DIETRO LO SCHERMO

DIETRO LO SCHERMO DIETRO LO SCHERMO Per un nostro fiterra scrive,, - La nostra produzione è intensa, sfiora o affronta qualsiasi genere di film, fra le varie esigenze del momento deve anzitutto soddisfare quella della quantità; e, dato il costante favore del mercato interno, e le crescenti esportazioni negli altri Paesi d'Europa, si può dire che non ci sia tentativo che oggi non sia accòlto dai nostri produttori. Ogni tanto, gran sospiro e gran rammarico, il desiderio di un film comico, che strappi moltissime risate, e dia generosissimi introiti. Giacché i film comici fino a oggi prodotti nei nostri studi hanno dato cespiti notevoli, ma non ancora quegli incassi strepitosi che il « genere », quando è azzeccato, sembra garantire per definizione. Dalla ripresa del nostro cinema (19S0-SS) fino a pochi anni or sono, il film comico era dai nostri produttori considerato come ,un inabbordabile Hertha Feiler è la protagoni stadi «Crepuscolo di gloria » lm comico - Difficoltà e disguidi - "La "Paracelso,, il nuovo film di Pabst progetto. Troppo di casa celebri e celebrati modelli d'importazione; e troppo radicato il pregiudizio sull'onnipotenza dell'attore comico. Tutto, in quei modelli, si attribuiva all'interprete; dimenticando, o non vedendo, quanto fosse dovuto a sceneggiatura e regia, essendo qualcuno di quegli attori anche il regista di se stesso. I primi nostri tentativi sono timidi e incerti, trasportano sullo schermo un po' del repertorio di un notissimo attore, il Musco, sfornando così dell'altro teatrino filmato; e ancora per qualche tempo il non disprezzabile reddito finanziario di quei film lo si considera come .una fortunata e solitaria eccezione. E' soltanto in questi ultimi anni che si abborda il film comico: o con tenacia, o con presunzione, o con sicurezza, o con faciloneria: a seconda dei casi e dei momenti; e per lo più si sfruttano due fonti: quella della vignetta illustrata da giornale umoristico, e quella degli attori di rivista. E' un cotinubio che quasi sempre dà risultati incerti e ambigui. La vis comica di una vignetta può essere anche irresistibile; alcune di quelle situazioni e di quelle battute potranno allora dare il traliccio di un breve film, su per giù la oc comica finale » dei beati tempi; ma è assai diffìcile che possano reggere un film di normale durata: senza a un certo punto afflosciarsi, ripiegarsi su se stesse. Per gli attori poi, si è visto come anche la ribalta della rivista sia cosa assai diversa dallo schermo; alcuni dei più acclamati si sono in breve esauriti, e hanno alla fine mostrata tutta la loro inconsistenza cinematografica, la loro miseria mimica, la loro inca pacità ad avere e suscitare vibrazioni. Inutile fare dei norr.i; e se uno solo ne ricorderemo, quello del Fabrizi, è perchè questo comico ha dimostrato di possedere ottime qualità di attore cinematografico. Non è ricorrendo a più o meno scaltri surrealismi o al lazzo per il lazzo che possiamo sperare di dar vita a un nostro film co ti nome del Fa mico; ma cercando invece diavvicinarci a toni schietti c ri- voci d'umanità, sia pure elementare. Ecco perchè s'è fatto brizi e soltanto Iti nome del Fa voci dumanitàmentare. Ecco quello. La marionetta, il clownismo, la stilizzazione, il balletto, l'astrazione, la fumisteria, per essere convincenti, hanno da nascere da artisti assai difficili, sono comunque frutti di serra; mentre un'autentica vis comica la si ritrova nel tipo o meglio ancora nel carattere. Il comandante De Robertls, che sta lavorando a Marinai senza stelle, ha pure iniziato le riprese di Uomini nei cieli. — Due « predicati » sono stati attribuiti, in Germania, a Giarabub. — Mario Bonnard dirigerebbe una riduzione di Andrea Chenier, naturalmente con un commento musicale tratto dalle più note pagine dello spartito di Giordano. — Goffredo Alessandrini dirigerà una riduzione del romanzo di Bazin, La terra che muore. — Il lanciere rievocherà alcuni fasti e alcune glorie della nostra cavalleria; soggetto, e probabilmente anche regia, di Oreste Biancoli.— In vai d'Aosta, a Ivrea e a Cinecittà saranno riprese le varie sequenze di Tristi amori, regia di Carmine Gallone. — Sarebbe allo studio una riduzione del piagnucoloso Senza famiglia, di Ettore Malot. — La terra scrive dovrebbe essere il titolo di un documentario molto interessante, l'illustrazione di uno dei più delicati « servizi » del nostro esercito, l'Istituto Geografico Militare: dai rilevamenti aerofotogrammetrici del terreno al disegno e all'incisione delle carte e alla costruzione dei plastici. Una delle opere più importanti in preparazione negli studi tedeschi è certo Paracelso, il nuovo film di Pabst. Il medico e scienziato Filippo Tcofrasto Boniba.itus von Hohenheim passò alla storia con il nome di Paracelso, e come un rinnovatore della scienza medica; il film sottolineerà i più drammatici istanti di quella movimentata- esistenza, tutta mtosmmvrmgintesa a lottare contro ostili,^ pregiudizi. Poiché il regista jvlPabst è un eccezionale regista.jn si può essere sicuri che il tojiojpdel film non sarà quello dc'le gsolitr. pseudo-biografie c.nema- tetografiche; ma la figura di Pa-ist

Luoghi citati: Aosta, Europa, Germania, Giarabub, Ivrea, Pa-ist