Un generale e un colonnello tra i dodicimila trucidati

Un generale e un colonnello tra i dodicimila trucidati Un generale e un colonnello tra i dodicimila trucidati Smolensk, 15 aprile. ' bil di ffi ,pSul terribile massacro di ufficiali polacchi compiuto dai sovietici nei pressi di Smolensk, si hanno ulteriori particolari, dai quali risulta che ioli esecutori dell'efferato eccidio sono stati alcuni ebrei addetti atta Ghepeu. Commissari del Commissariato di Minsk avevano la direzione della macabra impresa, mentre la parte esecutiva venne svolta da quattro funzionari del Commissariato di Minsk e cioè: Leto Rybak, Chaim Finberg, Abram Borissowitsch e Pawel Borodinski. Questi, tre dei quali ebrei, come appare chiaramente dai loro nomi, presero in consegna gli uf fidali polacchi atta stazione di Ghesdowo, e li condussero al luogo prescelto per il massacro. Risulta che essi più tardi si vanttirono cinicamente di avere ricevuto da parte di alcuni allievi ufficiali ■ polacchi diciassettenni offerte cospicue di denaro e di oggetti preziosi, che i disgraziati tenevano nascosti negli stivaloni, perchè facessero loro grazia della vita. * Questi particolari del mestruo so eccidio vennero narrati dai quattro funzionari della Ghepeu agli intervenuti a una dette tante orge che avvenivano nel cosiddetto « Castello del Nipro », cioè nel sinistro sanatorio della Ghepeu. Numerose sono le testimonianze raccolte tra le popolazioni dei villaggi circostanti il bosco di Katyn, che confermano come ì quattro ebrei abbiano avuto una parte preponderante nell'assassinio dei 12 mila ufficiali polacchi. Si apprende .che viva emozione ha provocato a Varsavia la sensazionale notizia della scoperta fatta dalle autorità militari tedesche del feroce massacro. Per l'opera di identificazione, su invito delle autorità tedesche, si i portata immediatamente sul posto una delegazione polacca composta dal letterato polacco Fernando Goetel da Emilio Ski wiki, da Conrad Orzechovoski e da altre autorità. L'opera di iden tificazione per quanto ardua prosegue in guasti giorni. Fra i cadaveri identificati oggi si trova quello del generale Bronisla/v Bohatyriewecz e quello del colonnello Halacynski, quest'ulti mo capo del secondo ufficio del comando supremo polacco. Si ha comunque ragione di credere che si tratti di una vera i propria necropoli che i bolscevi chi dopo il collettivo massacro cercarono di occultare agli occhi dell'Europa civile.

Persone citate: Abram Borissowitsch, Chaim Finberg, Conrad Orzechovoski, Emilio Ski, Leto Rybak, Pawel Borodinski

Luoghi citati: Europa, Minsk, Varsavia