo fini più di lavorare sulla sua paese: egli sentiva che un'fantasia amorosa e sulla rigrande momento stava per co-, nuncia che le pareva di aver fatta, per la grandezza deU'il.|lustre amico,Talla sua felicità.!Passarono gli anni. L'Italia era fatta. Il Rlcasoli, passata la sua grande ora politica, era ritornato in disparte. Quando, nel 1872, la Betsy con l'inseparabile fratello ritornò in Italia, non volle rivederlo. Lo rivide da sola — il fratello si era sposato — a Roma nel '76: lei aveva ormai quarantacinque anni e lui sessantasette. « Si spesi e sia felice », le disse saggiamente il Ricasoli, ma la ragazza ostinata scrisse nel suo diario: < Di nuovo mi strinse la mano appoggiata al suo braccio, dicendo: Lei mi comprende. Dalle sue labbra significava ancora:' Lei sola mi comprende, e non era parola di commiato ». Per quel bacio venuto a sfiorarle la bocca tanti anni prima, la Betsy volle rimanere sino alla fine la tacita fidanzata dell'anima dell'ammirato barone. Ottobre 1880 Una sera d'ottobre del 1880 — si legge nel suo diario — il lago di Zurigo era in tempesta. La Betsy, che aveva cinquantanni, nella sua chiusa stanza stava leggendo 1 Vangeli e ascoltava il rombo delle onde che si frangevano sulla riva. « D'improvviso sobbalzai. Rlcasoli stava dinanzi a me, cosi vivo, espressivo come non lo avevo mal visto nella realtà. Alto, in costume da viaggio, era entrato rapidamente dalla porta che si apriva accanto a me. Fu come un silenzioso violento baleno che mi investi e dileguò con altrettanta rapidità. — Il barone Bettino... Dio, chi sa che è accaduto ». Si proponeva di scrivergli. Tre giorni dopo le

Persone citate: Meyer, Ricasoli

Luoghi citati: Europa, Italia, Roma, Talla, Zurigo