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I e il f»&&A%*àà&&e I T I e il f»&&A%*àà&&e I T fTi 11111111111 t l ■ 111111111111111 ! 1111111111111111 ■ 111111111111 L'Angelo prepoeto alle co-1 se cinematografiche guardò il suo gregge ; lo guardò dall'alto, come usano guardare gli angeli, vide grando confusione, convulso movimento, e non comprese quello che accadeva. Allora s'abbassò tanto da udire le parole di quelle piccole donne e di quei piccoli uomini (egli li vedeva alti come soldatini di piombo). Mille voci recriminanti salirono verso l'Angelo. n'I produttori sono canaglie», squittiva un'attrice, sventolandosi il volto con un assegno di mezzo milione sul quale la firma d'un produttore non 6*era ancora asciugata. »Bisogna distruggere i produttori, non capiscono niente», proclamava un regista, fra un'attenta e reverente coorte di aspiranti collaboratori. «E' chiaro, quando il produttore ha tentato di baciarmi e gli ho detto di no, mi ha rifiutato la parte», raccontava una piccola attrice ad amiche disposte a credere che il produttore avesse tentato di baciarla, ma non mai che ella avesse detto di no. E l'Angelo preposto alle cose cinematogafiche fu tri ste per quelle creature tor mentate dai cattivi produtto ri, il suo cuore si gonfiò d'u mana comprensione. «Placa tevi o genti, se il produttore è il vostro male, io ve ne gua rirò », disse, e con pochi colpi d'ala volò nella camera dove dormiva il celebre produttore Pombec. Pombec non era bello ; dalla rimboccatura del lenzuolo emergeva uri volto prognato e giallastro, dalla fronte bassa di quadrumane. Il produttore aveva le occhiaie fosche dei malati di fegato, e russava affannosamente. L'Angelo posò la sua lieve mano su quella fronte. — Voglio che tu sia intelligente, e colto, e aperto alla comprensione d'ogni più riposta bellezza — disse. E il miracolo fu. Quindi l'Angelo posò la mano sul cuore del produttore. — Voglio che tu sia buono, onesto e coscienzioso; voglio che tu ami il tuo lavoro e rispetti quello altrui — disse. E il miracolo fu. Nò l'Angelo s'accontentò di quanto aveva fatto; volle che Pombec avesse la capacità organizzativa d'un castoro, la sapienza matematica d'una macchina calcolatrice, il distacco dalle cose sessuali d'un asceta tibetano. Volle, insomma, che tutte le perfezioni fossero in lui. Gli tolse perfino, in un impeto di generosità, la prava abitudine di russare. E quando ebbe compiuto la sua opera, l'Angelo constatò con letizia che Pombeo aveva la fronte meno bassa e il viso meno prognato. «Ora, creatura, sei l'Ottimo fra i produttori, puoi compiere la tua missione», disse. E le grandi ali candide lo portarono verso le sfere supreme. *** il seguente, svegliò ; era mutato, ma gli sembrava Al mattino produttore si profondamente non lo sapeva, d'essere sempre stato intelligente, colto e onesto. Si rase la barba da solo, cantarellando, quindi andò in ufficio e fece chiamare il regista del suo prossimo film. Questi era celebre, panciuto, e convinto che l'universo gli roteasse intorno all'umbilico. — Ho letto la sceneggiatura, che m'hai portato — disse l'Ottimo produttore. — E' perfettamente idiota. Il regista sobbalzò. — Cosa vuoi capirne tu? — disse. — I miei film sono sempre stati successi, e sarà un successo anche questo; ma non cominciare a rovinarmi il lavoro, accontentati dei quattrini che ti faccio guadagnare. ■ — Questo film non sarà un successo, perchè così non si farà — insistè dolcemente l'Ottimo produttore. — Non ha senso, è goffo e costoso il suo dialogo fa pensare a un istituto di deficenti, e il suo ritmo a un vizio cardia co. Il romanzo da cui la sceneggiatura è stata tratta è un capolavoro; perchè non ne è rimasta traccia? — Non ti capisco — disse il regista. — Adesso dovrei anche perdere il mio tempo a seguire la .trama d'un libro? Se vuoi il film, lo faccio su questa sceneggiatura se non lo vuoi, mi paghi ugualmente, perchè ho un contratto; paghi anche la sceneggiatura, perchè è sta ta fatta per tuo incarico. Paghi le costruzioni, che sono già pronte, i teatri che sono affittati, gli attori, che da un mese hanno la scrittura in tasca. Con due milioni te la cavi. L'Ottimo produttore pensò che era meglio buttare due milioni per non far niente, 11 t 11 : il 11111111 s 1111111 t 11111 ■ i < 1111 ! 11<| li i ■>■ titi iinr che buttarne cinque per fare un brutto film. Licenziò il — ? o à a à n e n a l n è e i o i regista Marco, e fece chiamare Anna, la prima attrice, che era giovane, bella, e insuperabile nelle parti di fanciulla ignara. — Ciao Fufù — disse la diva, accavallando le gambe e accendendo una sigaretta. L'Ottimo produttore s'inchinò gentilmente. — Stanimi a sentire — disse ; — mi sono accorto che il regista Marco è idiota come una cartolina illustrata, e stava per far un film ignobile. Lo liquiderò, ne cercherò uno magari meno noto, ma più intelligente. Rifaremo la sceneggiatura e realizzeremo una produzione d'altissimo livello artistico. Tu avrai finalmente una parte umana e accorata, nella quijile potrai dimostrare le tue qualità senza cambiare dieci volte d'abito. Sei contenta? — Fufù, capisco tutto — disse l'attrice. — Quella scimmia della Carla ti ha fat to girare la testa, e per farle piacere vuoi silurare me. Però hai sbagliato di grosso mettiti bene in mente che io con un altro regista non giro, perchè Marco mi conósce, sa come fotografarmi, e mi fa tanti primi piani quanti ne voglio. Inoltre ho letto la mia parte e mi piace; c'è quella scena in cui il mar chese e il duca bevono il ve leno per amore di me, ed io ho quel vestito di pizzo nero con le spalle nude e lo strascico di piume... roba sicura, caro mio, le parti umane' e accorate rifilale alla Carla, per me va bene questa. — Ma non capisci che parlo^per~il tuo bene? — ansimò l'Ottimo produttore. — Il mio bene so cercarlo da sola. Se non ti' piace, sai come fare, paghi la penale, e me ne vado. Ne trovo cento di produttori disposti a farmi lavorare come voglio io. L'Ottimo produttore pensò che era gaudioso pagare una penale per liberarsi da una donna simile. E fece chiamare il produttore Pombac, col quale era associato. Ho sistemato i miei affari'— disse. — Ho licenziato il regista Marco e la stella Anna che costavano moltissimo, comandavano in casa mia e non capivano niente. Ora bisognerà cercare qualche giovane che abbia entusiasmo, intelligenza, capacità. Gli metteremo a disposizione i mezzi necessari, gli staremo vicini, consigliandolo, aiutandolo, e potremo lavorare sul serio. - Tu lavorerai sul serio disse Pombac. — Io la penso diversamente. Mi ave vano già detto che sei impazzito, e non ci credevo, ma ora lo devo ammettere. Avevi due tesori in casa: un regista capace di mettere in piedi, in trenta giorni, uno di quei polpettoni che rendono un mare di soldi. Avevi una attrice che riceve duemila lettere d'ammiratori alla set timana, e che farebbe casset ta anche se, invece di recitare, rammendasse le proprie calze smagliate; e. li hai li cenziati a quel modo, per venirmi poi a dire: «cerchiamo qualche giovane...». Non so che trucco tu stia imbastendo, ma a me non la fai. Riprendo i miei soldi, e coi giovani pieni d'ingegno e d'en tusiasmo, sbrigatela tu; mi farai poi sapere come è an data. L'Ottimo produttore pensò che liberarsi d'un socio simile era una fortuna, e fece chiamare i distributori. — Ho buone notizie per voi — disse ; — d'ora in avanti la mia marca sarà la migliore del mercato. Non lascierò uscire un mio film se non sarà un capolavoro. Questo, naturalmente, anche nel vostro interesse... Un momento — dissero ì distributori. — E' vero che avete licenziato il regista Marco? — E' vero — disse l'Ottimo produttore. E' vero che avete licenziato l'attrice Anna? E' vero —r- disse l'Ottimo produttore. vE' vero che non siete più associato col produttore Pombac? E' vero; come vedete mi sono liberato di tutti i pesi morti... — Buongiorno — dissero distributori. E se ne andarono, senza neppure sciupare del tempo per convincere quel pazzo della sua pazzia. E dopo qualche tempo, A.ngclo preposto alle cose cinematografiche guardò il suo gregge. Vide ancóra la stessa confusione, lo stesso movimento convulso di picco le donne e piccole uomini « Eppure — pensò — qual cosa dovrebbe essere mutato, da quando ho creato l'Ottimo produttore ». Rotando in larghe spire