Il disgelo all'est

Il disgelo all'est Il disgelo all'est ! Faticosa marcia dei rifornimenti bellici sulle strade a sud del La dog a che il disgelo ha trasformate in pantani Angustie e miserie della "Public School,, I! dissidio tra intelletto e.carattere in un monito di Wells - Egoismo, insolenza, brutalità, spirito di sopraffazione, leggerezza e infantilismo: ecco 1a decantata virilità delle nuove generazioni britanniche essa servire gli interessi della classe che le affida 1 propri fl- §11? Facendo di sè la fabbrica ai signori, la fabbrica dei gentlemen. Polche lo snobismo inglese crede nel gentleman e gli si prosterna volentieri, fabbricare det gentlemen equivale a fabbricare dei padroni. Si è fatto, cioè, il possibile per garantire all'educasene impartita dal grandi collegi una portata prevalentemente morale. Omeopatica ed empirica nei riguardi della cultura, la scuola inglese è radicale nel riguardi del carattere. I suoi rapporti con la politica, non hanno altra origine, « Le opinioni politiche — diceva, da buon inglese, il lord Valleys .del Ga-lsworthy, tono, a dispetto delle apparenze, frutti del carattere e non del raziocinio » (The patrician, c. X). A Eton e a Rugby come a Oxford e a Cambridge gli alunni vengono ripartiti in eruppi di non più di un-» trentina e affidati a un tutor che li sorveglia uno per uno come pupilli e li fa sorve gliare in seconda istanza da monitori scelti fra gli allievi migliori. Non bisogna farne dei signori? Si diano quindi loro, in sede pubblica, del pre cettori ad hominem come si farebbe in sede privata. Quasi non bastasse, delle nove grandi scuole, otto., ad eccezione della sola Charterhouse, quella donde usci Weslqy, tono rette da un ministro anglicano. Oltre al precettore, il prete. Soprattutto, poi, si dian loro il lusso, gli agi, lo spazio. Ogni gruppo disponga d'un alloggio particolare, spesso d'un intero-padiglione, e quasi ogni convittore di una stanzetta tutta per sè. Harrow sulla sua collina, Eton in mezzo al suoi molli prati a ridosso del vaporante Tamigi, Rugby fra le soie mura merlate e lé sue macchie di querce in riva all'Avon shakespeariano, Marlborough tra le sue foreste del Wiltshire siano le nurseries principesche dei Telemaci inglesi, scaldate da un vitto fortemente azotato e provviste di sale di conferenze e di pa'estre di ricreazione, di buone biblioteche e d'immensi campi sportivi dove cinque o seicento alunni possano giocare insieme. disfi. -Ora, salvo errore, è proprio quello , che sta accadendo. « L'Impero britannico, ammoniva il Wells quando non s'era ancora dato alla rettorica bellicista, somiglia a certi mostri preistorici, il brontosauro, l'atlantosauro e simili: sacrifica l'intelletto al carattere. La sua colonna vertebrale, specie nella regione delle viscere, è più grossa del cranio (The new Machiavel, ITI, 2, V) ». Tutti gli osservatori non prevenuti hanno espreaso un parere analogo. Nel 1837 TEgremont di Disraell scopriva che « la propria educazione, che aveva creduta compiuta, era appena incominciata e che, pur essendo stato al collegio e all'università, in realtà non sapeva nulla (Si/bit, I, 5) ». Quaranta anni dopo, i criteri educativi non dovev-an essere gran che mutati, se Samuel Butler poteva ironizzare: «Torna più conto reprimere- lo sviluppo intellettuale che non stimolarlo, e non v'ha dubbio che è quanto fanno i nostri corpi accademici! (Erewhon, XXII) ». Nel 1919, a Versaglla, la pittoresca ignoranza di Lloyd George provò ai più restii come i progressi compiuti non fossero grandi. Ma sono essi maggiori oggi, se un lord David Cecil, preside del New College di Oxford, può scrivere sul Times, il 10 marzo 1942: « Non è di carattere che abbiamo mancato negli ultimi vent'anni, giacché in quanto a guesto molti nostri uomini politici potrebbero dar dei punti a Cromwell o alla regina Elisabetta; abbiamo mancato di sagacia nella diagnosi delle situazioni e nella scelta dei mezzi per fronteg- fiarle, abbiamo mancato d'inelllgenza » ? Un divorzio Irreparabile Che cosa valga la classe dirigente britannica lo sappiamo ormai da un quarto di secolo, e l'esperienza quotidiana viene istruendocene sempre meglio. Il carattere scompagnato dall'intelligenza serve, più che altro, a far persistere negli errori che si commettono. Ora, a dispetto della istruzione classica, a dispetto delle vantate e invidiate de botino societies dove gli allievi delle public schools e gli stu. denti delle università imparano o dovrebbero imparare di buon'ora a cimentarsi con la eloquenza a dispetto dell'ostentato dispregio delle teorie e del celebrato culto dei fatti — «Nothìng bui faets, sir!>, predicava Tommaso Gradgrind — in Inghilterra il divorzio fra carattere e intelligenza, cfcaracter and brains, non è mai stato composto. Forse la riconciliazione non è possibile. Abbiamo il carattere che cisiamo fatti e l'intelligenza con cui siamo nati. Non è, del re sto nemmeno certo che Topi nio'ne del Regno Unito abbia mai sentito vero bisogno di una riforma in materia. « Di fronte ai bell'ingegni della loro razza medesima, constatava George Meredrth nel 1885, gli Inglesi d'ambo i sessi provano lo-itesso sentimento ispirato loro dagli stranieri e dal difetti di cui li suppongono vittime: facondia, vanità, oscurità, superficialità, vuoto scintillio, ostentazione (Diana of the Crosswuys, c. XI)». Valga quanto si vuole, in .ogni caso questa classe dirigente non ha firevisto nulla, ncn ha ricordao nulla non ha predisposto nulla. E' vissuta alla giornata, adagiandosi sulle molli piume del tradizionale uait and see come se fosse quello il sommo del realismo, ma in realtà sacrificando ai propri preconcetti quanto i più incalliti aprionisti. « I professori, potrebbe dire ancor oggi il Butler, sembravano uver fatto voto di respingere tutte le opinioni cui non fossero già pienamente abituati e vedevano nei proprio cervello una speo'.e di santuario dove quando un'opinione s'era rifugiata nessun'altra potesse venire .a prenderne il posto (Erewhon, XXII) » : gli allievi facevano e fanno di peggio. t.Ecco l'effetto, concluderà l'Aldington, della triplice corazza del pachiderma britannico ferrata d'Jgnoranza, di fiducia in se stesso e di sufficienza (Life and death of an Hero, ni, 6)». Qual'è, dunque, l'ideale della tanto esaltata Public School? In qual modo pensa L'allievo-tipo < Il tipo di allievo che ci proponiamo formare qui. dice il provveditore di una di queste scuole, è il ragazzo energico, virile. Beninteso, prepariamo i giovani all' Università, ma quello di cui siamo fieri sopra ogni cosa sono i nostri allori sportivi (Aldington, op. cit. I, 4) ». L'energia, il carattere, l'autorità! Da. mezzo secolo, a dir poco, sentiamo magnificare questi supremi obbiettivi della scuola britannica. L'indiscussa superiorità fisiologica che ha fatto In Inghilterra della gentry una casta a parte sembrerebbe avallare tale ossessione della .' virilità ». Ma è poi davvero tutt'oro quello che brilla? Le vicende contemporanee ci autorizzano a dubitarne. Accanto ai vantaggi offerti, la PubZic School non manca d'inconvenienti. Anche se gli alunni che la frequentano hanno smesso di ubbriacarsi e di bestemmiare come i loro predecessori del principio delrot tocento, le prove di forza, 11 fe ticismo del muscolo; Il campa nilismo collegiale, l'abito di spendere largamente, la co scienza dell'avvenire assicurato, la mal celata deferenza dei superiori, erede di quella che or non è molto obbligava an cora il maestro elementare a chiamar d07«ine l'allievo d'alte lignaggio, e oltre tutto il tip! co diritto concesso ai convìt tori più anziani di farsi servire dal cadetti, dai fags, introducono nella decantata virilità delle giovani generazioni molto egoismo, non poca brutalità un fondo d'insolenza, parecchio spirito di sopraffazione e insieme una certa leggerezza, un certo infantilismo e una rgngufmpcerta nascosta codardia. * Gli Inglesi, dice l'Aldington, si fi- • gurano che mancare d'ogni sensibilità significhi essere virili (op. cit., II, 2) ». George Meredlth non ha torto di scrivere che « I principini abbondano, in un paese dove le ricchezze hanno avuto tempo di accumularsi », ma sacrifica al pregiudizio volgare allorché aggiunge; « L'cdu-pz'nne impartita al principino gli insegna d'esser diversoi

Luoghi citati: Cambridge, Eton, Inghilterra, Oxford, Regno Unito