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Nòteagricole Nòteagricole a In una nota precedente, dopo avere accennato alle principali malattie che colpiscono le pomacee, e descritto la più importante tra Ì,>,,e,to crittogamiche (cioè la tte Colatura), abbiamo suggerito 1 |trattamenfi da somministrare a tali Piante' <co1 POLlSOhVOL Sfcl. fino all'epoca toé: medlatamente avanti a f!°»,<1'£ f promesso -diprendere -presto ^argomento quelle-che ora ab^'»!f S*^:„„„-, L !**><> a «orltura delle pomieec, agricoltore^ devej. cortttauare la. ilotla conlr0 ™a »cchfoWtura> ed ! effettuare contemporanea-TU .-ite Quella contro la Carpocapsa pomo nella (cioè ti verihe deHe mele e ! delle pere) e la Hoplpcarapa brevis ! (vale a dire la tentredine delle ne !rìne)che sono due insetti par-tico- 'lsrmente dannosi, potendo essi distruggere, o far perdere, anche U 70-80 % del prodotto. Difatti 1 danni prodotti annualmente dal .primo in Italia sono valutati a centinaia di milioni: è quindi bene che l'agricoltore sia -in grado di ricono o .„ scerli entrambi, e che sappia quale è il modo più efficace e più razio | naie di combatterli. La Carpo-: e le perlne (nati dalle uova deposte -'dalle femmine: sui fiori), dopo esi | sere penetrati (internamonte al n frutticinl (riconoscibili perchè -j presentano una macchia nerastra e! e puzzano di cimice), determinano I danni dello stesso genere, a; Entrambi questi parassiti delle 12D-MocItDvoelnDtrepCOapnDliHIDrebMFto1FlaFtIGvncIMePo capsa ti trova allo stato di bruco (color roseo carnicino) entro le mele e" le pere (siano esse ancorti acerbe, che già mature) di cui rode la polpa e provoca la caduta; , anche i bruchi della tentredine del- ì i'" nbIinUINmpbd, o t i pomacee si possono combattere mediante gli arseniatl, ed abbinandone la lotta a quella propria per la tlcchlolatura, seguendo le regole che indichiamo piti avanti. Ci sia concesso però di dare prima qualche suggerimento in merito agli arseniatl cui l'agricoltore deve riservare la. sua preferenza. E' indiscutibile che la sua scelta .deve cadere sugli arseniatl di pioni - ! bo colloidale Rumianca, che sono - ; indicatlsslmi per la difesa di qualsiasi pianta coltivata contro lutti i parassiti anima!! roditori delle foglie, del fiori, e'del frutti, e che rispetto agli altri prodotti del ge nere esistenti in commercio, pre sentano in alto grado delle ottime caratteristiche. Degli arseniati di piombo coJIotdale in polvere Rumianca, viene - i aaie in polvere aumiancn, viene a Ipreparato tanto 11 tipo Rannate aì (20-21% di arsenico—31-32% di .i.-ijjj. : \ il *.-_„ a' a w l n i e anidride aitsenica) quanto 11 tipo neutro (18-17 % di arsenico 2426% di anidride arsenica) che ha la felice prerogativa di evitare qualsiasi bruciatura, anche agli organi di piante mclto delicate, o coltivate in determinate condizioni di giacitura. Entrambi si usano In dose variabile da Kg. 0,250 a Kg. 0,400 per ogni 100 litri di acqua sempll -iCe, oppure di poltìglia cuprica, od - ì anche di polliglia a freddo di' Po- Usoljol Rtfwtaneo, cui si potsono & 1 egeamente, mescolare. #on. v'« o pertanto dubbio - tutto ciò consi- - "ulla convenienza del- di favorirne la dlffu- o ?l°ne- 6 Vim*ie.?0- «gni.qual volta e le esigenze delle sue colture lo richiedono. E veniamo ora a trascrivere le Indicazioni del trattamenti da effettuarsi a peri e meli, a partire dalla fioritura di tali piante: 1ccoamCmaaoUCstlefeliFPreTIvcTItaPRcdIsr1CpnnnINzsa1StemP4oP ME LI ! &) quando tutti 1 petali sono ca¬ (TiccJilotatura e Carpocapsa) a) quando i petali cominciane cadere-: i fare -un trattami con Pòllsolfol Rumianca freddo; dutl : fare un- trattamento con PolUolfol Rumianca e Arseniato di piombo Rumianca In una unica poltiglia. e. ripetere II trattamento indicato in b) per altre tre-quattro volte a distanza di 10-12 giorni. P E R i (Ticchioliuxra . Hoplocampa e Carpocapsa) a) Quando 1 petali sono quasi tutti caduti: fare un trattamento come indicato in a) per ì meli. b) A 10-12 giorni di distanza dal precedente fare un trattamento come in b) -per 1 meli. !r) R1Petere « trattamento indlca- MGCHl CUSTODIA 1 per indumenti e pellicce. Assortimento completo. VAGNINO, v. Lagrange 3, Torino