CRONACA CITTADINA

CRONACA CITTADINA CRONACA CITTADINA Solenne rievocazione al Balbo di Maramotti e Odone Il cons. naz. Orsi ricorda la vita e la morte dei due Eroi alla presenza delle autorità e di un grande pubblico - Le corone del Segretario del Partito sulle lapidi che ricordano il sacrificio Ardenti alala al Re, al Duce e alle Forze Armate Nella sala del Teatro Balbo, dove più volte parole d'entusiasmo e di fede sono echeggiate nel clima ferrigno della guerra, fra le bandiere dei Paesi del Tripartito che combattono per la più grande e profonda giustizia fra i popoli, le figure di due Eroi della vigilia, cari al cuore di ogni torinese, Amos Maramotti e Cesate Odone, hanno avuto degna rievocazione dalla parola sobria, austera, commossa del conte cons. naz. ing. Alessandro Orsi, mutilato di guerra e squadrista. Il Prefetto e il Federale, dopo che si erano recati a deporre sulle lapidi che ricordano il sacrificio dei due prodi le corone del Segretario del Partito, del Fascio e del Municipio, sono intervenuti alla celebrazione del « Balbo ». Erano pure presenti il vice-Federale Canonica, 1 due vicePodestà Salvadori e Mastrogìacomo in rappresentanza del Podestà, il gen. Obici in rappresentanza del generale comandante la Difesa territoriale di Torino, il vice-Questore Della Corte per il Questore, il prof. Avenati presidente della Sezione torinese dell'I.N.C.F., il Segretario del Guf, la fiduciaria dei FF. FF., il prof. Rocca per il Provveditore agli Studi, \ rappresentanti delle autorità giudiziarie, il col. Benedetti per il Comando della Brigata CO. RR. e uno stuolo di ufficiali deVe Forze Armate, tutti i Fiduciari dei gruppi rionali. Un foltissimo pubblico di fascisti e di cittadini ha risposto con un grido possente al saluto al Re e al Duce dato dal Federale e auindi Sandro Orsi, attorniato dal gagliardetto del Fascio di Tonno, dal labaro dell'Associazione famiglie dei Caduti in guerra e per la Rivoluzione, dà tutti i gagliardetti dei Gruppi rionali, dai labari delle Associazioni combattentistiche e di arma, ha iniziato rievocando le ore della vigilia, tormentate e gloriose, da molti presenti vissute, quando si compivano quelle gesta veramente epiche che videro Cesare Odone, volontario e mutilato di guera, operaio della Lancia, morire trucidato, e lo studente del Politecnico Amos Mara motti, cadere colpito da palla di moschetto, dopo un pensiero di sublime dedizione invia¬ to alla madre, mentre gli squadristi assalivano e conquistavano l'edificio nel quale si erano asserragliati i sovversivi. Era la fede, ha aggiunto l'oratore, la fede purissima che onimava Maramotti e Odone, quella che costituiva la sola e più sicura garanzia della vittoria; e perciò oggi essa deve ancora risplendere nella sua luce più genuina come supremo e insostituibile sostegno per la resistenza nei momenti duri, per il trionfo della nostra Causa, che certamente verrà perchè bisogna volerlo nel nome di tutti i presenti alle bandiere e di tutti i presenti ai gagliardetti. E perciò Torino, questa cara Torino, mutilata dall'offesa nemica, immutabilmente fedele al suo Re, dal Duce chiamata « roccaforte della Rivoluzione », che ha dato un Quadrumviro alla Marcia su Roma, ricordando tutti i suoi eroi, tutti i suoi Caduti, tutti i suoi combattenti, giura di lottare, di durare, di resistere e di vincere. Gli applausi, che avevano più volte interrotto l'oratore, sono divenuti alla fine fervida vibrante ovazione all'indirizzo del Re, del Duce e delle Forze Armate, testimonianza di fede e riaffermata decisione di lotta e di vittoria, ad ogni costo. A concludere la manifestazione — che è stata indetta dalla Federazione con la collaborazione della Sezione torinese dell'Istituto di Cultura Wnxrjn.tn — s-n-nn stati proiettati due documentari di guerra. Il primo, che è stato gentilmente concesso dal Consolato Generale di Germania, era un film tedesco che illustrava ta fervorosa opera, dell'i officine del Reich suscitando, con il più vivo interesse, fervide acclamazioni all'indirizzo del Paese alleato; l'altro, die rappresentava in fotogrammi Lv.ce alcune scene delle nostre battaglie sui vari fronti, ha dato occasione a rinnovate entusiastiche vibranti manifestazioni all'indirizzo del Re, del Duce e di tutti i combatlenti. Infine, nel Sacrari dei Grupni rionali intitolati ad Amos Maramotti e a Cesare Odone, nella ricorrenza dell'annuale del loro martirio, sono state depòste le corone d'alloro. Un settore della sala del Balbo durante la manifestazione iiitiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiMiiitiiimiiimiiii Commissione Italo-tedesca per i materiali autarchici Sotto l'egida del Consiglio nazionale delle ricerche, una Commissione italo-germanica per i materiali autarchici ha visitato in questi giorni Torino. I lavori della Commissione rientrano nell'ambito della cameratesca e sempre più intensa collaborazione fra le due Nazioni alleate anche nel campo della tecnica e della costruzione ai fini della comune vittoria. I candidati assessori di Corte d'Assise Presso l'Ufficio Anagrafe del Muntelo, in via Barbaroux 32, h a disposizione del pubblico l'elenco doi cittadini residenti nel territorio comunale i quali posseggono i requisiti per «tsers nominati assessori di Corte d'Assise. Gli eventuali reclatmf.'da parte degli interessati dovranmo essere presentati alla Segreteria- del dormine non oltre cinque giorni successivi alla data del 10 corr. Scomparso da casa Dal 3 aprile e scomparso datìa sua a-bitazione vn Rivara, frazione Pusquarola, il contadino Giovanni Pietro Alsino, di 40 a-nni. Egli è privo deU'ocohio destro. Indossava pantaloni e giacca di velluto marrone e calzava zoccoli. Chi l'avesse veduto, ne dia subito notizia alla mogit» residente a Corio Canaveee. □a un ciclista seonosoiuto è rimasto invesfito in corso Valdocoo Teodoro Siano di Salvatore, di anni 42, abitante in via Piave 9. Nell'incidente il Siano ha riportato ferite multiple medicate alle Molinette. Guarirà in pochi giorni. Contro un autocarro, In via Eondlssone è andato a sbattere il ciclista Andrea Bergia fu Pietro, di anni 44. abitante in via 'Vincenzo Troia 3. All'Astanteria Martini è stato medicaio * giudicato guaribile in 10 giorni. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiimii

Luoghi citati: Corio, Germania, Roma, Torino