Le vittorie di Pirro dei terroristi dell'aria

Le vittorie di Pirro dei terroristi dell'aria Le vittorie di Pirro dei terroristi dell'aria In aprile, nelle dieci incursioni sul territorio del Reich, gli anglosassoni hanno perduto duecentotrentatre grossi bombardieri Berlino. 3 maggio. Britanni a americani, a quanto si è potuto replicatamente constatare, pare che. nella cosiddetta loro offensiva aerea sull'Europa, si siano divisi ì compiti. I primi attaccano prevalentemente di notte, mentre i secondi con i loro grossi quadrimotori preferiscono darsi ai bombardamenti diurni, SpesBO in tali attacchi vengono impiegate formazioni assai numerose che, specie se si tratti delle coste della Manica, sono scortate anche da molte squadrìglie della caccia. Qualche volta vengono presi di mira obiettivi militari o utlli all'economia bellica, ma in misura enormemente maggiore i piloti di Churchill e di Roosevelt preferiscono, come è noto, sfogare la loro ferocia sanguinaria sulle inermi popolazioni civili, sugli ospedali e sui monumenti culturali e artistici. Ovunque, però, le perdite che il nemico incontra, in tali sue incursioni, sono così forti che a ragione un commentatore germanico ha definito quelle che la propaganda avversaria si ostina a chiamare successi come vittorie di Pirro, qualora una semplice incursione fallita o che ha prodotto vittime innocenti e danni di nessuna importanza militare possa considerarsi i-ome avente un risultato positivo. La stampa serale domenica¬ le rileva che, nel mese di aprile, ad esempio, si può calcolare che dieci in tutto furono le notti di grandi attacchi terroristici compiuti dai soli britanni esclusivamente sul territori del Reich. Secondo gli scrupolosi accertamenti fatti dalle autorità germaniche, in tali dicci notti gli inglesi hanno perduto 233 bombardieri, dei quali un buon ottanta per cen to erano quadrimotori di modernissima costruzione. In gran parte io stesso nemico ha dovuto confermare tali cifre. Tuttavia, dato che, durante l'attività della difesa, numerosi apparecchi vengono colpiti e assai probabilmente in maniera cosi grave da non esser più in grado di compiere tutto il viaggio di ritorno, si può considerare che sul mare o addirittura sul territorio della madre patria altri velivoli vadano durante ogni incursione ancora perduti. Ad ogni modo, prendendo in considerazione soltanto i 233 apparecchi la cui perdita potè matematicamente essere constatata, si ha già una eloquente misura di quanto vengono costare al nemico queste sue azioni terroristiche. La costruzione, ad esempio, di un tal numero di apparecchi esige non meno di centomila ore lavorative, le quali rappresentano un dato non indifferente, quando si voglia provvedere aùa loro ricostruzione. Inoltre, con essi ITnghilterha ha perduto più di mille uomtni del personale navigante, per sostituire i quali occorre assai tempo. Il bollettino odierno reca ancora la notizia dell'abbattimento di 12 grossi velivoli britannici e di 11 bombardieri quadrimotori nordamericani durante gli attacchi da essi compiuti su una base strategica lungo la costa atlantica e sopra le acque norvegesi. A questo riguardo l'agenzia ufficiosa tedesca precisa che la difesa germanica ha affrontato le formazioni nemiche con tale efficacia che esse sono state costrette, nella maggior parte del casi, a sganciare a casaccio i loro siluri e le loro bombe .onde salvarsi al largo delle coste e raggiungere le loro basi. n primo dei tentativi di attacco si è svolto, come è noto, contro una base germanica sulla costa occidentale france¬

Persone citate: Churchill, Roosevelt

Luoghi citati: Berlino, Europa