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1 .«wiU^U-^.MJJ.HijiiK-.iil^ai fcA STAMPA - Venerdì 14 Màggio - 3 I nimiimiiiiiiiiiiiimiiimiiiim i iniiiiii |i]l m inllllllllllllllllllllllllllllllllllllllHIIIIIIIIIIIIIIIIII La gente, quando parlava di lei, era tutta d'accordo nel dire: — E' una eanta donna quella!... E in verità tutta la sua vi¬ ta appariva limpida, luminosa come uno specchio senza macchia. Si era sposata non più giovanissima, ma ancora in tempo perchè marito e figli, pur dandole molte gioie, la sottoponessero, come accade a tutte, a un'infinità di .prove. E lei le aveva coraggiosamente superate' non venendo mai meno ai suoi doveri di sposa e di madre. Si poteva dunque ben dire che la sua era una vi£a intemerata, come dicevan tutti, comprese le persone di servizio, soggiungendo: — Della signora Maria si può proprio dire che non ha mai fatto male ad anima vivai... Era già abbastanza matura d'anni e le pareva ormai di aver raggiunto il porto sicuro della vita, godendo di quella stima universale, quando le giunse la notizia della morte eli Virginia, la sua più cara e intima anfca di gioventù. Non si vedevan da anni, perchè Virginia, rimasta zitella, si era -da tempo ritirata in campagna e dava raramente notizie di sè. Ma la sua morte fece, ugualmente a Maria una grande impressione « le 'cagionò.un vivo dolore, perchè a» Virginia aveva voluto bene, e solo il suo nome rievocava in lei la giovinezza, gli anni lontani e tutte quelle immagini e quei ricordi ' che fanno palpitare il cuore di rimpianto e di nostalgia. Tutto ciò, invece che tempe rato, fu acuito ancora dalla notizia che Virginia l'aveva ricordata nel suo testamento, legandole un lascito abbastanza cospicuo. Dal notaio, dove dovette recarsi per quest'eredità, ella si trovò con poche persone: due cugini lontani della "povera defunta e qualche amministratore di Opere di beneficenza, allo quali Virginia aveva lasciato quasi tutte le sue ricchezze. Ma c'era puro un signore che, * tutta prima, Maria non riconobbe : era l'ingegnere Giovanni V., un. compagno di giovinezza, ma quanto cambiato anche luil... Prima di uscire dallo studio del notaio, olla gli si avvicinò. .;■ — Riconoscete ancora in m« la grande amica di Virginia f... — Ma certo, signora Maria — egli rispose — però il suo sguardo rimaneva vago aesente, « il suo fare alquanto perplesso. Maria lo guardava con tristezza e con un intimo turbamento. Era stato un così bel giovane ai suoi tempi!... Un bruno dagli occhi azzurri, con uno sguardo irresistibile. Adesso era grossato, appesantito, con le palpebre gonfie e le narici piene di venuzze violacee. Aveva molti figli, disse, che gli davano grandi grattacapi. La sua posiziono non doveva essere delle più brillanti questa inaspettata eredità gli era di immenso giovamento. — Non avrei mai e poi mai immaginato che quella povera Virginia si ricordasse di me ' — Ma non oravate in cor rispondenza?... — chiese Ma ria — Credevo... — Nemmeno per idea !... A dirvi la verità, io mi ricordavo di lei assai raramente Con tutti i fastidi che ho... Maria andò a casa sopra pensiero e quando fu seduta nel suo solito posto (al suo porto tranquillo, raggiunto) sentì come un'ondata di sangue avvolgerla paurosamen te, come una nube rossa, mentre il cuore le batteva nel petto colpi duri, spietati. Or* ricordava cose che aveva, da tempo, dimenticate e sepolte in sè. Quel Giovan ni!... Virginia ne era stata innamoratissima ed era per lui che non si era sposata mai. E anche lui... Sì, Maria ricordava bene il giorno lontano in cui il giovane aveva confidato a lei l'amore che sentiva per Virginia. Ma èra timido, non osava parlargliene, forse sperava che l'amica avrebbe parlato in véce sua. E poi era capitata, a Virginia, la fortuna o il guaio di una grossa eredità inaspettata e ' allora Giovanni 6Ì era dileguato e neppure a lei, Maria, aveva più detto nulla. Era il tempo in cui Virginia diceva continuamente: — No, io non mi sposerò mai.So benissimo che adesso mi sposerebbero solo per i miei quattrini. Non sono bella nè piacente, non posso illudermi che qualcuno mi ami per me, veramente per me... Sarebbe costato poco allora dirle: — Invece Giovanni ti ama, Virginia, e ti ha sempre amata, l'ha confidato a me, tanto tempo fa, quando eri povera ! Adesso non osa più dir nulla, si sa, ma sei tu che'devi chiamarlo a te. Sarebbe stato così semplice, così naturale!.'.. Un piccolo gesto, e due creature sareb¬ bMeemzvcrnvgvpteasmleNNtPardglnvcbnstrlgspmtc1idqdmdnvnrsaltrssPmretncnnpsz bero state felici per sempre. Ma lei non aveva detto nulla e così Virginia ora finita sola e Giovanni aveva fatto un matrimonio . meschino, senz'amore, senza gioia. Lei aveva fatto questo male, .lei, che tutti stanavano e ammiravano come una santa donna, lei!... Ma perchè lo aveva fatto?... Ricordava: il giorno in cui Giovanni le aveva confidato il suo amore per Virginia, si era sentito trafiggere-il cuore di gelosia e di rabbia, e per un pezzo aveva tenuto in petto, nascosti a tutti, quei due neri demoni del malo, senza far nulla per vincerli. Ora, come espiare, come giustificarsi?... Narrare tutto a Giovanni?... No, egli era • immemore e troppo lontano da quel pas¬ sato, ormai ; sarebbe stato dannoso per lui, pover uomo, sottoporlo a un inutile rimpianto. Rifiutare la sua parte di eredità, devolverla a opere di beneficenza.?... Ma il marito e i figli ne facevan già troppo conto, sarebbe stato, per loro, crudele. Nulla poteva fare se non portare da sola quella croce. Andò a cercare una fotografia di Virginia, se la mise davanti, sul suo tavolino da lavoro. E aveva con lei lunghi o terribili colloqui. — Tu sai tutto adesso. Sai che ho soffocato, assassinato il tuo amore... Sai di quanto male sono stata capace ! Gli occhi di Virginia lo rispondevano, tristi, ma miti, rassegnati. \ I familiari, adesso, dicevano:' — Cara Maria!... Una 6anta donna, ma diventa un po' stravagante... Vuol star sempre sola.;. Manie... Sicapisce: è l'età! E crollavano il capo. Carola Prosperi IRI RIVI SSEN DI vedetta a bordo di un sommergibile atlantico (Atri.) ARMI D I V NO? io 1943 - Anno XXI iiiiiii iiimiimiiimii in minimi I iimimiiimii in minimi maleI IIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIM ZI 1

Persone citate: Carola Prosperi

Luoghi citati: Virginia