Un primato in Lombardia:

Un primato in Lombardia: Un primato in Lombardia: 108 quintali di granoturco in un ettaro La Lombardia è sempre sta.- cota la regione che ha ottenuto 13 le rese unitarie più alte nel granoturco. Negli ultimi anni si è trattato di 33 a 34 e fino a 39 quintali l'ettaro. Sembrerebbe che ci si potesse accontentare. Ma anche qui, com'è avvenuto pel frumento, sono proprio le zone più evolute nel progresso tecnico della coltura che danno l'tsempio — significativo e salutare — di poter spingere ulteriormente la produttività verso 1 limiti massimi. Da nove anni la benemerita ricchissima Cassa di Risparmio delle Provincie lombarde di Milano, setto l'impulso del suo illustre presidente, il senatore marchese De Capitani d'Arzago, si è proposta, ordinando concorsi (regionali prima, provinciali poi) di stimolare ì coltivatori di granoturco a raggiungere e superare le rese unitarie, a partire da un minimo di 60 quintali l'ettaro, che è già un bel salto. Orbine nei primi tre anni 104 concorrenti superarono il traguardo, e quattro sorpassarono gli 80 quintali: nei tre anni successivi 181 concorrenti superarono i 60 quintali e 10 passarono gli 80 di cui uno superò i 90: negli ultimi tre anni conclusi nel 1942 ben 385 agricoltori toccarono il traguardo e di essi 30 superarono gli 80 quintali, 5 i 90 oulntali e uno — memorabile! — arrivò a quintali 108,4 per ettaro. Per tutti e sempre la ?ranella è valutata secca col 6 per cento di umidità, e le coltivazioni sono rigorosamente controllate in vegetar zionei e al raccolto. Come fu ottenuta questa produzione? Lo dice il vincitore stesso, dott. Giovanni Galmozzi di Carpiano (Milano). La varietà scelta fu il Pfister; la coltivazione fu fatta su risaia di terzo anno per circa, 4 ettari, arando il terreno tre volte da novembre a metà aprile, la prima a profondità di 25-30 cm., le altre a 45-18 di cui 30 col vomere e 15-18 col ripuntatore. La concimazione fu fatta con 700800 quintali di letame ben sfatto, quintali 7,50 di perfosfato e 3 quintali di calcioclanamide per ettaro: interrati questi, più tardi si diedero an- IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIHIIMIIItlllllllllll mlaseAdetvleuacaticodglualur8sgtaabaLntadmtestUlaPnè mmqunchqunMil sicuncoconsomcotipreZdb cora 2,50 di perfosfato e altri 3 di calclocianamide. o i i . r i i Concimazione massima, co me si vede. Ma... la spesa è largamente compensata. La semina fu fatta 11 25 aprile a Ale distanti 62 cm., impiegando da 60 a 70 chili di seme per ettaro. Due zappature col cavallo e due a mano: mentre le piante mettevan la spiga una scerbatura. Concimazione azotata supplementare eoa 75 chili di nitrato e 150 di solfato ammonico ad ettaro, quest'ultima poco prima delle rincal- Questa varietà di granturco Pfister ha il suo quarto d'ora di celebrità. E' un mais giallo limonclno, con spt„ lunga 20-22 cm. d-sl peso di 200 a 300 gr.; granelle a dente lungo inserite a file diritte e regolari in numero di 700 a 800 per ogni spiga. Ve ne sono però che portano 1000 granelle e anche 1300. SI tratta di varietà ncn gigantesca e a ciclo vegetativo abbastanza breve cosicché la raccolta può avvenire a metà settembre. La qualità è buona, se pure non spettacolare. Fu introdotta nel Milanese nel 1938; si è dimostrata di ottimo adattamento a condizioni diverse di terreno e di lavorazione, rustica e altamente produttiva. Un altro' agricoltore del Milanese, Giovanni Jacopetto di Pieve Fissivaga, ne ha ottenuto 99 quintali l'ettaro! li prof. T. V. Zapparoli che è il nostro insigne maestro in maiscoltura, ha esaminato eon molta obbiettività il caso di questa varietà che ha fatto negli ultimissimi anni tanto1 chiasso, e fece guadagnare quest'anno 1 due primi premi nel concorso della Cassa di Milano. Può darsi, egli osserva, che il successo ottenuto nel 1942 sia l'effetto di un puro caso in cui l'abbondante concimazione si è combinata negli effetti con un riuscito investimento, con adatto andamento stagionale, favorito da irrigazione sobria e tempestiva. E giustamente rileva che deve aver contribuito al successo la pratica delle ripuntature che approfondisce il lavoro nel terreno coi vantaggi ben noti. Lo Zapparoli pensa non sia prudente esagerare e fissarsi subito su questa sola varietà, per quanto raccomandabile. Anche le nostre varietà nostrane selezionate, Nostrano dell'Isola e Scagliolo 23 A., il Coileoni, danno punte elevate di raccolti. Se lo Pfister potesse assicurarci costanti produzioni di ni:ssa sul 100 quintali l'ettaro, senza dubbio gli si dovrebbe dare la preferenza almeno nelle terre irrigue. Ma se ci preoccupiamo di elevare la produzione del mais con caratteri di costanza, dovremo non restringere la coltivazione ja una sola varietà anche se momentanemente In auge, ma metterne diverse fra quelle veramente accreditate In modo da eludere parte del rischi dovuti alla stagione che ncn mai si ripete perfettamente uguale se non a lunghissimi intervalli. Fra le varietà che primeggiano nel concorsi lombardi sono sempre: Nostrano dell'Isola, Colleoni, Scagliolo 23 A, Caragua, Marano Vicentino. Anche le coltivazioni in terre non irrigate diedero apporto notevole per risultati unitari elevati: cosi il nostrano Isola Basso nel Comasco e nel Varesotto diede i 65 quintali per ettaro; e I 53 nel Cremonese. I concorsi banditi dalla Cassa di Risparmio lombarda hanno ormai dimostrato a tutti che, se si vuole, la produttività del granturco può essere dovunque molto accresciuta semplicem-sote con le buone cure colturali e le varietà scelte. La Cassa di Milano si è Tesa davvero altamente benemerita per questa iniziativa che ha già avuto imitazione nel Veneto e dovrebbe averla in parecchie altre regioni nostre, cnde sia tolto dovunque l'erroneo concetto di inferiorità d3to al granturco e siano, anche per questo prezioso cereale, aperte le vie a soddisfare in pieno il fabbisogno nazionale per l'uomo e . gli animali allevati, 11 che può essere raggiunto In brevissimi anni. Arturo Marescalchi _— La morte a Losanna del compositore svizzero Doret Losanna, 20 aprile. Il compositore svizzero Gustavo Doret è morto Ieri sera a Losanna a 77 anni. Era stato allievo di Joachlm, del Conservatorio di Berlino, e poi allievo di Massenet e di Saint-Saens. Aveva diretto orchestre di fama mondiale, tra cui quella dell'Augusleo di Roma. L'opera musicale di Doret è abbondante e varia; essa comprende, fra l'altro, quattro opere teatrali, un poema sinfonico e varie composizioni religiose. Musica italiana a Odessa Odessa, 20 aprile. Il maestro Molinari-Pratelli ha diretto all'opera di Odessa il Rigoletto e un concerto sinfonico al quale ha partecipato anche il violinista Carlo Cillarlo. Tanto l'opera verdiana quanto il concerto sinfonico, al quali ha essistito un foltissimo pubblico, hanno avuto un caloroso, successo. Il maestro direttore e gli artisti sono stati vivamente applauditi. Oggi alla Radio PUDORIUM» - A » (Omtr in. 503,3 «S3.3 - 3SS.8 - 15(1,8 . 5fiìl,3). - Ore 13.11: Canti iloll.t i<-n-;i d'Italia 14.10: Musiche patri, ttk'lu» - 14,30: Canzoni ilei temipo ili guerra 17,33: Mnndn ile! Cnm.inilo IX Zona C. N. - 1U.40: Coro di vncl blandi? - 80,80: Inni nazionali --51,30: Musichi; Italiane - 53,15 (circa): -1 ijualti-n lutila notte» un alto di E. Berna reggi - 33 (e.lrca)-33,30: Orchèstra, PROGRAMMA « B > [Onde ni. 231,1 230,2 - 215,5 - 4111,8 - 559,7). - Ore 13.10 (circa): Musiche sinfoniche italiane - 22.15 (circa): Corpo musicale rifila R. Aeronautica - 13 (circa1-23,30 : Orchestra,