ft bordo d'una naue ospedale sotto le bombe dei "gangsters,,

ft bordo d'una naue ospedale sotto le bombe dei "gangsters,, ft bordo d'una naue ospedale sotto le bombe dei "gangsters,, (Dal nostro inviato) X. X. X., maggio. Scrivo per quelli, se ve ne è ancora uno al mondo, che credono alla cavalleria britannica, la quale, se mai è esìstita, va cancellata per sempre dal codice dei pnenì a vili per i molti delitti compiuti durante questa guerra conti o le convenzioni internazionali, delitti che comprovano la criminalità e il cinismo dell'Inghilterra e dei suoi alleati. I bollettini del Gran Quartier Generale ci hanno dato man mano notizia dei vili attacchi alle naviospedale, in seguito ai quali la nostra flotta, sotto il segno della Croce Rossa, ha subito gravi perdite, facendo vittime ira valorosi feriti, dame, infermieri e equipaggi inermi. Nella rada di Tunisi In meno di una settimana dobbiamo riscontrare altre vili aggiessioni alle navi ospedale che hanno avuto feriti a bordo. La Nazione sa con che vaiare si battono e resistono i soldati dell'Asse e come debba considerarsi sacra e inviolabile la missione delle navi ospedale che 3i recano in Africa per raccoglici e i feriti e i malati. Il Virgilio dopo una rot ta difficile per le secche e campi minati, resa ancor più ansiosa per le comunicazioni avute i giorni precedenti degli attacchi nemici al Toscana e all' Aquileia, getta V ancora nella rada di Tunisi di fronte alla Goletta verso le due del pomeriggio. Il fondale è basso e non si può attraccare, anche perchè i piroscafi francesi affonditi sbarrano le bau cregbvvpbvctrirpscsdccl'inchine. Z,'i»ibarco dei feriti è lzuna cosa di per sè difficile Uquando la nave è agli 0rmeg-\egi, ma ben aidua impresa di-\dventa quando si è all'ancora cal largo e il mare è grosso]ge 0 i o enne oggi. La giornata è lim pidissima. Dalle colline di Cartagine, dagli ospedali di Tunisi, di Sidi Bussaid, di Auina e Ariana è una processione di autoambulanze con i segni visibilissimi della Cioce' Rossa che scendono alla Goletta per imbarcare feriti. Nessun ricognitore inglese, volendo ammettere un errore, potrebbe diie dì essere stato tratto in inganno sulle varie colonne che si dirigevano al mare e sul movimento insolito nel porto, che era caratterizzato dalle bende bianche dei feriti e dalle barelle che venivano imbarcate sui motovelieri i quali dovevano a loro volta portare italiani e tedeschi a bordo. Intanto sulla nave, appena si era giunti in lada, medici, crocerossine e infermieri si erano prestati a disimpegnare le operazioni preparatorie, e man mano che ì motovelieri arrivavano si procedeva al ricovero dei feriti, lavoro che richiede molto tempo benché fatto dalle nostre maestranze bene addestrate e attente. Lo smistamento dei feriti avviene alla scaletta della nave, ove, controllali sommariamente i documenti, ciascuno è accompagnato in ascensore ai reparti La nave Virgilio va considerata l'ammiraglia della nostra flotta ospedaliera, stazza 1J, mila tonnellate e può ricoverare dagli ottocento ai mille feriti. Per l'occasione si tentava di caricarne di più per riportare ih Patria jn maggior numero i combattenti dell'Asse bisognosi dì assisterti.! e di cure. dsrrtnpeujsatduccstsDossmacttdscfAggressione di soi presa Sono le •tette e mezzo del e! pàtnèriygioj scie ancora ulto -]sulle montagne afriame, quini'di ancora in piena luce e in ntìTckrp r^-)Jg, w lnomento piti difficiU del- ft j£ ei i l'imlarco dovendo anidri conii1 .- - cani precauzione per evitare K|aSbs.«e ai feriti. Inoltre il ma-{non ha '.reclinato ad àe- j,enente ,\i Fanteria ferito':,,,; nqimoke il gitale mi raccan- taiTt cmne i suoi giovanissimi]1 militi, in nùmero di ventiein !qi.c. tutti volontari, siane- andati con lui a riconquistare la quota HI proprio il giorno di Pasqua cantando in coro: « Siamo un popolo d'eroi... », e abbiamo sgominato un'intera compagnia nemica che stava accerchiando un nostro reparto intorno a Enfidaville, quando alle spalle, vicinissimo e a bassa quota, sento il rombo di aeroplani. Un inferno di bombe si è scatenato intorno. Pensate alla nave già in sopraccarico di feriti con i piti gravi in via dì essere smistati e molti barellali ancor fuori sugli zatteroni allo scoperto. Bisogna che la gente sappia che di questi barellati molti non si possono muovere: sono chiusi dentro In croce delle loro bende e delle loro ingessature. Il nemico può essere più vigliacco di cosi ? Può fare dirottare una nave-ospedale, salire a bordo, se vuole, per il controllo. Ciò è ammesso dalle regole internazionali. Sarebbe già. delittuoso silurare o bombardare una nave-ospedale nel viaggio di andata, quando è vuota, ina aggredirla di sorpresa quando questa sta imboscando feriti, n durante il viaggio di ritorno a carico completo è un crimine di cui tutto il mondo deve inorridire Ebbene, lo credereste? I feriti già sistemati nei lettini, rassegnati forse a quello che poteva succedere, avendo visto ben altro nella furia dei combattimenti, sono suggestionati dalle chiare pareti delle corsie, dalle lenzuola candide e dall'assistenza delle crocerossine. Essi, rome sotto l'usbergo di un'invulnerabilità intangibile, non si sono mossi, non hanno detto unti parola. lzj0 visto alcuni dei barellati Unvece rizzarsi dalle brundine \e dagli zatteroni con le bende \disfatte, non in cerca dì soc corso e di scampo, che sarebbe ]gHÌ scusabile per la memoria delle lacerazioni subite che re sta anche nello spirito, ma per rivolgersi pieni di sdegno e di ribellione con i moncherini aitati contro gli aggressóri che non danno tregua nemmeno perchè i feriti siano imbarcati e abbiano un po' di riposo in una nave ospedale. cc7samns Gragnuola di bombe Intanto alla prima ondata jltre ne seguono. Paurose esplosioni di bombe avvenivano a una distanza tra i dieci e i trenta metri, mentre altre cor devano al largo, ma sempre in un raggio vulnerabile. Dai confi fatti s'è potuto accertare che tra spezzoni e bombe ne sono stati sganciali circa trenta. L'attacco, nei quattro assalti, è durato venti minuti. Durante il bombardamento le operazioni sulla nave si sono svolte senza interruzione per sottrarre alla criminalità nemica i feriti ufie si trovavano ancora allo scoperto, evitando conseguenze peggiori e limi tando i guai alla minore en tità. Medici e infermieri proce devano nel v/»Vo lavoro e assistevano i nuovi feriti dell'incursione con una serenità perfetta e - come — è (2 caso di dirlo — se nulla fosse successo. I malati già imbarcati venivano condotti sótto i ponti nei corridoi più sicuri della nave. Le crocerossine non si sono mosse dai loro posti e hanno seguitato nell'opera di assistenza e di soccorso in modo ammirevole. Più di una sorella aveva fati > ibitudine a simili disavventure, aveva subito nitri bombardamenti, e quel ^trolu civiltà significa ridurre ne <-'i cMeur •" I quali rfircir- euna aveva persino nauiragi- i.. chii lì eimbarca Immediatamente iter questa ini**-ime Bombàrda nave-ospe-aaJ«. oltreché un delitto r-i-i- iiano altre!t iti teheggi mici- .;;,,i< .-,„»,, . ;„ (,-...-.- .... diali contri .;>. si trova »<•<{reparti. 3 ./<•. ad, ««a r. >;> fortuna i ti m'attenta yijfi iato l'intesti: dall'altra pari rene Binisi " esti: pari si ''' " •"* !* • i è icccain il; " ' spurra di sangue, ha detto-| tSono /-.-••('/..■ E s'è fatto as-j r e o i r n i compagnare all'ambulatorio di chirurgia per le prime cure. Alcuni esperti di bombarda 7nenti aerei imbarcati con noi spiegavano che l'incursione e ra stata fatta da apparecchi che gli inglesi e i loro soci americani hanno da circa un mese inaugurato sul fronte tunisino. Si tratta di caccia pesanti-bombardieri bene armati e velocissimi, quindi molto manovrabili. La loro tattica è quella di arrivate improvvisamente muovere all'attacco alla spicciolata, ossia da punti diversi per disorientare la difesa. I nostri aerei si erano intanto levati attaccandoli con le mitragliere per allontanarli da noi, ma i nemici avevano già potuto compiete l'azione criminosa comparendo all'improvviso dalle colline di Cartagine che li defilavano alla vista, e sganciando in picchiata le bombe a pazza velocità, a bassa quota, a distanza ravvicinata. Queste bombe fanno nell'acqua delle larghe macchie color erba fradicia e rosso-ruggine che permangono qualche tempo alla supetficie. Dalle macchie che s'intravedevano nello specchio di mare intorno alla nave s'è potuto constatare che le bombe sganciate sono state tra venticinque e trenta, e siccome i caccia pesanti ne portano una per apparecchio si deve dedurre che l'alt-eco è stato compiuto per lo meno da altrettanti aerei nemici. E non è da suppotre si tratti d'i un erore perchè in ruda non c'eia che la nostra nave e l'albero di un piroscafo affondato che col pennone traverso segnava a fior d'acqua la ero ce dov'era naufragata. Inoltre il nemico non ha sganci to nessuna bomba su Tunisi e le adiacenze. L'aggressione è stata quindi intenzionale, rr!in ìnosa e diretta alla naveospedale. Cessato il bombardamento, il Virgilio ha ripreso le sue funzioni noimali; i feriti che ne avevano urgente bisogno erano già nell'ambulatorio per le medicazioni, mentre l'equipaggio al tramonto s'è riunito a poppa per la cerimonia dell'ammaina-bandieia. e ascoltava sull'attenti la preghiera del molinaio che seralmente si dice a bordo prima del calar del sole. Mai vi fu cerimonia più religiosamente austera e commovente di quella! dtscftspegtetcctdlifs Un altro delitto e o r o o i i . o o o a o Infanto a luci accese en trova in rada il Principessa Giovanna, alfra nave ospc dale die si alternava a noi. Nella notte il mai Mimo fetito da scheggia si aggravò Dalla terra sentiamo le batterie contraeree che apro no il fuoco. Subito dopo razzi illuminanti dondolano nel buio. Apparecchi nemici bombardano le strade dì Tunisi Sotto il bombardamento ho assistito a una delle più difficili operazioni che un chirurgo possa compiete. Osservando questa opciazione eseguita in condizioni eccezionali, in una nave, col mare glosso, mentre tuona il cannone contro aerei nemici che bombardano la città, ho ammirato il silenzio e la serenità degli ufficiali di Marina e di quanti assistevano il chirurgo in simile occasione. Essendo per fortuna di lieve enU norie alle macchine, • ■.':)>> all'alba tiprendeva ■ 'li del ritorno. La no- e . - - ' o verso le prime ore del ^meriggio riceveva wtia *}« "he. anche « Principessa Giovanna* che avevamo pre- -\"eduto .-•Ha partenza da Tu- - :n]V ^ato ripetutamente attaccato r mitragliato e navelocità ridotta e meno di diciotto ore il miro, non contento di ave- - naàtià U Vireilin ave- .. ' / i (tiro u virguio ciie •<i,.„ , ,,,„;„.„ ,,„ nuovo delitto >'' :':»iP"'to un nuovo aeuin, lt< • nave ospedale menni h'essa era sulla via del :P lt< • nave ospedale menni h'essa era sulla via del "* chi quando, come nelle navi !* aspi tuli non ci sono armi e mitragliati i feriti di il; a M 'Stri 'e tedeschi o-| s-j Manlio Miserocchi

Persone citate: Manlio Miserocchi, Principessa Giovanna, Principessa Giovanna

Luoghi citati: Africa, Aquileia, Inghilterra, Sidi Bussaid, Toscana, Tunisi