La bandiera del "Cagni,,

La bandiera del "Cagni,, La bandiera del "Cagni,, benedetta in San Luca a Bologna , . l l a i o a, o o a el 1 a e. e ti a lte eara lo va a le in ia na to da do he e. oin di la ta Bologna, 3 maggio. Questa mattina un pellegrinaggio straordinario è salito al santuario del dolce colle della Guardia: era composto dello stato maggiore e dell'equipaggio del R. Sommergibile « Cagni> (che è attualmente 11 più potente sommergibile del mondo, onore della nostra Ingegneria navale e della nostra Marina) e lo accompagnavano, col Federale aw. Monzonl, con l'Ecc. il generale Terziani, Comandante del presidio militare, col Podestà e col Preside della provincia di Bologna, col segretario dell'Unione del lavoratori dell'industria, autorità e gerarchie e una folla immensa di popolo. L'aria era di perla: pioveva un poco e la caligine creava alla città sottostante e alla incantevole valle una fatata atmosfera di miraggio. Gli uomini del « Cagni » sono entrati nel Santuario della Beata Vergine di San Luca che era già stipato di fedeli e si sono schierati sulla Loggia dei Miracoli dove l'eroico comandante Giuseppe Roseli! Lorenzinl e la madrina signorina Marcheselli — sorella di un sommergibilista del « Barbarlgo > caduto al suo posto di combattimento — hanno deposto la bandiera di combattimento, donata ieri dal lavoratori bolognesi, ai piedi della sacra immagine. Dopo ia Messe, solenne l'Ecc. Rev.ma monsignor Della Casa, ausiliare del Cardinale Arcivescovo ha proceduto al toccante rito della benedizione del vessillo e, in un Ispirato discorso, ha invocato su questa bandiera e sulle creature che vivranno alla sua ombra ogni grazia della soave Madonne, e lo splendore della vittoria sulla patria. un festoso rancio ha poi riunito i marinai e gli ufficiali al quali ha parlato il podestà ing Fernè, appena reduce dal fronte russo, che 11 aveva voluti suoi ospiti; il comandante Roselli gli ha risposto esprimendo la riconoscenza dei suoi uomini. E alle 17 l'eroico equipaggio, già più volte provato dal ♦♦ * cvI l i l combattimento e baciato dalla vittoria e più volte affondatore In Atlantico, è stato ospitato nel Circolo Militare delpresldlo di Bologna dove l'Eco, il generale Terziani ha presieduto, con un suo commosso discorso, ad una vibrante manifestazione delle forze armate che combattono per la patria sui fronti di terra, del mare e del cielo. Durante questa bella manifestazione è venuto alla luce uno stupendo episodio della vita di bordo. Anche questo riguardava il sottocapo infermiere Mereu il quale, proprio nel giorni in cui il diciannovenne fratello giovane fascista volntario di guerra veniva cosi gravemente mutilato delle due mani e di un occhio sul fronte africano, compiva un atto di bella generosità nei confronti del nemico. Difatti avendo il sommergibile « Cagni > silurato e affondato un piroscafo inglese, la zattera con i naufraghi si avvicinò al sommergibile, dove fu rifornita di acqua potabile, di viveri e di medicinali mentre il capitano medico dt bordo dava la sua assistenza a due feriti. Mentre la zattera ai allontanava verso 11 suo destino il sottocapo Mereu vide ohe a bordo c'era uno dei marinai nemici che tremava dal freddo per essere rimasto con pochi indumenti addosso. A allora levatosi egli 11 proprio maglione lo gettò sulla zattera facendo intendere al naufrago di fargliene dono, e cosi dimostrando ancora una volta quanto sia grande la superiorità non solo nel coraggio ma nella generosità del combattente italiano nei confronti del nemico in tutte le occasioni e sotto tutti i riguardi. Nella sede dei lavoratori dell'industria poi il- segretario dell'Unione Amilcare Carmine, al quale si deve soprattutto la iniziativa di queste indimentl- • cabìll giornate di stupendo e proficuo entusiasmo, presenti tutti gli organizzatori sindacali e i fiduciari e le fiduciarie di fabbrica-, ha rivolto agli ufficiali e ai marinai del «Ca-. gni» il saluto dei lavoratori bolognesi, felici di averli avuti ospiti per queste tre giornate. Gli ha risposto, per ringraziare lui e i 93 nula suoi organizzati, il comandante Roseli! Lorenzini, che ha tenuto ancora a dichiarare come con indomito cuore il vessillo donato dalla massa operaia di Bologna sarà fatto sventolare in ogni, parallelo e per ogni ardimento. E poi il saluto della Decima Leno è stato dato ai sommergibilisti del « Cagni » dal Federale cons. naz. Monsoni con un fervido discorsa Il comandante Boselli ha risposto a questo ardente con- fedo dicendo ohe cosi come il 'adorale ha chiesto che il - Cagni > consideri le Camicie Nere bolognesi compagne di bordo, egli domandava per sè e per i suoi uomini l'onore di essere idealmente inquadrati nella Decima Legio, la ferrea, la fedelissima, quella che non indietregigiò mai e che sempre fu usa a osare l'inosabile, secondo & motto ohe i lavoratori bolognesi, per la felice scelta di Giuseppe Lippari ni, hanno dedicato alla bandiera di combattimento del R. Sommergibile « Cagni » togliendolo dalla canzone dannunziana « All'ammiraglio »: «E tu dicevi & te: più oltre >. a . e . i a , e . . r o l a e a o o è o i L equipaggio, preceduto da una banda imilitare e dìalle principali autorità di Bologna con alila testa il Prefetto Ecc. Salerno, è sfilato attraverso la città. Oltre 50 mila persone erano assiepate lungo il percorso e fra l'altro, migliaia di operaie, che hanno infiorato la marcia di questi marinai degli abissi ohe stavano per ripartire verso il loro destino. Una manifestazione indimenticabile: un tono di entusiasmo per il quale ia fascismo bolognese ha dimostrato di essere altamente degno delle sue tradizioni. Alta stazione ferroviaria poi una folla enorme ha fatto ala al treno che partiva. I marinai cantavano: la folla faceva eco e batteva le miani vedercfVa voce «wl- Un giorno, ritornerete, certo ritornerete, al Colle di San Luca. Avrete con voi già consacrata anche dal bacio della vittoria la vostra nuova ban2iera. E potrete appendere sotto l'immagine della Vergine, alla quale avete chiesto che vi protegga nelle battaglie e neUe tempeste e che vi dia la vittoria, il cartiglio semplice e solenne con il quale e creature del'a terra, del cielo e del mare usano r'ngraziare il Cielo che li ha assistiti: «per grazia ricevuta* l, ■ r nea. Sul fronte si guadagnava la nomina a ufficiale. In guerra egli perdeva l'occhio sinistro, cosi che nel 1919 era congedato dalle file dell'esercito. Si faceva allora commerciante e nel 1922 si iscriveva al partito fondato da Adolfo Hitler. Immediatamente si distingueva per le sue qualità di organizzi" tore e ben presto gli veniva.io conferiti degli incarichi direttivi nell'organizzazione delle S. A. della Ruhr. Egli riorganizzava poi da capo a fondo 1 reparti d'assalto nazionalsocialisti. Negli anni precedenti la conquista del potere, continuava a prestare con diversi gradi la sua infaticabile attività per il perfezionamento organizzativo delle S. A. Nel marzo 1933 veniva nominato Oberpràsident delia provincia di Hannover e capo della polizia del capoluogo stesso. Successivamente entrava a far parte del consiglio di Stato prussiano. Il 30 giugno del 1934 il FUhrer lo nominava capo di stato maggiore delle S. A. Rivestendo tale carica egli ampliava considerevolmente le funzioni e la capillarità organizzativa delle Camicie Brune infondendo in particolare al reparti d'assalto uno spirito tipicamente militaresco che doveva trovare, come si è detto, uno dei suoi più bei coronamenti nell'Impiego fatto di assalto nella campagna di Russia. Attilio Crepa» A

Luoghi citati: Bologna, Hannover, Russia, Salerno